•Capitolo 2•

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Tish's Pov:

Tish da una parte e Giordana dall'altra.

Sparta io.
Atene lei.

Due capitani donna.
Girl power a go go.

In entrambe le squadre sono presenti quattro cantanti e tre ballerini, la prima categoria vestita di nero mentre la seconda di rosso.
Giordana, Alessandro, Mameli e Daniel sono i cantanti di Atene, una squadra molto forte accompagnata da tre bravi ballerini: Marco, Giusy e Mimmi.
Nella mia Sparta a cantare siamo io, Alberto, Jefeo e Giacomo mentre a ballare ci pensano Arianna, Miguel e Mowgly.
Tra tutti siamo molto diversi ma ci completiamo a vicenda in fondo.
Sono molto felice della mia squadra, non vedo l'ora di lavorare insieme a tutti i ragazzi.

Finita la puntata ci vengono fatte delle interviste.
Non posso fare a meno di mostrarmi felice ed emozionata per quanto sta accadendo.
«È stata una puntata piena di sorprese...e niente, adesso si comincia veramente» queste sono le mie parole.

La sorpresa più grande la sto guardando proprio adesso parlare davanti alla telecamera.

«È sempre stato il mio sogno partecipare ad Amici e quindi avere un banco per me è il massimo. Sono contentissimo e spero di dare il massimo in questi giorni diciamo.»
Alberto parla con un accento veramente strano.

Mi attira.

L'accento siciliano ovviamente.

Vede che lo sto guardando e si avvicina a me.
«Tish giusto? Sei stata fantastica oggi in puntata, sei bravissima» mi dice guardandomi negli occhi.

Fin da piccola mi sono sempre vantata di avere gli occhi azzurri.
Ho sempre messo a disagio le persone con la mia sicurezza nell'impormi sicura sugli sguardi altrui.
Sono sempre stata fiera dei miei occhi considerati "superiori".
Perché adesso mi sto sentendo a disagio allora?
È la prima volta.

Sarà che il verde batte l'azzurro?

Cerco di riprendermi per non sembrare una completa idiota e rispondo al complimento del ragazzo.
«Si si, giusto. Tu sei Alberto no? Un tenore, accidenti. Sei tu quello bravo qua, altroché» e vedo che abbassa lo sguardo e arrossisce.

Come può un ragazzo bello come lui essere così timido?
Beh "bello".
Carino dai.
Accettabile, si.

«La verità? Avevo paura di presentarmi qui. La Lirica è un genere complicato e i giovani d'oggi preferiscono di gran lunga altri generi. Sai com'è, sentirti sempre fuori posto non è semplice» e a queste parole lo guardo sorpresa.

Si sente fuori posto.
Abbiamo già una cosa molto importante in comune.

«Giovani d'oggi» cerco di imitarlo «per caso tu cosa sei, un vecchio? No. Sei un giovane e ti piace la Lirica quindi è un genere esattamente come tutti gli altri, normale» gli dico convinta delle mie parole.

Nella vita sono tanto insicura.
A mie spese però ho imparato che se dubiti della tua passione allora è finita.
Vedo Alberto sorridere e gli sorrido di rimando.
È già la seconda volta oggi che succede.
Non so, mi fa sentire bene.

D'un tratto la produzione ci comunica gentilmente di dover lasciare lo studio.
Ci incamminiamo per i corridoi verso l'interno della scuola.
Cammino di fianco ad Alberto e ci scambiamo sorrisi e qualche complimento canoro.
Insieme alla mia squadra ci ritroviamo tutti insieme nella sala prove mentre Atene si dirige in sala relax.
Con i ragazzi ci stringiamo in un abbraccio di gruppo consapevoli che la nostra più grande avventura è ufficialmente iniziata.

Ci sediamo poi per parlare della puntata.
Sento la necessità di parlare con Alberto e spiegargli come funziona il programma.
Lui mi ascolta attentamente.

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