1. Schízōphrḗn

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«Everybody's got their demons
Even wide awake or dreaming
I'm the one who ends up leaving
Make it okay»

In un paesino della Corea del sud
5 settembre 1980

La pioggia quella mattina era fine, leggera. Batteva sulle finestre delicatamente, quasi non si udiva il rumore gradevole di essa. In quel periodo solitamente la pioggia era abbondante e con sé portava forti raffiche di vento ma evidentemente le tempeste stavano ritardando lasciando ancora qualche bella giornata di inizio settembre. D'altronde l'estate non era ancora ufficialmente finita.

Fu proprio il rumore della pioggia a svegliare Kim Taehyung quella mattina. Il giovane uomo aveva dormito poche ore quella notte, come quasi ogni notte ormai, e desiderava solo poter oziare qualche ora in più tra le morbide coperte del suo letto. Ma ciò non era possibile.

Con un sonoro sbuffo si trascinò fuori dal letto e, con gli occhi ancora semi chiusi e pieni di sonno, si diresse verso la cucina per preparare una bella tazza energica di caffè. Avrebbe avuto bisogno come minimo di altre due tazze durante tutta la giornata lavorativa.

La casa era silenziosa, stranamente silenziosa. Pensò che i suoi fratelli stavano ancora dormendo. Non era una novità che si svegliasse prima di tutti nonostante dormisse meno degli altri.

Mise due cucchiaini di zucchero nella tazza e andò a sedersi sul divano in soggiorno accendendo la televisione. Un sorriso si fece largo sulle sue labbra quando trovò al primo colpo uno dei suoi cartoni animati preferiti: Scooby Doo Show.
Per precisare era il suo terzo cartone animato preferito nella sua classifica personale. Al primo posto c'era Tom & Jerry e al secondo Lady Oscar.

«What's new Scooby Doo? We're coming after you. You're gonna solve that mistery. I see you Scooby Doo. The trail leads back to you. What's new Scooby Doo?», una voce squillante arrivò alle orecchie di Taehyung che non fu sorpreso né spaventato da questa improvvisa comparsa. Secondi dopo suo fratello maggiore lo raggiunse nel salotto muovendo i fianchi stando nel suo imbarazzante pigiama che somigliava tanto ad una tovaglia da pic nic.
«Amo quel cane» borbottò il maggiore sedendosi accanto a suo fratello senza scollare gli occhi di dosso dalla piccola tv, sorseggiando il suo té freddo.

«Buongiorno anche a te Jin», ridacchiò Taehyung guardando divertito suo fratello che, come ogni volta, sembrava fin troppo preso da quel cartone animato il quale era anche il suo preferito.

«Sh! Sta iniziando», lo zittì con un gesto della mano alzando il volume. Taehyung alzò le mani in segno di resa scuotendo la testa e tornando a bere il suo caffé. Quando in tv c'era uno dei programmi o cartoni animati preferiti di Seokjin era del tutto impossibile parlargli. Se ti andava bene ti ignorava, altrimenti avresti visto una pantofola volante atterrarti dritto in testa. Seokjin non doveva essere disturbato per nulla al mondo in momenti simili, era quasi un sacrilegio parlargli in quelle circostanze.

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