BTS-forever Cap.8
Jimin camminava qualche passo dietro Yoongi, stavano tornando verso casa,dopo aver lasciato il resto dei membri sulla spiaggia. Yoongi era bellissimo,aveva quell'aria disinteressata mentre camminava, che per tutti poteva apparire per un ragazzo completamente apatico,disinteressato al mondo reale e ciò che gli circonda. Poteva sembrare un ragazzo a cui non importava niente di nessuno. Ma non era così, Jimin lo sapeva bene. In qualche modo lo capiva,così come Yoongi riusciva a comprendere Jimin. Il maggiore sapeva esattamente come prenderlo,cosa dirgli per farlo sentire meglio. Come quel giorno. Non poteva crederci di aver finalmente chiarito con lui. Jimin si sentì sollevato. Sapere che quello che era successo quella fatidica notte non era solo colpa sua, che anche il compagno provava gli stessi istinti e, anche se poteva sembrare egoistico, era contento sapere che non era l'unico a stare male dopo quel giorno. Ciò significava che anche Yoongi si sentiva in colpa. "Mi spiace Oppa aver amplificato di più il tuo dolore,chi sa come ti sentivi. Scusami"pensò il ragazzo. Ed era vero Jimin era dispiaciuto per come aveva trattato l'amico. Lo aveva accusato di tutto, anche dei suoi problemi,non voleva accettare le sensazioni che gli mandava il proprio corpo. Ma una cosa era certa ora e Jimin non lo avrebbe più negato. Era attratto da Yoongi e da quando aveva capito quel giorno anche per il più grande era lo stesso. Si sentiva meglio ora. Non sentiva più quella morsa allo stomaco e quella sera era riuscito anche a mangiare qualcosa. Tutto questo grazie al suo Oppa. Sorrise a quel pensiero. Da un lato sapere che a Yoongi piaceva essere chiamato così lo faceva eccitare, ma dall'altra anche arrossire. Vide il compagno distante da lui qualche passo e si affrettò a raggiungerlo – Oppa aspettami -. Arrivato accanto al ragazzo, che non si era degnato minimamente di rallentare il passo, allacciò il suo braccio intorno a quello del suo hyung. Yoongi rimase interdetto a quel gesto, ma non disse nulla e continuò a camminare. – Oppa non trovi che il cielo questa notte sia veramente bellissimo?- iniziò Jimin guardando le stelle – Guarda dove metti i piedi Jimin,sbadato come sei cadrai sicuramente-. Il ragazzo a quell'affermazione gonfiò le guance – Uffa Oppa ed io che cercavo di essere carino-. Yoongi preferì non rispondere e spostò il suo sguardo al piccolo cancello della loro temporanea abitazione. Lo aprì in fretta raggiungendo la sua camera ancora più velocemente,lasciando un interdetto e deluso Jimin in mezzo al cortile.
Ma cosa gli era preso a Jimin? Voleva farsi scopare all'istante? No perché sembrava che cercasse solo quello. Yoongi fremeva nel riuscire a controllarsi. Insomma Jimin sapeva essere dannatamente seducente e il ragazzo non sapeva se non se ne accorgeva o lo faceva apposta. Insomma già il fatto che lo chiamasse "Oppa" lo faceva eccitare e poi quelle guance, quella bocca, gli stavano facendo perdere il controllo. Non voleva rovinare di nuovo il loro rapporto. Non ora che avevano appena chiarito. Doveva rimanere un attimo da solo, in modo da dare del tempo al suo corpo e alla sua mente di calmarsi. Poggiò i palmi delle sue mani sopra il parapetto della ringhiera della terrazza. Una volta salito in camera constatò che l'aria fresca della notte gli avrebbe fatto bene. Infatti era così uscito ed ora si trovava lì con lo sguardo rivolto verso il mare e la schiena rivolta verso l'interno dell'abitazione. Uno due e tre respiri profondi e Yoongi sembrò calmarsi. L'elemento che più si avvicinava a Yoongi era senza dubbio il fuoco, perché era così attraente quanto il ragazzo e talvolta misterioso. Può mostrare tutta la propria forza distruggendo qualsiasi cosa o può essere più fievole. Con la consapevolezza però che basta veramente poco per poter trasformare quella debole fiammella in un vero e proprio incendio di passione. Per Yoongi quel qualcosa era Jimin. Jimin era la sua benzina che accendeva in lui sensazioni a loro proibite. – Yoongi-oppa che fai? – si senti stringere la maglietta. Voltandosi vide Jimin aggrappato al suo indumento mordersi il labbro. –Niente- si affrettò a dire rivoltandosi per non essere costretto a guardare il minore. –Ho fatto qualcosa che non va Oppa?- Yoongi non sapeva rispondere a quella domanda,effettivamente lui non aveva fatto nulla di sbagliato, ma era la sua perversa mente a fare tutto. Il maggiore scosse la testa – Allora perché mi stai evitando ? Pensavo avessimo chiarito- - e l'abbiamo fatto Jimin - rispose secco Suga – Allora dove è il problema ?-. Come dirgli che il problema stava nel fatto che lui si comportava in maniera così seducente che se non si sapesse controllare gli sarebbe già saltato addosso. –Non c'e nessun problema- rispose – Allora perché non mi abbracci? Perché mi hai lasciato da solo prima, sai quanto io lo odi- continuò Jimin. Sapeva che non poteva chiedere di più all'amico, così si sarebbe accontentato anche di un abbraccio. –Ti prego Yoongi-oppa abbracciami- implorò con gli occhi lucidi. Yoongi non resistette e fece come gli aveva chiesto il più piccolo. Portò le sue braccia intorno alla vita di Jimin e lo strinse a se. Jimin di conseguenza si strinse ancora di più posizionando le sua mani sul petto del maggiore stringendo la maglietta. –Oppa- iniziò il più piccolo tra le braccia del ragazzo –non era vero. Il fatto che quella sera era contro la mia volontà. Sono stato così bene con te-. Yoongi non rispose ma strinse di più a se il ragazzo –Parlami Oppa,ti prego. Ho bisogno di sapere cosa pensi-. Il maggiore poggiò la propria testa sulla spalla di Jimin così da non poterlo vedere in volto –Non so se riuscirò a trattenermi Jiminie- dichiarò semplicemente. Il minore sorrise sciogliendo quell'abbraccio–Allora non farlo Oppa-. Yoongi lo guardò in modo interrogativo. – Oggi non avevi detto che mi avresti strappato le labbra a morsi o che mi avresti scopato subito. Allora cosa aspetti? - - Jimin sei per caso ubriaco?- fu l'unico commento del maggiore. Jimin rimase un pochino deluso da ciò. – Non ho bevuto molto, dovresti saperlo, mi hai praticamente controllato tutta la sera. E non sono mai stato più sobrio di così. Ho voglia di farlo con te e non ti accuserò di nulla domani mattina,perche io lo voglio. E so che lo vuoi anche tu – Jimin si avvicinava pericolosamente alle labbra del maggiore. –Andiamo Oppa,non farti pregare-. Ed è li che Yoongi perse definitivamente la testa. Porto una mano sul volto del minore impedendogli ogni movimento con la testa – Si Jiminie voglio sentirti pregare-. Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte –Ti prego scopami Yoongi-oppa-. Subito il più grande si avventò sulle labbra del minore. Fu un bacio passionale,lussurioso. Fin da subito le loro lingue si cercarono, si inseguivano e si trovarono. Yoongi approfondì quel contatto iniziando a mordere il labbro inferiore, rendendolo ancora più rosso e gonfio. Scese a succhiare il morbido collo,causando un leggero gemito di piacere a Jimin. Sentito quel suono Suga si eccitò ancora di più e morse quel pezzo di pelle che stava torturando. Il minore emise un piccolo urletto per la sorpresa e abbassò gli occhi nel constatare un segno violaceo contornato dall'impronta leggere dei denti del più grande. Quello era il marchio di Yoongi, come a voler significare che Jimin era di sua proprietà. E non c'era nulla di più eccitante per il minore, che prese il volto di Yoongi tra le mani e lo baciò di nuovo. Un bacio ricco d'urgenza. Suga fece risalire la sua mano dalla schiena di Jimin fino ai suoi capelli che improvvisamente afferrò tirandoglieli,così da portare indietro la testa del compagno. –Ah- un ulteriore urlo uscì dalla bocca del minore. Yoongi si avvicinò all'orecchio del ragazzo per poi sussurrarli – Non ti rendi conto di cosa hai scatenato Jiminie- -Oh invece credo di saperlo Oppa-. Di tutta risposta Yoongi con la mano libera strinse il perfetto sedere di Jimin ,costringendo il ragazzo a mordersi il labbro – Non mi sembra di aver chiesto una tua opinione Jiminie-.
Yoongi spintonò Jimin,ormai rimasto in boxer, sopra il loro letto. Quest'ultimo di istinto allargò le proprie gambe per favorire il contatto con l'altro, che si fiondo su di lui non appena si fu tolto la maglietta. Di nuovo una serie di baci lussuriosi,maliziosi. Le mani dei due ragazzi vagano su entrambi i corpi alla scoperta di ogni centimetro di pelle. Yoongi abbandonò le labbra di Jimin per dedicarsi al collo, alla clavicola, al petto e ai suoi capezzoli. Prese a succhiare quello destro mentre con il pollice torturava il sinistro. Jimin portò la sua mano a coprirsi la bocca. – E no ragazzino, questo non si fa. Voglio sentirti urlare dal piacere- disse mentre spostava quella mano –Allora? Farai sentire al tuo Oppa la tua bella voce?- il ragazzo annuì. – Non ho sentito- continuò il maggiore – Si Oppa, ah - Yoongi aveva ripreso a stuzzicare il capezzolo di Jimin – Bravo piccolo-. Si allontanò per qualche secondo giusto il tempo di togliersi i pantaloni e rimanere anche lui in boxer e in tutto questo non aveva mai smesso di guardare Jimin. Come d'altronde anche quest'ultimo osservava rapito ogni movimento del maggiore. Ritorno a torturare la pelle del più piccolo,mentre con una mano giocherellava con l'elastico dei boxer. –Ti prego Oppa ,non posso aspettare- Suga rise – siamo molto impazienti vedo- pronunciò queste parole proprio mentre accarezzava la protuberanza intrappolata all'interno dei boxer del più piccolo. –ah Oppa ti prego- gemette Jimin. Yoongi non se lo fece ripetere e infilò la mano dentro i boxer e iniziò a muoverla. Un onda di piacere investì il ragazzo,che prese ad ansimare acutamente. Sentiva perfettamente la mano del maggiore muoversi sopra di se. – Oppa – cercò di parlare tra un ansimo ed un altro – Cosa c'è Jiminie- - Posso anch'io, Oppa?- Yoongi sorrise malizioso e uscì dalle mutande del più piccolo- vediamo cosa sai fare Jiminie-. Il maggiore si stese sul letto mentre il più piccolo li salì a cavalcioni. Iniziò a lasciare una scia di caldi e umidi baci sul suo petto,mentre la sua mano si infilava tra le mutande del più grande –Jiminie- ansimò Yoongi – Sono bravo Oppa? – chiese muovendo su e giù la sua mano – Sei perfetto -. Si baciarono di nuovo e Yoongi ne approfitto per cambiare posizione e togliere definitivamente l'ultimo indumento al più piccolo. Jimin si ritrovò sotto il maggiore completamente nudo,sentiva la mano del ragazzo accarezzargli tutto l'interno coscia – Apri le gambe per me Jiminie- -Si Oppa-. Jimin fece quanto richiesto e subito un dito entrò dentro di lui –Ah Oppa fa male- urlò il più piccolo – Tranquillo,rilassati ora passa- si affrettò a dire Yoongi. Quando i gemiti di dolore passarono ad essere ansimi di piacere il maggiore inserì un secondo dito e poi un terzo. – Ah Oppa- Jimin continuava ad urlar dal piacere, ma ormai quel contatto non gli bastava più. – Oppa ti prego- cercò di parlare –Dimmi Jimin cosa vuoi?- - Voglio che mi faccia tuo,come solo tu sai fare-. Yoongi non se lo fece ripetere due volte e si tolse i boxer rivelando la sua intimità già pronta per ciò che doveva fare. – Allora girati Jiminie-. Il minore si voltò poggiando i gomiti sul cuscino e fornendo al maggiore una perfetta visuale di quel fondoschiena. Yoongi entrò in lui senza preavviso,causando un ennesimo urlo di dolore a Jimin – Va tutto bene –si fermò Suga –Stai andando benissimo Jiminie- cercò di calmarlo,così da non irrigidirsi e fargli meno male. –Oppa sono pronto -. Yoongi iniziò così a spingere andando sempre più a fondo. – Si Oppa- erano gli unici gemiti che uscivano dalla bocca di Jimin. Il maggiore si aggrappò con una mano al fianco del più piccolo e con l'altra ai suoi capelli. Il collo di Jimin era così visibile e il maggiore cominciò di nuovo a torturarlo. –Ti prego Oppa non ti fermare- gemeva il minore, ma Yoongi proprio a quell'affermazione smise di spingere ed uscì dal perfetto corpo del compagno – No Oppa perc...- ma non finì la frase che si ritrovò voltato verso l'amico e con le labbra strette tra quelle dell'altro. – Voglio vederti mentre vieni Jiminie- affermò Yoongi rientrando di nuovo nel ragazzo e iniziando a spingere. – Verrai solo per me vero ?- -Si Oppa, solo per te- urlava tra una spinta ed un'altra,che man mano divennero sempre più forti e veloci,soprattutto dopo che Yoongi toccò il punto sensibile di Jimin – Si Oppa proprio lì- - Vieni per me Jiminie- continuava a ripetere il maggiore. Bastarono altre poche spinte – Oppa sto per venire-dichiarò Jimin –Allora fallo mio piccolo Jimin-. Dopo quelle parole il corpo di Jimin si irrigidì,contrasse le dita dei piedi,strinse le braccia e le gambe intorno al corpo del maggiore, inarcò la schiena e venne. Era stremato, ma continuò ad accogliere Yoongi fin quando anche lui non venne all'interno di Jimin. Il maggiore stette per alcuni minuti ancora dentro il caldo corpo di Jimin,almeno fin quando non decise di uscire e accasciarsi sul letto. Subito il minore appoggiò la testa sul bianco petto del più grande –è stato fantastico Oppa- dichiarò mentre lo guardava con occhi ancora lucidi,dovuti alla splendida sensazione provata poco prima. Yoongi sorrise guardando la sveglia,erano ormai le due del mattino –Jimin puoi anche smetterla di chiamarmi così la giornata è finita da un bel pezzo- -E se io non volessi Oppa? –rispose il ragazzo accoccolandosi di più al suo hyung. Yoongi sorrise di nuovo- fa come vuoi Jiminie. Ora però dormiamo- -Posso rimanere così Oppa?-. di tutta risposta Yoongi chiuse gli occhi e circondò con un braccio la vita di Jimin,che dopo quel gesto sorrise di cuore. Sì, era contento di aver fatto pace con Yoongi e sapeva di non doversi preoccupare per il giorno seguente,perché entrambi avevano voluto che andasse così. D'altronde la regola numero sette vietava solo di innamorarsi o fidanzarsi non di avere dei "benefici". Forse avevano trovato il modo di aggirare quella dannata regola,perché l'unica cosa di cui entrambi erano sicuri era che dipendevano l'uno dall'altro. Senza Yoongi Jimin avrebbe smesso di mangiare e Yoongi senza Jimin sarebbe ricaduto in depressione. Quindi perché non avere dei benefici l'uno dall'altro? Mica dovevano fidanzarsi.
J-hope camminava lungo la riva del mare. I sue compagni erano rientrati da un bel pezzo,ma lui preferì rimanere lì. Era giusto quello che stava facendo? Si era accorto di ciò che stava succedendo all'interno del gruppo e si chiese se veramente era giusto continuare per quella direzione o smetterla subito. L'incontro con Nire gli aveva fatto capire che un gruppo poteva sciogliersi così da un momento ad un altro. Ma J-hope era dell'idea che se fosse intervenuto bloccando i suoi compagni nell'assecondare il loro cuore allora si che i BTS si sarebbero sciolti. Per lui era inevitabile che succedesse. Ogni gruppo incontra dei problemi lungo il loro percorso. Questo era uno di quelli per loro. Ed Hoseok credeva che la soluzione migliore fosse quella di lasciarli liberi. Credeva nell'amore,poteva sembrare un bambino, ma infondo era quello che gli legava. E il resto dei membri stava solo dando vita a quell'amore represso per troppo tempo. Insomma era la caratteristica dei BTS quella. Mettevano amore in tutto ciò che facevano e non gli biasimava,perché infondo stavano seguendo loro stessi. J-hope si voleva impegnare per loro. Doveva fare in modo che nessuno li scoprisse in modo da aiutarli,avevano fatto così tanto per lui, che gli sembrò giusto ripagarli. Hoseok sospirò mentre si voltava per tornare all'abitazione. Era ormai ora di rientrare se la sua attenzione non venne attirata da una figura particolare, che già conosceva. –Nire?- pronunciò il ragazzo. La figura,nascosta per metà nell'oscurità, ma riscontrabile per via di quel colore di capelli troppo acceso, si girò lentamente verso colui che l'aveva chiamata. –Ancora tu ?-. Hoseok arrossì a quell'affermazione – Sì, scusami ancora per oggi e per averti spaventata ora- - Non mi hai spaventata- fu l'unico commento prima di riportare lo sguardo verso il mare. – è davvero bello- affermò J-hope per cercare di continuare quella conversazione, affiancandosi alla ragazza. Non sapeva il perché ma voleva conoscere quella giovane donna. Nire non rispose limitandosi a guardarlo – Quale è la tua intenzione ?-. J-hope alzò un sopracciglio in modo interrogativo – Cosa vorresti dire?- - Intento perché mi stai parlando? - - Non credo di fare una cosa malvagia ma se vuoi essere lasciata sola, mi dispiace di averti disturbata-. Si quella ragazza faceva salire i nervi anche ad una persona come J-hope. – Non mi stai disturbando, solo che dopo l'accaduto con il mio gruppo tutti mi guardano dispiaciuti o caritatevoli. Ed io odio quelli che fanno così, che si nascondono dietro una finta maschera di dispiacere. Tu non mi sembri uno di quelli,per questo mi chiedo cosa vuoi- - Forse vorrei solo essere tuo amico- ipotizzò ironicamente Hoseok, sapendo che infondo vi era della verità in quello che aveva detto. – Perché?- continuò Nire – Ci deve essere per forza un perché. Guarda io e i miei amici,non ci siamo mai chiesti il perché ti tutto quello che ci lega e non parlo solo della musica-. Nire rise sarcastica – Tutti i gruppi prima o poi si sciolgono. Quindi dire che ora vi siate così legati mi fa solo ridere. Ne riparliamo quando vi sarete sciolti. Ognuno prenderà strade diverse e non vi incontrerete più, magari non vi ricorderete neanche ...- ma Hoseok si intromise subito,impedendole di continuare –Non è vero noi non siamo così. Se mai dovessimo scioglierci sono sicuro che rimarremo in contatto, ma se proprio fosse non ti preoccupare che noi non abbiamo la minima voglia di far accadere ciò- - Lo dicevo anch'io- sussurrò Nire. Solo allora J-hope capì – Questo che mi hai detto, del fatto di prendere strade diverse, è successo a te, vero ? Cioè è successo alle DOA?-. Nire voltò lo sguardo per nascondersi da quegli occhi così indagatori del ragazzo. – Non sono affari tuoi- ma J-hope continuò – Non hai scelto di tua iniziativa la carriera da solista vero? Volevi continuare il tuo percorso come leader delle DOA,insieme alle tue compagne- -CHIUDI QUELLA BOCCA- urlò Nire,il ragazzo poteva vedere qualche lacrima scendere dal viso della ragazza- tu non sai un bel niente di me e non sono tenuta a raccontarti nulla. Quindi fammi un favore stai zitto, anzi no vattene-. Hoseok si rese conto di aver alquanto esagerato non erano affari suoi –Mi dispiace io non v...- ma questa volta ad interromperlo fu Nire- Senti basta io me ne vado non voglio sentire altro. Buonanotte- disse mentre si allontanava dalla spiaggia. J-hope rimase interdetto, vedeva per la seconda volta Nire andarsene e lasciare la conversazione a metà. Però infondo poteva comprenderla, stava ancora male per la separazione con le sue compagne. Ma cosa sarà mai successo alle DOA per ridurla in quel modo?
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BTS-Forever
أدب الهواةTutti sappiamo che i BTS hanno delle regole che non si sognerebbero mai di infrangere. Ma cosa succederebbe se la più importante di tutte non venisse rispettata? Questa è la vera storia nascosta dietro la telecamera di sette idol del kpop, che si do...