•Capitolo 5•

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Tish's Pov:

Una nuova settimana nella scuola è iniziata e con i ragazzi abbiamo iniziato a lavorare davvero.
A tutti noi sono stati assegnati dei compiti.
Ai cantanti dei brani.
Ai ballerini delle coreografie.
Personalmente tra le mie assegnazioni ce n'è una che mi preoccupa un po'.

Un duetto.

La produzione ha ritenuto opportuno farmi lavorare con Alberto e mettermi in coppia con lui.

Alberto ed io una coppia.
Come suona questa cosa?

Dal punto di vista artistico ancora non saprei.
Lo scoprirò col tempo.
Dal punto di vista personale so ancora meno.
Con Alberto ci stiamo conoscendo e l'unica cosa che posso affermare con certezza è che mi piace passare del tempo con lui.
Oggi è solo martedì ma è da domenica che abbiamo iniziato a fare le cose essenziali della giornata insieme.

Colazione.
Pranzo.
Cena.
Tutto insieme.

Messa così la cosa potrebbe sembrare che stiamo sempre a mangiare e questa supposizione non sarebbe poi del tutto infondata.
Ho notato che Alberto mangia con una voglia quasi superiore alla mia.
È molto educato quando lo fa ma riesce a farmi distrarre anche in quei momenti.
Perché?
Perché mi fa pensare a cose alle quali non avevo mai pensato.
Generalmente odio vedere la gente mangiare e sentirla masticare mi nausea.
È da sabato però che sento di non essere più così tanto infastidita da tutto ciò.
Quando Alberto mangia di fronte a me lo osservo senza farmi notare e mi domando cosa provi il cibo ad essere morso da lui.

Molto male Tish.
Molto male.

Quando sei entrata ad Amici ti sei ripromessa che non ti saresti lasciata distrarre da niente e che ti saresti concentrata principalmente sulla musica.
Adesso ti ritrovi con il pensiero di cosa potresti provare nell'essere morsa da Alberto.

Questo duetto non s'ha da fa.

Arriva il pomeriggio e dopo aver pranzato vengo chiamata in sala prove.
Lí ci trovo la vocal coach Raffaella.
Una donna molto carina e competente.
Inizia ad illustrarmi il brano del duetto e provo a cantarlo.

"There Must Be An Angel".
Questo è il titolo della canzone che devo fare con Alberto.
È una rivisitazione italiana del brano dove a me spetta la parte in inglese.
A lui quella in italiano.

Mentre sono concentrata a cantarla sento una porta aprirsi e lo noto.
Mi giro verso Alberto e vedo dopo essere entrato in tutto il suo splendore si avvicina a me sorridendomi.
Mi dà un bacio perché, nonostante il nostro discorso di domenica sui miei problemi nell'avere contatto fisico, il signorino ha continuato a lasciarmi baci sulla guancia ad ogni nostro saluto.
Alla fine gli ho dato quindi il permesso di farlo.
D'altronde quei baci stanno migliorando il mio buongiorno e la mia buonanotte.

Lascio da parte i miei pensieri e mi concentro sul lavoro da fare.
I risultati però risultano essere leggermente scadenti.
«Possiamo fare di più, stai attaccata a quel foglio con quel poveretto che prova a guardarti, te lo fili un attimo poverino? Sta facendo tutto lui» mi dice Raffaella.
«Capito...» sdrammatizza Alberto.
Rido.
«Ma come faccio a cantargli una cosa che non riesco a cantare bene? C'è capito, quello è il discorso» aggiungo cercando di spiegare la mia situazione.
«Perché ti preoccupi di cantare bene» mi risponde Raffaella.
«Guardami...in my eyes» aggiunge Alberto.

I n m y e y e s cosa.
È proprio quello il problema.

«Non posso guardare te?» imploro Raffaella.
«No, devi guardare lui perché non stai cantando con me, stai cantando con lui» e niente, oggi sarà dura davvero.
«Si emoziona la ragazza, è timida» sento dire ad Alberto.
«No no, è solo che...» balbetto.
«Devi guardarlo, please» e questa volta è Raffaella che mi implora.
«Non è che ci dobbiamo sposare che ci mettiamo così, una guardata ogni tanto» ci tiene a precisare il siciliano.
«Però quando faccio il "tararara" no» e qui concludo prima di riprovare a cantare.

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