twenty

349 16 0
                                    

Complicated - Olivia O'Brien

Lucifer mi accompagnò fin dentro l'ospedale:
a parte la paura che avevo ancora in corpo dopo essere quasi morta, non c'era niente che non andava. Ma Lucifer si impuntò per farmi visitare.

Ordinò all'infermiera di portarmi in una stanza, con il suo solito giochetto della mente che ancora mi risultava incomprensibile.

"Poi mi spiegherai come ci riesci." gli dissi e ottenni un sorriso in risposta, prima che lasciasse l'ospedale.

L'infermiera mi accompagnò, come previsto, in una stanza. Mi fece sedere sul lettino e mi visitò.

"Nessuna lesione grave. Alcuni lividi sulle gambe e sulle braccia." spiegò "Il battito del cuore è leggermente più veloce del normale e la pressione è piuttosto alta." Si sistemò lo stetoscopio intorno al collo "Ritornerò più tardi per controllarti di nuovo. Ora riposati."

Si voltò per uscire, ma la bloccai domandando "Aspetti! Posso sapere cos'è successo a mio fratello? Lo hanno portato qui in ambulanza."

"Jake Bagdley?" chiese a sua volta.

"Sì."

"Non c'è da preoccuparsi, si è soltanto rotto un braccio. È in fondo al corridoio per l'ingessatura. Gli dirò di raggiungerti." mi sorrise per rassicurami, ma poi inarcò un sopracciglio "Quando ritorno mi spiegherete cosa è successo..."

Annuii, consapevole di dover, per la seconda volta, parlare con degli agenti della polizia sull'accaduto.

Da una parte mi sembrava tutto un po' inutile. L'ultima volta che sono stata rapita, non sono riusciti a trovare una minima prova del colpevole, quindi non vedevo il motivo di chiamare di nuovo la polizia.

Mi distesi sul letto, appoggiando la testa allo cuscino. Chiusi gli occhi per un istante, ma li riaprii subito, a causa dei ricordi ancora freschi.

"Lucifer!"

"Prendi la mia mano... Non ti lascerò cadere. Fidati di me..."

Sospirai, guardando il soffitto bianco dell'ospedale, quando ad un certo punto sentii la porta della stanza aprirsi, vedendo sulla soglia la figura slanciata di Jake.

"Mio Dio..." esclamò preoccupato avvicinandosi al letto. Si sedette al mio fianco, abbracciandomi con il suo unico braccio libero "Stai bene? Come ti senti?"

"Sono viva, Jake." gli dissi sentendo le lacrime sull'orlo "Sto bene."

"Avevo pensato al peggio..." continuò lui con voce tremante "Non mi sarei mai perdonato di perderti dopo uno stupido litigio."

"Sta' tranquillo... è passato. Sono qui ora."

Jake mi attirò di nuovo a sé, baciandomi la fronte.

Lo guardai meglio, notando un piccolo taglio sul sopracciglio e un livido violaceo intorno ad esso "Amenadiel aveva detto che quel mascalzone non ti aveva picchiato."

"Intendi il fratello di Lucifer?" disse "Sì, mi ha salvato in tempo, anche se avrei voluto rimanere lì per dargli una bella lezione... Questo" si indicò il taglio "è perché mi ha spinto contro delle tubature, per poter scappare."

Abbassai il capo, sentendomi improvvisamente in colpa.

"Ehi..." domandò Jake accorgendosi del mio cambiamento d'umore.

Scossi leggermente la testa "Solo... se non me ne fossi andata via in quel modo, forse tutto questo non sarebbe successo."

Mi accorsi di stare piangendo, quando mio fratello mi asciugò le lacrime con il pollice
"Non dire così, tu non hai la colpa di nulla, Jo." disse "Piuttosto bisogna capire chi è questo tizio che ti ha rapita e che cosa vuole da te."

Wake Up In Hell [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora