•Capitolo 17•

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Tish's Pov:

La puntata è finita e non potrei essere più contenta di così.
Sparta ha vinto e alla fine nessuno di noi ha rischiato niente.
Sono molto orgogliosa dei miei compagni e anche di me.

Quando canto mi sento libera.
Quando sto sul palco mi sento me stessa.

La canzone che più mi faceva paura è andata bene ed è anche merito del mio compagno di duetto.
L'ho guardato per tutto il tempo e nonostante l'agitazione mi ha fatto sentire sicura quindi se ho cantato bene è anche grazie a lui.

Il sette di Rudy l'ho capito e gradito poco.
Magari l'Ave Maria non è il suo genere e quindi ha apprezzato meno rispetto ad altre esibizioni.
Ci tengo al giudizio di quel pelatino.
Fa tanto il duro ma sotto sotto ha un cuore grande secondo me.
Fin dall'inizio ha mostrato interesse artistico e umano nei miei confronti e mi sento in dovere di non deluderlo.
Voglio crescere in questa scuola.
Voglio fare un percorso che mi renda una persona e un'artista migliore.
Sono pronta ad ascoltare qualsiasi consiglio Rudy abbia voglia di darmi insieme a tutti gli altri professori.

Oltre la mia contentezza oggi c'è un po' di malinconia nell'aria.
Mi dispiace per Giusy e sinceramente non sono molto d'accordo con la sua sostituzione.
Il ballerino nuovo, Gianmarco, è bravo ma non mi prende.
Il suo stile è il "latino" quindi dovrei sentire caldo e avvertire passione con la sua arte ma lo vedo ballare e non mi trasmette nulla.

Tutto ciò che dovrebbe trasmettermi il ballerino lo sento con Alberto.
Lui mi guarda con quegli occhi enigmatici e il mio corpo prende fuoco.
Non parliamo del suo tocco.
Con quello si accendono sensazioni che non ho mai provato in vita mia.
Chissà come balla Alberto.
Mi piacerebbe vederlo.

Ma perché devo sempre pensare a lui?

Se pensassi di più a me sarebbe meglio.
Pensiamo al fatto che piuttosto io da piccola ero una ballerina.
Ho fatto anche classico quindi se la Celentano mi vedesse sarebbe fiera di me.
Mai vero.
Da tempo ormai ho abbandonato la mia brillante carriera da danzatrice quindi adesso mi diletto a ballare in discoteca.

Mi sembra di aver capito che Alberto non ami particolarmente le discoteche.
Sarebbe capace di ballare un lento di qualche opera teatrale nel bel mezzo di "Crazy in love" di Beyoncé.
La versione classica ovviamente.
Non parliamo di quella fatta apposta per cinquanta sfumature che mi sento male solo all'idea.
Potrebbe sorprendermi e stendermi.
In tutti i sensi.

Ecco.
Così impari a pensare di nuovo a lui.
Meriti di sentirti male Tish.
Te lo meriti davvero.

Ma come faccio a non pensarci se me lo trovo sempre davanti.
Anche adesso.
È proprio qui accanto a me.
Siamo tutti riuniti in sala prove per parlare della puntata.
Io sono seduta su questo comodo pouf mentre lui è dietro di me, per terra.
Lo sento dentro anche se gli sto dando le spalle.
La complicità che è nata tra di noi persiste anche senza far scontrare i nostri occhi.
Senza sfiorarci.
Lo sento e basta.

«Secondo me siamo uguali quindi è inutile rimescolare le squadre» dice Giacomo e mi trovo d'accordo.
Penso che nessuno qui sia superiore a nessuno.
Il tutto sta nel fare strategia e giocare bene le proprie carte.

Comunque la mia Sparta non si cambia.
La voglio così.

Oggi quando Maria ha annunciato che Alberto ed io non siamo interscambiabili ho tirato un sospiro di sollievo.

Non vorrei mai andarmene da questa squadra.
Mi piace.

Non vorrei mai che mi togliessero Alberto.
È l'elemento più forte ed è mio.

Mio nel senso di Sparta ovviamente.

Vorrei poter estendere il significato di questa parola ma non sembra possibile al momento.

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