CAPITOLO 17

428 16 2
                                        

'Ciò non significa che allora sia giusto' cercai di dire piano mordendomi il labbro, ma senza muovermi.

Lui mi guardava, senza dire una parola mentre piano si avvicinava. Era quasi sul punto di toccare le mie labbra che io strinsi gli occhi, senza un reale motivo.

Sentì il suo respiro proprio davanti a me.

'Probabilmente hai ragione' disse allontanandosi e gettandosi sullo schienale.

Tirai quasi un sospiro di sollievo.

'Dovrei andare' dissi scuotendo la testa e scendendo dalla macchina correndo verso l'entrata.

Era giusto così.

O no?

Dio santo non riuscivo neanche io a capire cosa avessi in testa.

Avevo una confusione tale che nonostante volessi concentrarmi su altro proprio non riuscivo.

Guardai il telefono, nessun messaggio.

'Bea, il weekend andiamo in montagna' mi disse mia madre sorridente appena mi vide.

'Io non vengo' sbuffai gettando lo zaino a terra.

'Cosa significa?' Disse piazzandosi davanti a me.

'Che chiederò a Sonia di stare con lei, odio la montagna cazzo, lo sai!' Dissi quasi urlando, non so neanche io perché me la stessi prendendo tanto con lei.

'Intanto ti calmi' strillò lei.

'Chiamo la mamma di Sonia e vedo che dice,in caso vai lì' disse allontanandosi.

Ora Sì che mi dispiaceva averle risposto male.

Per motivi miei trattavo male tutti, tranne forse chi veramente lo meritava.

Si, Domenico poteva pure essersela presa, ma andarsene così, senza dir niente, lasciando quest'immenso punto interrogativo in me, poteva evitarlo.

Poco dopo mi arrivò un messaggio da Sonia.

'Da sabato sera sei da meeee,ye!'

Ah bene, almeno avrei passato tempo in compagnia di qualcuno che sapeva di certo come calmarmi.

**

Sabato.

Stavo preparando lo zainetto per andare da Sonia mentre continuavo a pensare.

Da quel giorno in macchina con Giuseppe aveva cominciato a trattarmi veramente solo come un'amica, senza allungare le mani e senza alcun tipo di battuta.

Domenico, invece, era più che scomparso dalla circolazione e le mie chiamate sembravano talmente invane.

Finito lo zaino andai a salutare mia madre scusandomi ancora per la mia risposta di qualche giorno prima, ma ovviamente le era passata.

Arrivai davanti casa di Sonia e le suonai.

Aprì sua madre.

'Bea vieni, Sonia è uscita cinque minuti con suo padre, entra che l'aspettiamo' disse facendomi anche cenno con la mano di entrare e io lo feci.

'Come va?' Mi chiese mentre ci avvicinavamo al soggiorno.

Avevo un ottimo rapporto con la mamma di Sonia, era veramente come se fosse una zia.

'Un po' così' le dissi facendo spallucce.

'Successo qualcosa di grave?' Mi chiese quasi stranira.

'No no niente di grave, ma il ritorno è stato traumatico' dissi scuotendo la testa e ridacchiando.

Magari fosse l'unico problema.

Do you believe it?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora