❝in the dark❞

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Capitolo 5.

(Harry's POV)

Erano ore che mi guardavo allo specchio, ruotavo su me stesso cercando di trovare qualche pecca. Intanto sentivo Louis sfogliare un giornale seduto sulla poltrona della mia stanza, mentre Niall sgranocchiava una mela sul mio letto.

«Haz, vuoi smetterla di girare come una trottola? Ti sentirai girare la testa di questo passo» sbuffò Louis guardandomi con la coda dell'occhio.

Feci finta di niente sistemandomi la t-shirt bianca, avevo una paura micidiale di sporcarla. Mi abbassai di poco e sistemai il bordo dei jeans sulle clark nere che avevo ai piedi.

«Ti rendi conto che stai andando a casa di Ivy, vero? Non ci sarà la regina ad accoglierti» ironizzò il biondo provocando la risata di Louis.

«Siete qui per darmi una mano o per rompere il cazzo?» mi voltai verso di loro a braccia conserte ma entrambi fecero finta di niente.

«Belli amici che siete!» sbuffai.

«Se solo tu la smettessi di comportarti come una ragazzina innamorata» replicò sarcastico Louis che si avvicinò a me sistemandomi i capelli «Perfetto!» mi fece l'occhiolino ridacchiando.

Ivy mi aveva chiesto di cenare a casa sua, e visto che lei aveva conosciuto Gemma, si era messa in testa di farmi conoscere sua madre. La cosa mi lusingava ma mi rendeva abbastanza nervoso.

E se non fossi piaciuto a sua madre?

Se non fossi piaciuto a suo padre?

Se facessi una brutta impressione su di loro?

Mi guardai un'ultima volta allo specchio dando una controllata generale. Perfetto!

Dai, Harry, è solo una cena!

***

-due ore dopo-

Esitai qualche istante prima di bussare alla porta di casa Blanker. Sentii una voce femminile venire ad aprire la porta, sperai con tutto il cuore che fosse Ivy, ma con mia sorpresa fu una giovane donna ad accogliermi.

«Oh, tu devi essere Harry» mi sorrise la donna porgendomi la mano che fui lieto di stringere.

«Piacere signora Blanker» cercai di mostrare il mio sorriso migliore e, a quanto pare, funzionò.

«Ti prego, chiamami Maddy» sorrise facendomi strada nella loro casa.

Era grande più o meno quanto la mia, tutta bianca: pareti bianche, mobili bianchi, persino la ringhiera delle scale era bianca.

Mi guardai attorno incuriosito, su alcune mensole c'erano delle foto e, per qualche motivo, mi fermai ad osservarle.

Era ritratta una bellissima bambina che doveva essere Ivy, sua madre e un uomo che probabilmente era il padre.

«Era dolcissima, vero?» mi chiese la donna alludendo alla bambina della foto «Mi manca vedere la mia piccola sorridere così» sospirò.

Posai la foto sulla mensola e rivolsi un sorriso a Maddy. «Le prometto che farò del mio meglio per farla sorridere in quel modo» annuii sorridendo con fare premuroso.

Ad un tratto sentii qualcuno scendere le scale, mi voltai e rimasi senza parole.

Il cuore esplodeva, cominciai a sudare freddo e una sensazione di agitazione mi fece fremere il corpo.

Era bellissima nel suo vestito bianco, le rendeva un aspetto così angelico, con le sue doctor martins nere che la rendevano così speciale. Rendevano evidente quell'aspetto bipolare del suo carattere che io amavo.

DEMONS 》 h.s (#WATTYS2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora