twentythree

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All The Things Lost - MS MR

L U C I F E R

- "C-Cosa sei?"

Sentii una voce, una voce femminile: era lontana, tremante, spenta.
Provai a guardarmi intorno, ma dovunque mi giravo c'era solo il nulla più assoluto.

Era tutto buio e abbastanza silenzioso, fino a che improvvisamente non si materializzò una stanza. Una stanza completamente bianca.

Cominciai a camminare a vuoto, non sapendo dove fossi, quando ad un certo punto vidi una figura seduta a terra, che guardava verso la mia direzione.

Ma dove mi trovavo?

Mi avvicinai sempre di più, per provare a riconoscere la figura, scoprendo con mia sorpresa fosse la ragazza che amavo.

Alzò i suoi occhi marroni nei miei, notando che il suo volto era rigato dalle lacrime.
La sua espressione cambiò in modo radicale, quando si accorse della mia vicinanza, indietreggiando velocemente fino ad appoggiare le spalle contro la parete della stanza bianca.

"Fermo!" urlò lei puntandomi un dito contro "Stammi lontano, hai capito?"

Quella frase.

Quella frase, fin troppo familiare, riportò a galla uno dei momenti peggiori della mia vita.
Non poteva essere vero.

Cominciai ad agitarmi, ad innervosirmi.
Volevo andarmene da lì.

La ragazza mi guardò di nuovo, quella volta più terrorizzata di prima. Si mise ad urlare, portandosi le mani sulle orecchie e raggomitolandosi in un angolo.

Scossi la testa, respirando a fatica.
Provai a parlare, ma in quel momento, le mie corde vocali sembravano non funzionare.
Non riuscii ad emettere nemmeno un misero suono. La mia voce sembrava sparita.

Improvvisamente, tutto intorno a me cambiò: la stanza bianca si oscurò, diventando sempre più buia fumo a diventare nera. Johara sparì nel nulla, tanto che mi rigirai più volte da una parte e dall'altra per capire dove fosse finita.

"Tu sei solo un mostro."

Sobbalzai dallo spavento, ritrovandomela alle spalle, in piedi e con la testa piegata da un lato, mentre mi osservava con sguardo impassibile, privo di vita.

Deglutii a fatica, incominciando a indietreggiare, quando vidi che lei si avvicinava furtivamente.

"Come hai potuto pensare anche solo per un secondo, che ad una ragazza come me, un'umana, sarebbe piaciuto una creatura spregevole come te?"

Sentii il cuore battermi all'impazzata.

Non stava parlando sul serio...
Non poteva essere lei...

"Il Diavolo non è degno di essere amato."

La ragazza si inginocchiò davanti a me.
Si avvicinò al mio viso e mi sussurrò "Un mostro come te può solamente tornare nel suo Inferno." -

Wake Up In Hell [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora