Capitolo 10

290 24 37
                                    

Stasera il quadro sarà mio, continuavo a ripetere nella mia testa, anche se boh, non so se stavolta riuscirò a vincere...

Il campanello suona, io scatto all'impiedi , stasera ho optato per un outfit semplice, pantaloncini della tuta militari e una canotta nera. Apro la porta, anche lui ha un pantalone della tuta e una maglia nera, e per questa sciocchezza sorrido.

-Che si fa stasera?- chiede lui entrando e andandosi a spaparanzare nel divano

-fai come fosse casa tua- incrocio le braccia al petto

-quindi?- controbatte

- vediamo un film, mangiamo una pizza, cose normali- mi siedo sulla poltrona di fronte al divano , lui storce le labbra

-ho una proposta- si mette seduto -solo per stasera, sono concessi i baci- dice vittorioso, io sorrido, mi alzo e mi vado a sedere a cavalcioni su di lui

-Ash, Ash, Ash- sospiro spostandomi i capelli su una spalla e poi buttandogli le braccia ala collo -una scommessa è una scommessa, anche se so- mi avvicino al suo orecchio -quanto tu voglia che io sia tua, ancora- sussurro

-che pizza e film sia!- esclama, sembra un cucciolo abbattuto, ma va bene anche così.

-Ordino la pizza, che gusto vuoi? -chiedo al rosso ancora comodamente seduto sul mio sofà, lui mi guarda perplesso

-fai una margherita con patatine,e una birra - il suo sguardo è serio, forse un po' scosso

-a che pensi?- mi sposto verso la cucina per prendere il mio cellulare che si trova sul tavolo, per poi chiamare alla pizzeria

-nulla di che, solo è un periodo pieno- il suo sguardo è nuovamente assente , ma annuisco e faccio finta di nulla componendo il numero della pizzeria vicino casa.

Dopo aver ordinato le pizze mi risiedo sul divano, accanto a lui, sorride

-sei davvero bella Lea- dice ,e io credo che le mie guance al momento stiamo andando a fuoco

-grazie- sorrido, non mi viene detto spesso che sono bella, anche se so già che sono stereotipata come tale: occhi azzurri, capelli biondi, bel fisico, tutto stereotipo della bellezza, ma io sono ancora convinta che la vera bellezza sia quella interiore, l'anima. E nonostante tutto, penso che Ashton Irwin abbia una bella anima, per questo lo trovo bello.

Il campanello suona, io e Ashton ci guardiamo negli occhi con fare interrogativo

-le hai appena ordinate le pizze, è stato flash- ridacchia

-io non credo siano le pizze- corrugo la fronte e mi dirigo verso l'entrata, seguita da Ash.Apro la porta e davanti mi ritrovo, anzi ci ritroviamo Calum ansimante -cazzo ci fai qua?- allargo le braccia al cielo

-vi ho appena salvato il culo- i suoi occhi gli escono quasi fuori dalle orbite

-spiegaci Cal- dice Ashton, e io lo guardo estremamente male, a qual punto il rosso fa spallucce

-praticamente, Luke ha indetto una riunione di band, perché la casa discografica ha chiamato Michael e gli ha detto che il disco non si può fare.- prende fiato, si curva e appoggia le mani sulle ginocchia - e praticamente sta per venire a casa tua, perché beh, lo sai che le riunioni di band si fanno a casa tua.Prendi il cellulare e chiamagli, digli che sei a fare la spesa o non so dove, così hai il tempo di tornare a casa- Ashton sembra non capire il motivo delle parole di Cal, io invece ho afferrato

-no- i due mi guardano - la riunione la facciamo qua, è anche colpa mia se la casa discografica non vi vuole più, se io fossi tornata con Cole nulla di tutto questo sarebbe accaduto. Voglio aiutarvi- Calum mi sorride come un bambino

Starry Night|| Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora