CAPITOLO 13

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'Non posso mollare tutto' disse passandosi le mani più volte nel viso.

'Non te lo chiederei mai' gli dissi io quasi infastidita dalla sua affermazione.

'Lo so ma..' disse per poi grattarsi la testa.

'Che ne sarà di noi?' concluse posando finalmente il suo sguardo su di noi.

Che dirgli in quel momento?

'Non so' dissi sinceramente.

Lui non rispose e fissò avanti a lui picchiettando con l'indice sulle sue labbra.

'E' già venerdì' dissi. Che senso aveva quest'affermazione? Quanto posso essere stupida?

'Lo so, ora è il momento di parlarne' disse lui senza smuoversi dalla sua posizione.

Feci un respiro profondo e poggiai una mano sulla sua coscia.

'Sono pochi giorni,ma godiamoceli' gli dissi accarezzandolo mentre lui si voltò verso di me, aspettando che continuassi.

'Ci sentiremo quando partirai' dissi sorridente.

'Poi vedremo come andrà avanti' gli dissi poggiando la mia testa sulla sua spalla. Non mi piaceva vederlo così nervoso, così stressato.

'Te la senti?' disse lui quasi sorpreso dal mio discorso.

'Certo' dissi alzando la testa e mettendo il volto davanti al suo.

Lui piazzò immediatamente un enorme sorriso sul volto, era quello che si voleva sentir dire probabilmente.

Mi prese velocemente il volto con entrambe le mani e cominciò a baciarmi.

Io sorridevo, mi piaceva farlo star bene perché lui con così poco faceva star benissimo me.

Lui si poggiò con la schiena allo schienale della panchina, senza mai staccare le nostre labbra, io seguivo tutti i suoi movimenti.

Portò le sue mani sulle mie cosce e mi fece allungare le gambe sulle sue cosce.

Poi mi strinse in un abbraccio tenendo le sue mani unite intorno alla mia schiena.

Io misi le mie mani sul suo viso e in seguito tra i suoi capelli.

'Sei speciale' disse lui staccandosi un secondo e guardandomi fissa.

'Troppo' disse piano tornando a baciarmi, mentre io ridevo, sempre più compiaciuta.

'Andiamo per questo giro?' gli dissi piano tra un bacio e l'altro.

'Mhmm si sta tanto bene qui' rispose lui staccandosi e accarezzandomi il volto.

'Dai, andiamo' continuai a dire ridendo e stringendogli le guance.

Poi gli accarezzai le braccia così che lui le staccasse.

'Ultimo' disse lui avvicinandosi teneramente a me.

Io risi e gli diedi velocemente un bacio.

'Su su' dissi mentre lui mollava la presa e io mi alzavo aggiustandomi.

'Andiamo sul lungomare?' gli proposi sorridente.

Lui annuì e si alzò subito dalla panchina.

Mise un braccio attorno al mio collo e io il mio attorno alla sua vita.

'Lunedì a che ora parti?' Gli chiesi tranquillamente.

'In serata sicuramente' disse lui guardandomi fiero. Probabilmente fiero del fatto che non l'avessi presa così male.

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