'Quando?' Dissi ridendo un po' anche se dietro a quella risata si nascondeva un'enorme tensione.
'Dimmelo tu, cosa c'è stato?' Insistette lui sempre fermo nella stessa posizione.
'Ma chi ti ha detto cose?' Dissi cercando di deviare il discorso.
'Questo non è importante, ora mi dici come vi siete conosciuti, cosa è successo dopo e cosa è successo soprattutto al suo compleanno!' Disse cominciando ad alterarsi.
'Non dovremmo parlare qui, entriamo' dissi a tono basso e alzandomi.
'Ora ti siedi e me lo dici' continuò lui a denti stretti tirandomi dal braccio facendomi cascare sulla sedia.
'Do, non qui, parliamone in privato! ' insistetti tenendo lo sguardo basso.
'Ne parliamo qui e adesso!' Urlò lui infuriato e alzandosi nervosamente dalla sedia.
'Domenico per favore, non qui, ti prego' continuavo a dire piano tenendo lo sguardo basso.
'Muoviti a parlare!' Urlò lui prendendomi dal polso e alzandomi.
Era la prima volta che mi faceva così male, cercai di fargli mollare la presa ma risultava quasi impossibile.
'Mollami, mi fai male' gli urlai muovendo il polso,ma niente, non lasciava la presa.
'Ehi che succede?' Disse sorpreso d'un tratto Giuseppe che si era avvicinato.
'Tu vattene' gli urlò contro Domenico.
'Le fai male, mollala' disse Giuseppe cercando di farlo ragionare.
'Vai via!' Gli urlò contro stringendo ancor di più la presa mentre dal mio volto si notava la sofferenza.
'Domenico finiscila dai' disse dandogli una spinta sulla spalla.
A quel punto Domenico molló la presa su di me e d'istinto gli tirò un pugno dritto in faccia.
'Ma che cazzo fai?' Urlò Giuseppe mettendosi una mano sul volto.
'Cazzo che uno dei due parli!' Urlò Domenico guardando prima me e poi Giuseppe che ci guardavamo straniti.
Domenico sbattè un piede a terra.
'Io me ne vado' disse sospirando e allontanandosi.
'Hai detto qualcosa a tuo fratello?' Gli chiesi frettolosamente.
'Non l'avrei mai fatto' disse lui abbattuto.
Non avevo tempo di parlare con Giuseppe, dovevo parlare con Domenico. Corsi seguendolo mentre tutti gli altri ci guardavano sbalorditi.
'Aspetta, per favore' gli urlai mentre lo seguivo dentro casa.
D'un tratto lui si fermò e si voltò verso di me, aveva quasi gli occhi lucidi.
'Dimmi che non è vero' disse abbattuto.
'Lascia che ti spieghi,ascoltami prima' gli dissi avvicinandomi a lui. Si era trasformato da lupo ad agnello in così poco tempo.
'Entriamo' gli dissi prendendolo per mano e aprendo la porta della sua camera e sedendomi sul suo letto mentre lui seguiva i miei movimenti.
'Ho conosciuto tuo fratello per caso, il giorno del compleanno di Andrea' cominciai a dirgli mentre lui mi guardava con gli occhi pronti a scoppiare,non diceva parola.
'Abbiamo solo parlato. . Poi Sonia mi ha detto che era interessato a me ma mi sembrava strano visto che sapevo che era fidanzato.. comunque un giorno mi sono convinta a vederlo sempre a casa di Andrea e abbiamo parlato.. mi ha detto che gli piacevo e che presto avrebbe lasciato la sua ragazza.. Ma tra noi non è successo niente, quel giorno' dissi d'un fiato. Poi sospirai profondamente, lui non parlava, voleva solo ascoltare.
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Do you believe it?
RomanceCosa penseresti se ti dicessi che l'impossibile è possibile veramente? Che le coincidenze esistono? Ma soprattutto... Cosa penseresti se ti dicessi che nulla finisce se non sei tu a deciderlo? Ci credi?