•Capitolo 11•

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Tish's Pov:

Una nuova settimana ha inizio e mi sento più carica che mai.
Ho tanta voglia di lavorare e fare bene.
Sparta sabato ha vinto tutto ma non dobbiamo adagiarci sugli allori.

"Due vittorie di fila quindi adesso loro arriveranno col coltello nei denti."
Queste le parole di Giacomo nei confronti della squadra Atene.

Ha ragione.

D'ora in poi i nostri compagni/avversari saranno più agguerriti che mai e li capisco.
Nessuno vuole perdere, tutti vogliono vincere per poter preservare il proprio posto dentro questa scuola.
Io sono la prima.

In questo momento sto decidendo mentalmente cosa mangiare a colazione.
Ho voglia di dolce ma anche di salato.
No anzi.
Solo dolce.
No aspetta.
Solo salato.
La mia capacità decisionale mi emoziona.
Persa nei miei pensieri mi sento circondare la vita da dietro.
Delle braccia possenti mi stringono e la mia guancia si infiamma a causa di un bacio inaspettato.

Beh, forse non proprio inaspettato.

«Buongiorno beddazza» mi sussurra il tenore.
«Buongiorno Alberto» rispondo cercando di non mostrarmi debole.
Non so perché ma sento la necessità di mostrarmi forte.
Lo sono con tutti, perché proprio con lui devo cedere?

«Hai dormito bene?» mi domanda.
Il suo volto è attaccato al mio e sento la sua barba pizzicarmi la pelle.
«Benissimo» gli rispondo.
Bugia.
È da sabato notte, o meglio domenica mattina, che penso e ripenso alla nostra conversazione in quel vicolo fuori dal pub.
È stato tutto così strano.
Abbiamo avuto la nostra prima litigata.
Magari invece era solo una discussione più accesa, non so.
Lui se l'è presa per la mia vicinanza con Mameli, io per la sua vicinanza con Arianna.

Io non sono gelosa, per niente.
Di cosa poi, figuriamoci.

Neanche Alberto è geloso, per niente.
Di cosa poi, figuriamoci.

Ah no.
Non è proprio così.
Alberto ha apertamente detto di essere geloso di me.
Il tutto è rimasto appeso però.
Se solo non ci avessero interrotto.

*Inizio Flashback*

«Peccato perché io di te sono geloso» mi dice senza pensarci.
Lo guardo intensamente in quegli occhi verdi che risplendono sotto la luna.
Sento il suo respiro infrangersi sul mio viso, è caldo e fa contrasto col freddo di dicembre.

«C-che cosa hai detto?» gli domando balbettando.
È l'effetto del freddo che mi fa parlare così, non altro.
Ok Tish usa il cervello.
Razionalizza.
Alberto ti ha appena detto che è geloso di te.
Perché?
Non capisco.
Ho bisogno di tempo per comprendere il significato delle sue parole.
Come diamine faccio a pensare se mi guarda così.
Seguo la traiettoria dei suoi occhi e li vedo posarsi sulle mie labbra.

Che vuoi fare Alberto?

All'improvviso sento il mio cellulare squillare.
Sussulto.
Mamma mia che spavento.
Sono proprio un cuor di leone.
Vedo Alberto sorridere di questa mia reazione per poi distanziarsi da me.

Perché Alberto, stavo così bene prima.

Rispondo al telefono.
È Mameli.
Mi dice che con i ragazzi stanno andando via e che sta venendo a cercarmi fuori per andare con loro.
Lo ringrazio per avermi avvisato e chiudo la chiamata.

«Chi era al telefono?» mi domanda Alberto.

Curioso.
Questa domanda ricordo di avergliela fatta io durante la nostra gita con Miguel.
Non finì esattamente bene però.
Adesso come andrà?

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