[4] A nice smell...

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TaeHyung Pov.
Mi siedo dietro alla scrivania e faccio sedere il marmocchio sulle mie gambe.
«Signor TaeTae cos'è questo?» indica un bicchiere con del sangue.
«nulla di che tesoro, solo una cosa che TaeTae deve bere per stare bene.» mormoro allontanando il bicchiere dalla portata di JungKook.
Sempre tenendolo il braccio mi metto a leggere e firmare dei documenti per comprare una villetta in città così da trasferirmi lì per dare un istruzione al bimbo.
Passiamo queste ore nel silenzio più totale e, una volta finito, mi metto comodo sulla sedia e istintivamente accarezzo la testolina del moro.
Lui si rannicchia sulle mie gambe appoggiando la testa al mio petto.
«Ma quanto sei carino, una creaturina piccola e indifesa...»
Lo tiro un po' più in su e avvicino il viso al suo collo.
È solo un morsicino... Non farà nulla... Solo un piccolissimo sorso del suo sangue...
«TaeTae» sussurra lui in un soffio per poi stringersi di più a me e facendomi appiccicare il naso al suo collo.
Dio quanto è buono il suo odore.
Nonostante tutto mi trattengo, non posso permettermi di perdere la sua fiducia. Devo aspettare prima di nutrirmi col suo sangue.
Tengo stretto a me il suo corpicino e mi accomodo sul divanetto del mio ufficio.
Lo proteggerò ad ogni costo. Lui è mio.
Pensando questo cado in uno stato di sonno profondo, rilassandomi.

JungKook Pov.
Mi sveglio attaccato al corpo del Signor TaeTae con il mio viso immerso nei suoi capelli profumati.
Inizio a giocare con questi tirandoli leggermente e annodandoli fra le mie dita.
Mi alzo dal suo corpo ed esco dal suo ufficio, iniziando a girovagare per i corridoi.
Finalmente trovo la camera di TaeTae.
Salgo sul suo letto e inizio a sfilare le sue coperte per poi trascinarle fino all'ufficio.
Lo apro cercando di non fare rumore ma prima che io possa vedere l'interno dell'ufficio, TaeTae spalanca la porta e mi guarda con i suoi grossi occhioni rossi.
«ma che cazzo hai fatto?!» mi sfila di mano le coperte.
«queste sono di pura seta e tu le trascini per terra?! Ma sei scemo?!» è davvero arrabbiato...
«non si dicono le parolacce» sussurro abbastanza offeso, abbassando la testa.
«non me ne frega un cazzo.» si allontana da me e va in camera sua lasciandomi lì da solo con dei lacrimoni che mi bagnano le guance.
Sempre a testa bassa vado verso camera sua, seguendolo, ma quando provo ad aprire la porta la trovo chiusa a chiave.
«non mi vuole più...» mormoro triste.
Scendo in fretta le scale e vado verso il portone della casa, riuscendo ad aprirlo, e correndo in giardino.
Vado verso la casa sull'albero che avevo visto stamani dall'ufficio e ci salgo in fretta sbucciandomi entrambe le mani.

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Ieri sera mi sono addormentata perciò aggiorno ora 😅
Sono a scuola e non ho riletto, chiedo umilmente perdono se trovate errori.
Se la storia vi sta piacendo, come sempre, votate e commentate~

Can vampires love? || TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora