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Bene! Questa storia è una follia! :-D
In realtà ho sempre voluto scrivere una piccola Thorki ambientata su Sakaar, estremamente ispirata da "Thor Ragnarok" e dalle allusioni di una possibile relazione taciuta tra Loki e un Grand Master suo signore.
Per cui, mi sono chiesta... "what if...?" ... "E se...?"
E se Thor e Loki non sapessero chi sono in realtà? E se s'incontrassero in modo del tutto assurdo in una dimensione del tutto assurda e lì, lentamente prendessero a conoscersi? E se piani perfetti e magistralmente costruiti venissero spiazzati via da qualcosa di intenso e non controllabile e da una sconvolgente verità?
Bene, tutto questo è "Lost in Sakaar", perché se è vero che Sakaar è il luogo delle cose perdute e non volute, su Sakaar e possibile perdersi davvero!^^

BUONA LETTURA!

Con amore,
Aranel

***
1.

Non era propriamente convinto di accettare quella proposta. O meglio, a differenza di tutte le altre volte che era accaduto, rare e speciali occasioni in verità, ora non riusciva ad avere un idea chiara in merito. Accettare o negarsi.

Dopotutto a lui era concesso scegliere. A lui era sempre stato concesso scegliere.

Tolse il tappo dalla bottiglia di cristallo e versò un poco di quel contenuto ambrato nel suo bicchiere, portandoselo alla bocca con aria meditabonda.

Guardandosi distrattamente allo specchio il volto stanco e assonnato, ne ingurgitò rapidamente un sorso.

Continuava ad avere quell' espressione indolente, come se, in qualche modo, se la fosse impressa addosso. Ma del resto non era così strano, non dopo tutte quelle notti che trascorreva in quella maniera, non dopo aver consacrato la sua vita al vizio e alla perdizione come aveva fatto da un tempo che ormai non ricordava più.

Soddisfare i piaceri del suo signore in cambio di un esistenza agiata e priva di preoccupazioni, questo era ciò che faceva il bellissimo giovane dai lunghi capelli neri e dagli occhi color dello smeraldo. Questo era ciò che faceva da quando ne aveva memoria.

O forse da quando, un giorno lontano, quella memoria l aveva persa ineluttabilmente.

"Credi di potercela fare?"

La voce alle sue spalle lo riportò alla realtà presente.

Si voltò appena e incrinò in modo impercettibile l angolo delle sue labbra sottili in un sorriso.

"Ancora non lo so."

"Oh ma non sei obbligato, solo se ti va, solo se ti arreca piacere..." disse l uomo disteso ancora nel letto. Allungo' una mano verso di lui, richiamandolo a sé "Vieni qui, splendore."

Il giovane non esitò.

Poggio' il bicchiere sul pianale di vetro e si fece vicino, muovendosi lentamente, come un grosso gatto sinuoso, lasciando godere l altro della perfezione incantevole del suo corpo nudo e ancora imbrattato dei residui di quegli atti sacrileghi appena commessi.

"Siedi."

L' uomo, che si faceva chiamare Grand Master, era l' eccentrico reggente di quel pianeta, Sakaar che, secondo le leggende, non era altro che il caritatevole regno per tutte le cose perdute e non volute provenienti dal resto del Cosmo.

Tutte le cose perdute e non volute...esattamente come lui, come quel ragazzo che era piombato laggiù, ancora bambino, in un nebuloso giorno privo di tempo e di stagioni.

Loki, così si chiamava il giovane, o forse questo era il nome che gli era stato dato su Sakaar, doveva molto al Grand Master. A differenza di tutti coloro che finivano in quel luogo, i cui epiloghi si perdevano tra nebbie ambigue e racconti mitologici, non lo aveva mai imprigionato, l aveva accolto con sé fin da subito, per poi crescerlo al suo fianco, donandogli ogni agio possibile, prendendosi cura di lui con dedizione, sino ad assegnargli persino dei servitori per soddisfare ogni suo capriccio e ogni sua richiesta, suscitando così grande invidia ed enorme disapprovazione anche nei suoi sottoposti più fedeli. Aveva voluto vederlo crescere, giorno dopo giorno fino a diventare l uomo che era.

LOST IN SAKAARDove le storie prendono vita. Scoprilo ora