•Capitolo 13•

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Tish's Pov:

Siamo a metà settimana e la puntata si avvicina sempre di più.
Oggi farò le prime prove ufficiali del duetto con Alberto.
Non sono per niente tranquilla.

È vero si, ieri ho parlato con lui delle mie insicurezze e mi sono lasciata convincere.
Ciò non toglie però che io continui ad avere timore.

Poi c'è stata quella stretta di mano.

Mi ha fatto promettere di fare la canzone facendomi credere di avere piena libertà decisionale.

Si, come no.

Lui vuole cantare con me, è evidente.
Ha applicato quindi un metodo di promessa d'onore e rispetto tutto suo.
Questo suo atteggiamento mi ha ricordato i film sulla mafia siciliana.
È stato esilarante.

Penso comunque di essermi fregata da sola.
Credo realmente di essere nei guai.
Ho un brutto presentimento e la paura di non farcela è tanta.

In tutto questo le parole rassicuranti di Alberto mi hanno fatto bene al cuore, come sempre.
Ogni giorno mi stupisco sempre di più con lui.
Il signorino ha una favella niente male quando ci si mette.
Appare spesso timido ed impacciato, sopratutto davanti alle telecamere.

Quando siamo da soli però si trasforma.
È adorabile in entrambe le sue versioni.

Oltre alla potente stretta di mano ricordo altro di ieri sera.
Cavolo se ricordo.
Cosa mi è venuto in mente, dico io, di entrare in quella camera.
Non l'avevo mai fatto prima e ho avuto la fortuna di scegliere proprio il momento meno adatto.
L'ho visto praticamente nudo.
Questa cosa su di me ha avuto un effetto devastante.
Sono un'anima candida io, non mi si può deturpare in questo modo.

Mai vero.

Quanto mi è piaciuto, mamma mia.
Sono sempre la solita però, dopo ho rischiato l'infarto.

Non avevo mai visto Alberto così.
Non avevo mai visto un uomo così.
Mio fratello Boris forse ma lui non è un uomo...è Boris.

Le braccia di Alberto sono un conto.
L'intero suo corpo è un altro.
Lo copriva solo quel misero telo che ha rischiato pure di finire a terra.
Meno male che lo ha afferrato in tempo.

Beh, "meno male".

Parliamo di quando mi ha fatta alzare dal letto di Giacomo per portarmi sul suo.
"Preferisco vederti qua sopra che sul letto di qualcun altro", queste le sue parole.

Io sul letto di Alberto.

Devo dire che ci sono stata parecchio bene, passata la vergogna del momento ovviamente.
Ricordo ogni istante fino ad arrivare al solletico.
Lo odio.
È per questo che ho ceduto dinanzi al messinese.
Il fatto poi che io fossi distesa sotto di lui non ha aiutato.

Ogni volta che sto fisicamente vicina ad Alberto mi sento andare a fuoco.
Quando mi sfiora mi accendo.
Quando mi tocca mi infiammo.
Mi viene sempre in mente l'Etna, non so perché.
Forse perché è un vulcano siciliano e Alberto è di Messina.
Forse perché su quel vulcano c'è spesso la neve nella quale rivedo il mio ghiaccio serbo.
Forse perché la lava incandescente che erutta dalla cima mi fa pensare ad Alberto che esplode facendomi sciogliere.

Fuoco e ghiaccio che si incontrano e si completano in un meraviglioso fenomeno naturale.

Questo siamo Alberto ed io.

Cerco di riprendermi dai miei pensieri e con Alberto mi reco in sala per provare il fatidico duetto.

Oh santo cielo cosa mi aspetta.

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