Capitolo 3

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I ragazzi continuarono a suonare e i miei occhi si scontrarono più volte con quelli del batterista, dire che non feci minimamente caso alle canzoni è davvero poco.

-ho bisogno d'acqua-dice mio fratello , facendo il gesto del time out , tutti smettono di suonare 

-se volete vi preparo la mia famosissima bevanda enegirzante- dico alzandomi dal divano ,e sistemandomi volontariamente il reggiseno , Luke chiude gli occhi in imbarazzo

-per me va bene- dice Michael posando la sua chitarra 

-torno tra due minuti - mi sta squadrando,segue ogni movimento che faccio, esco dalla stanza e mi dirigo in cucina, preparo la mia bevanda, con della vodka al mirtillo, aggiungo acqua ,zucchero e un pizzico di limone, prendo i quattro bicchieri e li posiziono su un vassoietto e rientro nella stanza. Porgo un bicchiere a mio fratello, uno a Calum, poi mi mordo le labbra prima di porgerlo a Michael, infine, dato che Ashton è seduto, chino il corpo in avanti e vedo chiaramente che i suoi occhi sono puntati dentro la mia scollatura, mi lecco il labbro inferiore e gli passo il bicchiere -rosso, questo è per te- dico quasi in un sussurro,e lui deglutisce rumorosamente.

La mattina seguente iniziai a rimettere in moto i miei neuroni, devo a qualsiasi costo farlo perdere,ho bisogno di vincere, voglio il quadro a tutti i costi.

Mi alzo, bevo un pò di succo ai mirtilli e inizio a scegliere quali vestiti potrebbero mandarlo su di giri, anche se devo andare a lavoro, quindi non posso essere troppo volgare. Opto per un abito bianco che fascia i punti giusti con sopra una giacca di pelle azzurro puffo, spazzolo i miei lunghi capelli lisci, metto un filo di lucidalabbra  e un pò di mascara, esco di casa e come tutte le mattine il mio autista, alias mio fratello è già con l'auto in moto, salgo, mi da un bacio sulla guancia e partiamo per la Hemmings Art.

E' da non so quante generazioni che gli Hemmings hanno questa galleria d'arte e siamo i primi in città al momento, anche se la Sydney Art sta acquistando terreno, per questo non posso permettere ad Ashton di avere la Notte stellata.

Il telefono aziendale suona 

-pronto-dico scocciata

-signorina Hemmings, c'è un certo Signor Irwin che la vuole vedere, posso farlo salire?- al solo suono del suo nome sorrido

-certo- chiudo la chiamata e mi aggiusto il vestito, fortunatamente mio fratello è fuori

-posso- dio se è sexy, lo squadro dalla testa ai piedi, lui fa lo stesso

-entra pure- gli dico sedendomi dietro la scrivania, e il suo sguardo farebbe sciogliere qualsiasi ragazza in questo momento , stiamo fermi, a guardarci semplicemente negli occhi, così decido di prendere un lecca lecca, inizio a giocherellarci

-come fai- ha girato la scrivania, è alle mie spalle, mi sta scostando la giacca, sento il suo calore -sei così sexy, occhi belli- mi sussurra all'orecchio soffiandomi poi leggermente sul collo,accanto l'attaccatura dell'orecchio e lui sa bene essere un mio punto debole, ho un forte istinto di girarmi e baciarlo, non posso

-mamma Liz, mi ha fatto sexy- mi alzo di scatto, devo stargli lontano 

-che ne dici se stasera, io e te, andiamo a mangiare una pizza o a prendere il gelato- siamo di nuovo uno difronte all'altro ma a differenza di prima mi sent vulnerabile

-non lo so, forse devo uscire con Cole- mi mordo l'interno della guancia, mi ero dimenticata di lui, dovevo almeno chiamarci . Ashton spalanca la bocca e alza le mani in aria 

-sei fidanzata?- ecco, questo era davvero complicato

-è complicato, non siamo proprio fidanzati, lo siamo stati, per sei lunghi anni, poi lui mi ha lasciato, ma ora è tornato, sta cercando di aggiustare le cose, voglio dargli una possibilità- sento le guance prendere a fuoco, ora penserà che sono una puttana 

-sei venuta a letto con me- lo blocco con un gesto della mano

-ancora lui non era ricomparso-  urlo  quasi 

-quando volevi dirmelo?- alza gli occhi al cielo- quando avrei ceduto? In quel caso mi avresti almeno bloccato?-continua a gesticolare come un matto e alza la voce

-ti prego, non urlare- sospiro -se tra me e lui le cose fossero tornate normali te l'avrei detto, ma ancora sono in alto mare.Ora gli chiamo e se sono libera, sta sera esco con te- sorrido fintamente, prendo il mio cellulare, e chiamo Cole

-ei- dico quando il ragazzo prende il telefono e metto il viva voce

-piccola, non mi chiami da giorni- mi sono appena pentita di aver messo il viva voce

-si Cole, lo so, sono stata molto impegnata a lavoro, tu , tutto ok?- cerco di essere il più naturale possibile

-si non vedo l'ora di poterti vedere, e passare una notte di fuoco- dio che male ho fatto, Ashton fa delle facce schifate

-approposito di questo, per la notte di fuoco, mi sembra un pò presto, ma per vederci, quando?- giocherello con il lecca lecca per il nervosismo 

-domani sera, stasera-viene interrotto da un gemito e successivamente una voce femminile -tesor-o di più- dice la voce femminile 

-Cole stai scopando con una?- domando alquanto alterata

-sono prove per un film piccola, ci sei solo tu nel mio cuore- dice soffocando le sue stesse parole

-mi fai schifo- urlo per telefono, poi chiudo la chiamata e butto il cellulare sul divanetto dell'ufficio , Ashton è scioccato e le lacrime minacciano di cadere dai miei occhi ormai lucidi, gli stavo dando una seconda possibilità, ma la fama l'ha rovinato, così mi butto a peso morto sul divanetto con un groppo in gola 

-mi dispiace davvero tanto - dice Ashton, scuoto la testa 

-è colpa mia che stavo per cascarci di nuovo.Stasera accetto per un gelato, mi passi a prendere tu?- mi asciugo la lacrima solitaria che sta solcando il mio volto 

-si, stasera alle 20:30- apre successivamente la bocca per poi richiuderla 

-grazie- dico piano e lui esce dal mio ufficio a testa bassa.

-Sister che succede?- ecco ci mancava solo il gemello scemo 

-nulla Luke, tranquillo, ho solo rotto di nuovo con Cole, non che stavamo insieme, ma si- lui fa il labbruccio e mi abbraccia

-serata cinema?- chiede allora lui 

-no, esco con Ashton, dobbiamo ancora finire di accordarci sul quadro - sospiro 

-non è che ci vai di nuovo a letto?- chiede con una vocina adorabile che fa quando vuole farmi ridere 

-no, tranquillo, non è il mio tipo- alza un sopracciglio guardandomi accigliato 

-puoi sempre provarci con Dylan, il fratello di Cole, tanto sono uguali- ed ecco che è ornato il mio gemello scemo. Chiudo gli occhi per mantenere la calma 

-fuori- dico indicandogli la porta.

Ehy.

Ciao.

Come va

Non ho ancora capito se mi piace o no questa storia, quindi boh. Spero piaccia a voi.

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