❝your feelings❞

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Capitolo 24.

(Harry's POV)

Erano ore che me ne stavo a sedere sul divano del salotto a guardare le repliche di skins, ormai non ne potevo più. Ma qualsiasi cosa sarebbe stata meglio che tornare a casa di Louis o a casa mia, e magari sorprenderli nuovamente in atti amorosi. La sola idea mi faceva rivoltare lo stomaco.

Per fortuna c'era Zayn disposto ad avermi tra i piedi, sapevo di potermi fidare di lui anche se spesso si comportava da vero coglione. Un cuore ce lo aveva anche lui, un po' più freddo degli altri, ma pur sempre un cuore.

Improvvisamente qualcuno bussò alla porta di casa, probabilmente era Zayn che tornava da loro e aveva dimentichiato le chiavi, ma quando andai ad aprire trovai con mia grande sorpresa Niall.

Lo fissai per qualche istante piegando la testa leggermente di lato, mentre teneva le mani nelle tasche dei jeans guardandosi attorno nervoso.

«Che ci fai qui Niall?» chiesi incuriosito dalla sua espressione al quanto preoccupata.

«Uhm, sono venuto a vedere come stai, Zayn è in casa?» le parole uscirono distrattamente dalla sua bocca, mentre la domanda fu ben precisa e con la stessa precisione puntò i suoi occhi blu nei miei.

Confuso scossi la testa spostandomi di lato cosi da permettergli di entrare in casa, e con qualche esitazione il biondo camminò fino al salotto dove si sedette su di una poltrona.

Lo seguii a ruota sedendomi sul divano affianco a lui e lo osservai incrociando le braccia al petto.

«E' successo qualcosa? Sembri abbastanza preoccupato.»

«No, ma che dici - alzò lo sguardo verso il mio scuotendo energicamente la testa per poi abbozzare un piccolo sorrisetto alzandosi il berretto rosso e sistemandosi i capelli - sono solo preoccupato per te. Dov'è Zayn?» a quanto pare gli importava molto di più sapere dove fosse il nostro amico che come stessi io.

«E' andato a lavoro» feci spallucce tornando a guardare lo schermo della televisione intento a guardare Effie e Cook scopare sulla scrivania della presidenza.

«A lavoro?»

«Sì, ha un lavoro, non è incredibile? Dice che è qualcosa di tranquillo, ma conoscendolo starà vendendo dell' ashish dietro al campo sportivo» ironizzai accennando una piccola risata, voltandomi verso il biondo che non accennò a fare il ben che minimo sorriso.

Okay, Niall che non ride ad una mia stupida battuta è impossibile.

Deve esserci per forza qualcosa che non va, non è scientificamente possibile.

«Niall, che cavolo ti prende?»

«Dov'è Ivy?» chiese ignorando del tutto la mia domanda, e non fece altro che confondermi ancora di più.

«E' uscita per incontrare una sua vecchia amica, ma che centra con quello che ti ho chiesto?» senza volerlo il mio tono di voce si alzò. Mi fissò per qualche istante senza dire niente, e per sua fortuna fu salvato dal campanello di casa che suonò in quel momento preciso.

Mi alzai sbuffando sonoramente e quando andai ad aprire, stavolta, trovai davvero Zayn che accennò un sorrisetto innocente stringendosi fra le spalle.

«Ho dimenticato le chiavi» mormorò piano, fecendosi spazio ed entrò lasciando cadere il borsone nero che aveva in spalla sul pavimento proprio davanti all'ingresso.

Assieme ci recammo in salotto, ma quando Zayn notò la presenza di Niall tutto cadde nel silenzio più assoluto e qualcosa mi disse che tra loro era successo qualcosa che aveva a che vedere con le domande strane di Niall.

DEMONS 》 h.s (#WATTYS2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora