CAPITOLO 12

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'Tu vieni con me' disse Domenico senza mollare la presa.

'Noemi, Rosamaria andata fuori in macchina, Sonia vi aspetta lì' disse lui urlando e indicandogli l'uscita.

Non l'avevo mai visto tanto incazzato.

Guardò quel ragazzo che piano si stava alzando.

'Non dovevi neanche permetterti a toccarla' gli disse a denti stretti.

'Non le dispiaceva' disse lui spavaldamente.

'Ti aveva detto di cacciarti, avresti dovuto seguire il suo consiglio' disse per poi tirarmi per il braccio portandomi fuori e facendomi salire in macchina dove c'erano le altre.

'Come hai fatto a sapere dove eravamo?' gli dissi piano con lo sguardo basso.

'L'ho chiamato io.. Quel ragazzo si stava allargando, e avevo già diverse chiamate perse da Domenico.. Così l'ho fatto venire subito' disse lei con tono colpevole e mantenendo lo sguardo basso.

'Andate alle feste delle persone che neanche conoscete?' disse lui urlando.

'Non sapete chi sono le persone ed entrate nelle macchine, andate alle feste!' disse lui urlando sempre più e guardando tutte noi.

'Stupide' disse lui piano senza cacciare gli occhi dalla strada.

'Abbiamo sbagliato, abbiamo capito' disse Noemi passandosi una mano sul volto.

'Se non fossi arrivato io cosa avreste fatto?' urlò lui nervosissimo.

'Ma sei arrivato..' dissi io piano.

Nessuno disse più una parola.

Domenico accompagnò prima Noemi, poi Rosamaria, Sonia e poi me.

Si fermò davanti a casa mia.

'Do..' cominciai a dirgli.

'Ne riparliamo domani' disse lui senza neanche guardarmi.

'Vai a dormire' concluse.

Io annuì e scesi dalla macchina.

Mi svegliai con un forte mal di testa,non so neanche io per quale motivo. La sera prima non avevo neanche bevuto. Sarà stato per la musica?

Andai in bagno e mi guardai allo specchio, sembravo un mostro.

Tornai a sdraiarmi in camera dopo aver preso il telefono.

'Avvertimi quando ti svegli' era l'unico messaggio che avevo da parte di Domenico.

'Mi sono appena svegliata, ho la testa che mi scoppia' gli inviai subito.

'Te la senti di uscire? Così parliamo? '

'Certo, vieni'

mi alzai subito e misi velocemente una canottiera e dei pantaloncini. Legai immediatamente i capelli e scesi, Domenico era già sotto.

Entrai in macchina.

'Fa molto male la testa?' mi chiese preoccupato lui.

Io annui tenendo la testa con entrambe le mani.

'Hai bevuto ieri?' mi chiese lui rimanendo fermo.

'Un bicchiere di non so cosa,nient'altro' dissi voltandomi verso lui.

'Di non so cosa?' disse lui sorpreso.

'Non so cos'era' dissi più chiaramente.

'E l'hai bevuto ugualmente?' disse lui cercando di trattenere il nervosismo.

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