eleven

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Walk Through Fire - The Everlove

La campanella dell'inizio delle lezioni risuonò per l'intero corridoio.

Chiusi il mio armadietto, sistemandomi in spalla il borsone di educazione fisica.
Mi incamminai verso la palestra, quando sentii una voce familiare richiamarmi.

"Johara!"

"Maggie, ciao!"

La mia migliore amica si avvicinò a me guardandomi preoccupata.

"Cos'hai?" domandai "Sembri preoccupata."

"È dir poco:" rispose lei spalancando gli occhi "ieri sera sei sparita improvvisamente. Sai quante volte ti ho chiamata? Mi hai fatto stare in pensiero."

Ripensai alla sera prima, ricordandomi di non averla avvisata. Dopo essere stata quasi violentata da uno sconosciuto e salvata da Lucifer, la mia testa smise di funzionare.

"Lo so, scusami." dissi "È che... ieri sera sono successe delle 'cose' e mi è totalmente passato di mente."

"Che tipo di cose?"

Mi guardai intorno, per controllare che nessuno ci potesse sentire. Le presi un braccio e la condussi in un angolo della palestra.

"Un uomo ha tentato di aggredirmi al Lux."
spiegai seria.

Maggie si portò una mano alla bocca
"Oh, mio Dio..." sussurrò. Si avvicinò a me abbracciandomi "Mi dispiace tanto, Jo."

Ricambiai l'abbraccio.

"Se solo avessi saputo, io..." balbettò ancora incredula.

"Lucifer mi ha salvata, Mag." sorrisi leggermente.

La mora alzò lo sguardo spalancando gli occhi "Lucifer?"

Annuii "Credo abbia picchiato l'uomo, non ho visto bene. Ero spaventata e mi sono coperta il viso."

Maggie rimase in silenzio, guardandomi con un sorriso sulle labbra "Mi sono persa qualcosa, per caso?"

Cominciai ad arrossire ed abbassai lo sguardo imbarazzata.

"E poi..."

"Poi?"

Tornai a guardarla negli occhi e mi morsi un labbro "Poi mi ha baciata."

Il sorriso della mia migliore amica si espanse sempre di più. Pensavo stesse per scoppiare.

"Ti ha baciata?!" esclamò e le intimai di fare silenzio.

"In realtà non solo."

Maggie mi guardò maliziosamente ma allo stesso tempo sconvolta "Johara!"

"Lo so, lo so..." ammisi ripensandoci "Mi ricordo cosa avevo detto, solo che in quel momento... mi ha presa alla sprovvista."

La mora continuava ad esultare "Oddio, Jo. Sei veramente andata a letto con uno degli uomini più ricchi di Los Angeles!"

Mi portai una mano sul viso per non farmi vedere arrossire di nuovo.

Mi sentivo stranamente felice, ma purtroppo ancora non sapevo che sarei finita presto in un bel casino.

***

L U C I F E R

"Tu cosa?!"

"Abbassa la voce, ci sento ancora." dissi sedendomi sulla mia poltrona bordeaux in pelle.

Mazikeen era immobile davanti a me.
Mi osservò con uno sguardo fulmineo negli occhi, se fosse stato per lei mi avrebbe ucciso in quello stesso istante.

Peccato fosse impossibile.

"No dico, ti si è fuso il cervello Lucifer?" esclamò di nuovo, questa volta più seria che mai.

"Cosa ho fatto?"

"Cosa hai.... Okay." sbuffò la donna massaggiandosi le tempie per calmarsi
"Non ti conviene giocare con me ora. Mi conosci da secoli, dovresti sapere che se mi arrabbio posso uccidere."

"Devo ammetterlo, mi piacerebbe molto vederti uccidere, ma purtroppo sono immortale." risposi alzando le spalle "Però era una bella idea."

Mi versai del liquore in un bicchiere, guardando Maze camminare per la stanza con il fumo che gli usciva dalle orecchie.

"Lucifer, tu sei il Diavolo."

"Lo so ed è fantastico." sorrisi bevendo un sorso.

"Il Diavolo non si porta a letto una diciannovenne, tra l'altro sorella del suo avvocato."

Spostai lo sguardo dal bicchiere alla donna "È questo che ti turba? Seriamente?" scossi la testa spiazzato "Non vedo qual è il problema, sono andato a letto con un sacco di donne, una in più non dovrebbe cambiare."

"Invece cambia, Lucifer. E di molto." disse Maze stringendo i denti.

"Pensavo ti stesse simpatica questa ragazza."

"Questo non c'entra nulla con quello che voglio dirti."

Era davvero arrabbiata.

"Mmm... allora sei gelosa?" sorrisi maliziosamente avvicinandomi un po' a lei, ma mi ritrassi subito quando mi prese alla sprovvista puntandomi uno dei suoi coltelli alla gola.

"Non sono gelosa, sono preoccupata: più tempo passi sulla Terra, più la tua anima si abitua agli umani. E con questo voglio dire che stai sviluppando delle emozioni." spiegò "Le emozioni ti rendono vulnerabile. Il re degli inferi non può essere vulnerabile."

Deglutii a fatica.

"Hai finito la sceneggiata?" inarcai un sopracciglio.

Mazikeen mi osservò un ultimo volta e poi si allontanò da me a passò veloce.

Mi portai una mano alla gola "Non devi preoccuparti per me. So perfettamente come funziona. Ma non ci torno a casa, non ora."

La donna arrivò davanti alla porta d'ingresso, ma prima di uscire si voltò verso di me "Lucifer, io sono la tua protettrice. Però se dovesse succedere qualcosa con quella ragazza, non ti aspettare che io venga in tuo soccorso."

Wake Up In Hell [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora