three

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Trouble - Valerie Broussard

"Voglio che queste pagine le sappiate alla perfezione. Ci siamo intesi?" spiegò la professoressa chiudendo bruscamente il libro di letteratura "Nella verifica chiederò ogni cosa."

"Strano, non chiede mai niente..." risposi sarcastica a bassa voce.

"Non arrivo sana e salva alla fine dell'anno, Jo. Ne sono sicura." disse Maggie poggiando la testa sul banco.

"Ne usciremo insieme, fosse l'ultima cosa che facciamo."

Io e la mia amica uscimmo dalla classe, sfinite da un'altra giornata intensa di studio, causata dallo stress per la maturità.

Non vedevamo l'ora di finire la scuola, essere finalmente libere dalle mille interrogazioni e verifiche al giorno.

"Cosa fai questo pomeriggio?" domandò Maggie aprendo il suo armadietto.

"Credo che dormirò, almeno recupero il sonno perso. Tu invece?..."

Maggie assunse un'espressione seria e mi fece cenno con la testa alle mie spalle.

Mi voltai lentamente, notando con mia sorpresa il mio ragazzo insieme al suo gruppo di amici della squadra di football.

Sembrava allegro e spensierato, si vedeva che si stava divertendo, poi ad un certo, per il corridoio passarono delle matricole vestite come se dovessero andare in discoteca, con gonne attillate fin sopra la coscia e top corti, con la pancia scoperta.

Alzai gli occhi al cielo, disgustata, ma la cosa che più mi fece imbestialire, fu quando lo sguardo di Cristopher cadde sul fondoschiena di una delle ragazze, per poi scambiare occhiate pervertite con i suoi amici.

"Jo..." disse Maggie, poggiando una mano sulla mia spalla.

Abbassai lo sguardo, sistemandomi lo zaino in spalla "Sto bene."

Mi girai, camminando velocemente verso l'uscita della scuola, senza aspettare la mia amica.

Mi dispiaceva, lasciarla da sola, lei non centrava nulla, ma se fossi rimasta ancora un secondo in quel corridoio a guardare quella scena, ero sicura che avrei combinato qualche guaio.

Scesi di corsa i gradini della scalinata d'ingresso, passandomi una mano sotto agli occhi per asciugarmi le lacrime.

Feci tutta la strada di ritorno, continuando a pensare a quell'idiota che mi ritrovavo come fidanzato: Maggie aveva ragione, ma era difficile ammettere la verità, perché in fondo io provavo ancora dei sentimenti per lui.

Mentre camminavo per il marciapiede, non badando a ciò che avevo davanti, non mi accorsi di andare a sbattere contro qualcuno.

Così, scossi la testa, riprendendomi dalla improvvisa trance e mi scusami immediatamente "Scusi, non guardavo dove andavo..."

"Johara?"

Una strana voce profonda mi suonò familiare. Alzai il viso, notando subito un completo elegante e degli occhi neri penetranti.

"Che piacere rivederti." sorrise l'uomo guardandomi dall'alto in basso.

"Lucifer? O Mio Dio..." mi schiarii la voce presa alla sprovvista "Scusa, non ti ho visto..."

"Non ti preoccupare," disse mettendosi le mani nelle tasche dei pantaloni "non è da tutti rincontrare la persona con cui flirtavi qualche giorno fa." Sorrise maliziosamente continuando a fissarmi.

"Sei tu quello che ci ha provato!" esclamai sconvolta.

"Ne sei sicura?" domandò cercando di provocarmi.

Wake Up In Hell [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora