Capitolo 11

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-Resta- gli dico sospirando, quando è sull'uscio della porta

-perché Lea? Per soffrire?-scuote la testa, e io in questo momento non vedo nessuna malizia nei suoi occhi, sembra solo un ragazzo rassegnto

-perché mi sento una merda per ciò che ho fatto, e non mi va di restare sola stanotte- ribatto

-mancano solo quattro giorni-aggiungo sospirando, mi sento cretina solo per il fatto che gli sto chiedendo di restare, ma giuro di averne bisogno.

-Resto- sussurra poggiandomi una mano sulla guancia, e io sorrido facendolo entrare e chiudendo la porta.

Siamo sul mio letto, lui indossa solo i pantaloni, io una maglia super larga, ci guardiamo nella penombra ogni tanto, ma nessuno riesce a dormire.

-Mi ricordi perché abbiamo fatto questa scommessa così infantile?- si gira di fianco, e io faccio lo stesso, per essere faccia contro faccia

-per la Notte Stellata- rispondo ovvia

-ma perché una cosa così complicata?- mi sfiora il contorno delle labbra -vorrei baciarti, ma non posso, vorrei stringerti ma non posso, vorrei averti, e non posso - sospira sconfitto

-puoi accarezzarmi e stringermi, stanotte- vedo uno scintillio nei suoi occhi, allunga entrambe le braccia e mi porta sul suo corpo

-sei davvero bella- mi passa le mani su tutto il corpo, e sento la mia pelle bruciare, appoggio la testa sul suo petto e sento il suo cuore battere.

Restiamo così per un pò, finché non sento  una protuberanza vicino le mie gambe, deglutisco

-Ash, tienilo a bada - rido e lui fa spallucce

-sei su di me,non puoi pretendere che stia buono- sorride e io metto il mio indice nella sua fossetta. Poi mi corico nel mio lato del letto

-uffa-sbuffa come un bambino

-buonanotte- rispondo chiudendo gli occhi, ma sento subito del calore e le braccia del rosso che mi avvolgono

-notte occhi belli- sussurra al mio orecchio e io sorrido come una cretina.

LUKE'S POV

-Mike, secondo te mia sorella ha ragione? - chiedo non appena rientriamo a casa al mio ragazzo

-non lo so,forse si-mi abbraccia e io poggio la testa sulla sua spalla chiudendo gli occhi

-mi sento a casa- sussurro

-anch'io - poggia delicatamente le labbra sulle mie, poi mi guarda negli occhi -è il caso che tu vada a parlare con tua sorella-

-no- incrocio le braccia al petto

-neanche per me? - chiede facendo il broncio, io alzo gli occhi al cielo

-OK,OK - sbuffo prima di dargli un bacio, prendere le chiavi e immettermi nella strada. 

E' pur sempre mia sorella, non posso mica condannarla perché non crede nella mia musica, siamo gemelli e senza di lei che mi ha sempre supportato nei miei momenti di depressione non c'è l'avrei fatta, è la mia roccia e se lei dice una cosa contro di me ormai so che lo fa per bene, non vorrebbe mai il mio male.

Spero sia ancora sveglia, in caso contrario le lascerò un bigliettino. Nah.

La sveglio.

Inserisco le chiavi nella serratura, appena entro vedo tutte le luci spente, segno che sta dormendo, chiudo piano la porta d'entrata e posando le chiavi sul mobiletto all'entrata , mi accorgo che c'è qualcuno che russa, e io so per certo che Lea non russa.

Salgo le scale che portano alla sua stanza da letto, e per non farla svegliare di cattivo umore,accendo la luce del corridoio e dopo apro la porta della sua stanza, prima semichiusa.

Nel letto ci sono due corpi avvinghiti uno all'altro, non riesco a vedere chi è l'individuo maschile che le sta addosso come una cozza, così accendo la luce.

Non dovevo accendere la luce.

-Lea - urlo e la mia gemella da una gomitata in faccia al mio migliore amico

-Ash spegni la luce- mugugna la mia gemella, e il rosso si stropiccia gli occhi e la abbraccia di più, mi stanno uscendo gli occhi dalle orbite

-Ashton Fletcher Irwin- urlo, e sta volta entrambi aprono gli occhi, mia sorella li alza al cielo, Ash è ancora nel mondo dei sogni e non sta capendo molto 

-Luke, che ci fai qua? di notte- chiede scocciata la mia gemella, mentre il mio amico sembra aver capito la situazione, infatti lascia la presa da mia sorella,allontanandosi

-volevo parlare con te, per il fatto della band, ma evidentemente, hai di meglio da fare- sputo fuori incrociando le braccia al petto.In questo m omento vorrei tornare indietro,e fare di tutto per non farli incontrare, non mi piace assolutamente che mia sorella stia con uno dei miei migliori amici,anzi odio questa cosa.

-parliamone- dice lei mettendosi a sedere

-state insieme?- chiedo alla coppia, almeno sapere he è una cosa seria mi farebbe stare meglio

-no- risponde secco il mio amico

-Luke, forse è arrivato il momento che anche tu conosca il motivo per cui ultimamente passo molto tempo con Ashton- sospira Lea,e il rosso scuote la testa e alza gli occhi al cielo

-dimmi, sono tutt'orecchi- mi siedo nella poltrona di fronte il letto, dove attualmente si trova la maglia del mio amico.

-Io e Ashton abbiamo fatto una scommessa, chi cede per primo, in senso, bacia l'altro o si fa trasportare maggiormente, farà vincere il seduttore- li guardo accigliati

-cosa si vince?- 

-la Notte Stellata- aggiunge Ashton, deglutisco

-e appena la scommessa finisce?- chiede seriamente incuriosito

-magari andremo a letto insieme,e poi ognuno per la sua strada- afferma la mia gemella. Scuoto la testa, anch'io prima di Michael pensavo solo al sesso, ma ora ho capito che è sbagliato,e trovo quello che stanno facendo loro assolutamente senza senso.

-Non sono assolutamente d'accordo, ma non posso impedirvi nulla, Lea ci vediamo domani mattina a lavoro,e ne parliamo la per la band. Mi alzo e senza aspettare repliche faccio velocemente la scale e torno a casa, da Michael, perché è lui la mia casa.








-Dovevi proprio dirglielo- Ashton si passa le mani tra i capelli ,e scuote la testa

-certo, già è stato difficile nasconderglielo per questa settimana- il rosso non sa quanto è sexy in questo momento, con l'espressione super incazzata e preoccupata allo stesso tempo

-io è meglio che vada, non mi va più di restare-si infila la maglia che aveva quando è arrivato

-davvero?- chiedo sbalordita- te ne vai per così poco?- sono incazzata si sta comportando da bambino

-si Lea, me ne vado, ci vediamo domani alla tua galleria, vengo io- scuote la testa e sospira, varca la soglia della camera da letto senza nemmeno girarsi, io mi mordo le labbra, perché dio, stavo così bene tra le sue braccia.

Ehy.
Sono quà.

Sono in vacanza, questo capitolo l'ho appena finito, e già lo sto pubblicando.

Da premettere che io ho chiesto a _-_hemmosocazzi_-_ quale storia vuoi che aggiorno, e niente era scontato che sceglieva questa, ma dovevo.

Beh, ci sentiamo la prossima volta che resuscito.

#Easier.

Starry Night|| Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora