«Today the moon shines brighter on the blank spot in my memories
It swallowed me, this lunatic, please save me tonight»Non fu estremamente complicato scavalcare il cancello dell'ospedale: Taehyung si procurò solo un graffio, Jungkook al contrario era piuttosto abile. Il medico si era chiesto se da ragazzino era abituato a scavalcare recinti o cancelli.
Avevano avuto paura per tutto il tragitto per questo erano stati in silenzio senza neanche accendere la radio in macchina. Il corvino si guardava continuamente alle spalle ma non c'era nessuno: era tutto completamente buio non contando i lampioni. Doveva ammettere che per un po' aveva avuto paura e l'ansia l'aveva assalito a tal punto da dubitare del suo ragazzo.
Taehyung se nera accorto dal suo respiro pesante e gli aveva accarezzato una mano cercando di rassicurarlo con un dolce sorriso.
«Dove siamo?» sussurrò Jungkook guardandosi intorno notando che si erano fermati davanti ad una casa ben strutturata. Non era in periferia, sembrava essere quasi al centro del paesino e la cosa lo rassicurò dato che c'erano anche altre case abitate. Tuttavia non ricordava di essere mai stato in quel quartiere anni prima.
«Questa è casa mia» sorrise Taehyung spegnendo la macchina e togliendosi la cintura di sicurezza. «Stai bene vero? Se...se non te la senti possiamo tornare indietro Kookie. Non voglio forzarti» continuò preoccupato per il suo ragazzo.
«No...no, è tutto okay. Ho solo avuto paura» ridacchiò dandosi dello stupido. «Credevo volessi portarmi da qualche parte lontano da qui e...mi sono spaventato» scosse la testa tenendo lo sguardo basso.
Taehyung gli accarezzò un ginocchio sporgendosi per dargli un bacio sulla guancia. Non gliene faceva una colpa: era del tutto normale che avesse avuto paura dopo tutto quello che aveva passato. Gli aveva fatto male sapere che aveva dubitato di lui ma non voleva dargli la colpa. «Non l'avrei mai fatto tranquillo. Andiamo?» gli sorrise facendogli cenno di scendere.
Jungkook gli sorrise e annuì scendendo dalla macchina guardandosi intorno. Aveva quasi dimenticato com'era il mondo fuori dalle quattro mura del St George Hospital, non riusciva a vedere molto a causa del buio ma sapeva che se ci fosse stata un po' di luce in più si sarebbe meravigliato. Per un attimo il pensiero di correre via per non tornare il giorno dopo in ospedale gli sfiorò la mente ma dove sarebbe potuto andare? A malapena ricordava com'erano lì le strade e poi...Taehyung si fidava di lui, aveva fatto tanto e non poteva di certo ripagarlo scappando.
«Comunque non preoccuparti, Namjoon è fuori non so esattamente dove ma credo con quella che presto potrebbe diventare la sua ragazza e Seokjin starà con Chaeyoung» disse Taehyung mentre armeggiava con le chiavi per poi aprire la porta di casa.
Jungkook lo seguì in silenzio curioso di scoprire com'era la casa in cui viveva Taehyung, se davvero rispecchiava la sua personalità e quella dei fratelli o se era esattamente l'opposto. Entrò e si tolse le ciabatte indossandone un altro paio indicate da Taehyung.
«Okay piccolo, adesso però devi chiudere gli occhi» parlò Taehyung, un leggero nervosismo nella sua voce mentre guardava Jungkook ansioso.
Il minore accennò una risata leccandosi le labbra secche. «E se andassi a sbattere da qualche parte?».
«Mi ferisci! Pensi che non ti guiderei? Andiamo Kookie, starò attento. Solo chiudi gli occhi» si morse il labbro inferiore dondolando di poco sui talloni.
Jungkook sospirò guardandosi intorno osservando come lo stile classico della casa rispecchiasse perfettamente Namjoon più che altro. Notò delle fotografie abbastanza vecchie ed incorniciate su degli scaffali accanto al mobiletto della televisione ma erano troppo lontane per riconoscere i soggetti fotografati.
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Talk | 태국
FanfictionNon erano vere le voci nella sua testa, ma gli sussurravano cose orribili. Non erano vere le cose che vedeva, ma vedeva cose spaventose. Lo facevano impazzire, gli toglievano il sonno, lo facevano soffrire. Jungkook non era più il ragazzino sorriden...