CAPITOLO 8

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'Che avete fatto poi ieri sera?' mi chiese Domenico d'un tratto.

Io arrossì immediatamente. Cosa gli avrei dovuto rispondere?

'Sinceramente non ricordo molto' dissi io staccandomi dall'abbraccio e guardandolo.

'Eri ubriaca?' disse lui ridendo.

'Non c'è niente da ridere!' dissi io tirandogli uno schiaffetto nel braccio e facendo il broncio.

'No dai scusa' disse lui cercando di trattenere le risate.

'Vedevo che ti riempivano il bicchiere, ma non pensavo riuscissero ad ubriacarti' disse lui facendo spallucce.

'E invece ci sono riusciti' dissi io mordendomi il labbro.

'Dai usciamo che sarà già tardi' mi disse lui uscendo dall'acqua.

Menomale che aveva troncato lui il discorso!

Uscì dall'acqua e Noemi e Andrea erano che chiacchieravano con Andreina e Giuseppe.

'Si potrebbe fare!' disse sorridente Giuseppe guardando Andreina.

'Cosa?' gli chiese subito Domenico.

'Giuseppe e Andrea vengono a stare un po' di tempo a Milano forse' disse Andreina tutta contenta.

'Hai già parlato con mamma?' disse Domenico a Giuseppe senza badare alle parole di Andreina.

'Le avevo accennato qualcosa prima del compleanno, ma non penso dirà di no' disse lui facendo spallucce.

'Vieni pure tu se vuoi' disse Andreina a Domenico.

'Dipende dal periodo' gli disse lui.

'Non so quando riprenderò l'università' disse lui facendo spallucce.

'Ci fossi tu mamma non direbbe mai di no!' gli disse Giuseppe quasi come una supplica.

'Vedremo' disse lui, probabilmente per troncare subito il discorso.

'Cosa studi?' chiesi piano a Domenico.

'Economia e commercio' mi disse lui.

'Il prossimo anno sarò con te' gli disse Andrea battendogli il cinque.

'Tu economia e commercio?' gli disse ridendo Noemi.

'Cosa vorresti dire?' disse voltandosi verso lei trattenendo le risate.

'Che non vedo l'ora di vederti' disse lei scoppiando dalle risate.

'Ah si?' disse lui guardandola si avvicinò e cominciò a fare il solletico mentre lei ridendo lo pregava di smettere e noi ridevamo.

'Chiedi scusa' disse Andrea fermandosi un attimo.

'Scusa scusa basta ti prego' disse lei ridendo e con il fiatone ormai.

'Diventerò uno studente modello' disse facendo l'occhiolino a Domenico.

'Non ho dubbi' rispose Domenico ridendo.

Presi il telefono e guardai l'orario, era ora di casa o mia madre mi avrebbe uccisa.

'Io vado' dissi velocemente e mi misi il vestito.

'Non aspetti che ti accompagnamo?' mi disse Noemi.

'Sono troppo di fretta, se non mi muovo mia madre mi uccide' le dissi mentre piegavo l'asciugamano e la posavo in borsa.

'Aspetta che ti porto io, tanto sto salendo a casa' disse Domenico alzandosi e mettendosi la maglietta.

'Sei sceso in macchina?' gli disse freddamente Giuseppe.

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