epilogue

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I'll Come Black For You - Max Schneider

Four Years Later

"Tanti auguri di buon compleanno tesoro!"

I miei genitori uscirono dalla cucina, con una grande torta in mano, sulla quale erano posizionate tante candeline accese.

"Credevo di avervi detto che non volevo la festa." dissi sorridendo, per poi guardare mio fratello a capo tavola.

Jake scosse la testa, alzando le mani in sua difesa "Non guardare me. Hanno fatto tutto da soli."

"Andiamo tesoro... almeno la torta concedicela." contesto mia madre avvicinandosi a me per abbracciarmi.

"E poi è al cioccolato. Non puoi rifiutare." continuò mio padre ammiccandomi.

Sospirai, alzando gli occhi al cielo "Mi conoscete tropo bene."

I miei genitori si sedettero con noi al tavolo e mangiammo insieme la torta.

Dop il mio diploma, avevo deciso di frequentare l'università di giurisprudenza. Seguire le orme della famiglia e diventare uno stimato avvocato.

Mai avrei pensato di dirlo, ma mi piaceva quello che stavo studiando.

Sarei riuscita a laurearmi a pieni voti, proprio come il mio unico fratello maggiore Jake, che nel frattempo era stato promosso, diventando uno dei migliori avvocati di Los Angeles.

Era giovane, ma sapeva fare al meglio il suo lavoro.

Credevo che dopo tutto quello che era successo, non sarei più riuscita a fare nulla.
Invece, eccomi lì, a frequentare il terzo anno di una delle università più famose della città, con il prezioso aiuto del miglior avvocato che conoscessi.

"Come va con gli esami, tesoro?" domandarono i miei genitori mangiando una fetta di torta.

"Devo ammettere che me la sto cavando." dissi sorridendogli.

"Il mondo della giurisprudenza non è facile, ma Johara è in gamba." spiegò Jake facendomi occhiolino "Se va avanti di questo passo, mi supererà."

Scossi la testa "Ne dubito fortemente."

"Ancora due anni e poi avremo i due avvocati migliori di Los Angeles, come figli." scherzò mio padre.

Scoppiammo tutti a ridere, e poi all'improvviso il cellulare di Jake cominciò a squillare.

"Scusatemi un secondo." disse alzandosi da tavola, ed uscendo di casa per un istante.

Rimasi da sola insieme ai miei genitori. Parlammo del più e del meno, fino a che mia madre non mi chiese della mia migliore amica.

"Ah, Johara, come sta Maggie?"

"Molto bene, segue dei corsi per diventare una scrittrice professionista." sorrisi.

"Bè, è bello da parte sua." disse lei "La passione le è rimasta."

"Sì e dovresti leggere le bozze che scrive ogni tanto: sono de capolavori."

Wake Up In Hell [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora