Capitolo 11

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BTS-forever Cap.11




Per molti il primo di settembre era considerato come la fine della stagione estiva,anche se il clima permetteva ancora ad alcuni di trascorrere quelle calde giornate al mare. Per altri veniva considerato come il tempo di ritorno a tutte le attività lavorative oppure rappresentava un giorno come un altro. Per Juon Jungkook invece il primo di settembre non era affatto così,soprattutto da quando nella sua vita erano entrati a far parte i suoi cinque fratelli e il suo vero amore. Molti anni prima non si sarebbe esaltato per quella ricorrenza. Non amava molto il suo compleanno, non trovava il motivo per festeggiare o meglio non sapeva con chi festeggiare. Era sempre stato un ragazzo timido e non aveva molti amici e per tanto si ritrovava a passarlo con la sua famiglia o insieme a suo fratello. Quanto gli mancava. Eppure ora non vedeva l'ora di alzarsi da quel letto,ricevere gli auguri da parte dei suoi hyung, ma soprattutto da lui. Compiva ventidue anni, cavolo ne era trascorso di tempo da quando era ancora un ragazzino, a lottare tra timidezza e pubertà. Doveva molto ai suoi compagni. Lo avevano aiutato ad aprirsi,lo avevano visto crescere e infondo Jungkook sapeva che mai lo avrebbero abbandonato. Erano una famiglia ormai. – Jungkookie- bussò alla porta Namjoon. Durante quelle festività il leader aveva preso quel piacevole vizio di bussare alle porte dei compagni ed essere il primo a dargli gli auguri,svegliandolo almeno per quell'occasione in modo meno brusco. Ma ciò quella mattina non successe – Jungkookie sei sveglio?- chiamò di nuovo il maggiore. Di tutta risposta il maknae si alzò mostrando uno dei sorrise più belli del mondo – Si hyung- rispose aspettando degli auguri che non arrivarono. – Forza devi alzarti e sbrigarti- continuò il ragazzo appena entrato. Jungkook non capiva cosa stava succedendo,dove diavolo erano i suoi auguri? Ma la frase che pronunciò in seguito Namjoon lo fecero correre a lavarsi. - Ha chiamato il Manager ti vuole in sala canto tra trenta minuti- informò il leader. Il membro minore dei BTS,dopo essersi lavato e vestito di tutta fretta, si fiondò letteralmente in cucina, dove il resto dei membri stavano già facendo colazione. Si sedette al suo solito posto, tra Jimin e Taehyung, afferrando la sua colazione. Era possibile che Namjoon si fosse dimenticato del suo compleanno,dopotutto quella settimana aveva un sacco di lavoro da fare e il Manager lo stava opprimendo non poco. Quindi non c'era da preoccuparsi era sicuro che non appena qualcuno gli avesse dato gli auguri il leader sarebbe caduto nell'imbarazzo più assoluto in quanto non si era minimamente ricordato quella ricorrenza. Ma non gli importava, voleva sentire solo il suo Taehyung congratularsi per i suoi ventidue anni. Del resto,però, si era aspettato un'accoglienza più calorosa,si sarebbe aspettato che come al solito Jimin lo avrebbe preso in giro per i suoi effettivi anni o che J-hope gli sarebbe saltato letteralmente addosso, stringendolo in un forte abbraccio. Ma niente di tutto ciò avvenne. – Kookie?- chiamò Taehyung con un ton di voce dolce. Nel piccolo maknae si accese una speranza, gli andava bene (anzi più che bene) che i primi auguri della giornata fossero fatti da lui, dal ragazzo che amava. Lo guardò con aria sognante prima che il ragazzo distrusse tutti i suoi sogni – Guarda che è tardi non vorrai fare arrabbiare il Manager?-. Era effettivamente tardi aveva poco più di dieci minuti per arrivare alla BigHit. Sospirò deluso e salutati i suoi compagni si diresse verso l'appuntamento con il Manager.





Erano trascorse ore da quando Jungkook era entrato in sala canto. Il Manager gli voleva affidare un nuovo singolo, ma per fare ciò aveva detto al maknae che doveva superare le sue capacità di canto e di ballo. Jungkook non si era rifiutato a quella sfida e aveva preso fin da subito l'occasione di sfogare la sua frustrazione. Non pensate male non era arrabbiato perché a quanto pare nessuno si era ricordato del suo compleanno,era un pochino deluso. Neanche i suoi genitori o suo fratello si erano fatti sentire. Sapeva perfettamente che avevano i loro impegni, ma gli avrebbe fatto piacere sentirli,almeno per quel giorno. La sua mente era talmente altrove che lo stesso maestro di canto gli aveva concesso una pausa, anche perché ormai era ora di pranzo. Sapeva che non era al cento per cento della sua forma quel giorno. Troppo preoccupato a pensare ai suoi hyung. Sapeva che il Manager gli stava tartassando, ma non si aspettava di certo una festa od una torta, voleva solo degli auguri,gli batava solo quello. Voleva vedere il volto di Namjoon appena sveglio che gli sorrideva e teneramente gli augurava buon compleanno,voleva sentire le urla di J-hope seguite dai suo stritolanti abbracci, voleva la pacca sulla spalla di Yoongi,voleva udire la canzoncina di compleanno cantata da Jimin seguito poi da Jin intento a preparare il suo piatto preferito e soprattutto voleva gli auguri da Taehyung. Voleva vederlo pronunciare quelle parole con il suo sorriso sulle labbra a quegl'occhi carichi d'amore. Avrebbe voluto tanto vederlo. Infondo era il suo primo compleanno che lo passava con Taehyung in quel modo, avevano da poco scoperto di amarsi e il piccolo maknae non vedeva l'ora di passare quel giorno con lui. Invece si trovava lì in quella triste mensa a mangiare un cibo precotto, non le deliziose prelibatezze di Jin-hyung, da solo senza i sui compagni. Più volte Jungkook si era ritrovato a pensare a come fosse una vita senza i suoi hyung, ed ora aveva la risposta. Sarebbe stato molto simile a quello che stava vivendo ora. Solo. Era la parola chiave. Come sempre d'altronde. Come prima di incontrarli, come prima di diventare Jungkook,come prima di innamorarsi. Era talmente perso nei suoi pensieri che non si accorse di Taehyung,appena entrato nella sala pranzo e che aveva posato un casto bacio sulla sua fronte. – Cosa hai Kookie?- chiese dolcemente rimanendo in piedi. L'altro accorgendosi solo allora del compagno,si guardò velocemente in giro constatando l'assenza di persone e in un lampo si appropriò delle labbra del maggiore. Aveva bisogno di quel bacio, aveva bisogno del suo Taehyung. Di rimando anche quest'ultimo si accorse di quell'urgenza e non perse tempo a ricambiare il bacio. –Cosa ti è preso?- chiese allora una volta che le loro labbra si furono staccate. Jungkook arrossì nell'imbarazzo, aveva compito quel gesto così all'improvviso era totalmente normale che Taehyung fosse confuso,soprattutto perché si trovavano alla BigHit e qualcuno avrebbe potuto vederli. – Scusami hyung, non so cosa mi sia preso- dichiarò il più piccolo sedendosi di nuovo. Il maggiore allora,dopo essersi seduto anche lui, iniziò ad accarezzare dolcemente la testa del ragazzo. Sapeva quanto ci tenesse al suo compleanno e non sapete quanta fatica Taehyung stia compiendo per non abbracciarlo e urlargli contro un "Tanti auguri Kookie" e magari dargli subito il suo regalo, ma doveva aspettare,almeno un altro po'. – Il Manager vuole affidarmi una canzone- annunciò il maknae – Davvero? Ma è fantastico Kookie!- esclamò l'altro – Si lo so, ma...- Jungkook lo guardò negli occhi – vuole che vada oltre le mie capacità di canto e di ballo, ma non so se potrei riuscirci. Sono ore che sono rinchiuso in sala canto- - Jungkook non tutto viene in un giorno- si fece serio Taehyung – Se oggi sbagli domani saprai su cosa hai sbagliato, se commetti un errore la volta dopo puoi migliorare. Sappiamo entrambi che sei un ottimo cantante e lo sai che io sono il primo a rimanere ammaliato dalla tua voce. Se il Manager ti ha detto di migliorare evidentemente lui sa che tu puoi farlo-. Jungkook era rimasto a guardare il volto del suo hyung, perché con lui ogni cosa sembrava così facile? Andiamo fino ad un minuto fa si sentiva impotente ed ora,dopo le parole di Taehyung o solamente la sua presenza,si sentiva l'uomo più forte di tutta la terra. Certo non gli aveva detto tutta la verità,ovvero che era deluso dal fatto che nessuno si fosse ricordato del suo compleanno. Sapeva dei molti impegni che il Manager gli stava affidando,ma era sicuro che ora con lui accanto sarebbe andata meglio. D'altronde passare quel giorno speciale con lui gli sarebbe andata bene,più che bene. – Tae-hyung ti andrebbe di venire con me in sala canto, magari mi potresti dare una mano?- Jungkook aveva rivolto al ragazzo uno sguardo talmente pieno di speranza che Taehyung non se la sentì di rifiutare l'invito. – Certo perché no!- sorrise di rimando. Subito il più piccolo allacciò le braccia al suo collo e lo baciò di nuovo. Fu però molto veloce, in quanto entrambi non volevano essere ancora scoperti. Sì dico ancora perché quella famosa notte Jungkook e Taehyung si erano dichiarati il loro amore,solo a parole. Quando rientrarono in camera infatti nessuno dei due toccò l'altro,esclusi baci e abbracci. Avevano parlato. Parlarono della loro storia e Jungkook,seguendo il consiglio di Jin, aveva esposto il da farsi al compagno. Si sarebbero amati,tralasciando il particolare della regola numero sette, e avrebbero aspettato a rivelare la loro storia. Volevano prima essere sicuri della loro relazione, non che dovessero scoprire chissà cosa, si amavano e questo gli bastava, ma la loro era una posizione tutt'altro che facile. Per tanto avrebbero aspettato come la loro relazione si sarebbe evoluta,per poi dirlo ai loro compagni. Sì, si sarebbero arrabbiati, soprattutto Namjoon,ma poi sarebbero stati contenti per loro e magari insieme avrebbero poi parlato con il Manager e la BigHit. Per ora,però,potevano vivere la loro storia clandestinamente. Questa è stata una decisone voluta da entrambi i ragazzi poiché,dopo aver scoperto di amarsi, nessuno dei due voleva abbandonare l'altro, nessuno dei due voleva troncare quella relazione, entrambi si volevano amare,anche se nascosti.





Perso in questi pensieri Taehyung osservava e ascoltava la splendida voce del maknae,ora intento ad esercitarsi nel canto. Vedeva come Jungkook,ogni qualvolta che sbagliava una nota o solamente pensava di non eseguirla in modo perfetto,imbronciasse il labbro e strizzasse gli occhi. Puntualmente lui allora gli faceva notare che poteva riprovare ancora e ancora. Sapeva che non sarebbe servito a nulla dirgli che andava bene, che la sua voce era perfetta, perché quando Jungkook si metteva in testa una cosa allora era quella. Così si limitava a stargli vicino e ad esprimersi le poche volte che gli si richiedeva. Almeno fin quando un messaggio fece vibrare il suo cellulare. – Sono arrivati-. Un semplice messaggio da parte di Jin.Era l'ora esatta. Il suo piano poteva iniziare. – Perfetto allora. Spiegali tutto.- rispose Taehyung. Da lì a poco infatti il cellulare del piccolo golden makane squillò avvisando i ragazzi di un imminente videochiamata. – Kookie ti sta squillando il telefono,sembra molto urgente- sorrise Taehyung avvertendo il compagno. Jungkook,che inizialmente aveva tutta l'intenzione di evitare quella telefonata,incuriosito prese il suo telefono. Sul display figurava l'immagine di sua madre. Sua madre lo stava videochiamando? Da quando sapeva utilizzare quella funzione ? Si affrettò a rispondere subito temendo che potesse riattaccare. Immediatamente davanti ai suoi occhi comparirono il volto non solo di sua madre ma anche quello di suo padre e di suo fratello. – TANTI AUGURI JUNGKOOK- urlarono i tre. Inutile dire che ciò sorprese molto il ragazzo. Non si erano fatti sentire per tutto il giorno ed ora eccoli lì a fargli gli auguri tutti e tre insieme. – Mamma papà Junghyun che bello rivedervi- sorrise. – Allora tesero ? Come stai? Come ti senti ad avere ventidue anni?- iniziò sua madre. Jungkook sorrise- Alla grande ora grazie sto molto meglio. Mi mancate tanto. Voi come state?- - Anche tu tesoro ci manchi e noi non potremo stare meglio.- rispose sempre sua madre – Ma dicci il lavoro come sta andando?- si intromise suo padre – Bene dai si fa un po' fatica ma io sono più forte- scherzò il ragazzo – Nessuno può battere il mio fratellino! – si fece avanti Junghyun. Jungkook sorrise di nuovo a quelle parole. Era contento di sentirli tutti e tre insieme, aveva aspettato tanto per poter parlare con loro quel giorno. Ma solo allora si accorse che lo sfondo della videochiamata era diverso, o meglio non assomigliava per nulla alla casa dei suoi geneitori. Inoltre li vedeva anche camminare e guardarsi in torno. – Ma ditemi dove siete ? Non riesco a riconoscere il posto-. Vide per un attimo i genitori scambiarsi rapide occhiate mentre suo fratello rideva divertito,per poi sentire una voce. Una voce così famigliare ma che era impossibile che fosse lì con i suo genitori. – Davvero Kookie? Eppure qui ci passiamo molte ore - disse Kim Taehyung. Si proprio lui era appena sbucato sullo schermo affianco a suo fratello. Come poteva essere che Taehyung si trovasse con i suoi genitori ? Era proprio affianco a lui fino a qualche secondo fa! Sul suo volto era dipinto lo stupore e proprio questo porto Tae ad affermare – Avanti Kookie girati- ma la voce non proveniva solamente dal cellulare, ma anche dalle spalle del maknae. Subito quest'ultimo si voltò trovandosi davanti non solo il suo compagno ma anche il resto della sua famiglia. Fu un lampo. Si fiondò letteralmente verso la sua famiglia abbracciandoli fortemente. Non sapeva descrivere a parole ciò che stava provando. Era solo felice che quel giorno i suoi familiari fossero lì. Fu una bella sorpresa. –Ma che ci fate qui?- balbettò tra l'emozione Jungkook – devi dirlo al tuo amico- scherzò Junghyun indicando Taehyung – già ha organizzato tutto lui, ci ha chiamati e ci ha esposto il suo piano- rispose suo padre. Jungkook guardò il suo ragazzo- Hyung veramente tu...- ma non finì la frase che l'altro parlò – Non ti crederai che dopo cinque anni insieme noi ci potessimo dimenticare del tuo compleanno. Volevo organizzarti una super sorpresa e quindi ho convinto tutti a fare come se nulla fosse-. Il più piccolo era senza parole,non si aspettava una cosa del genere – Tae sei sempre il solito- riuscì a dire emozionandosi un pochino.- oh ma guardatelo Kookie non dirmi che stai per piangere- constatò la madre dopo aver visto i suoi occhi luccicanti, chiaro segno delle imminenti lacrime. Jungkook cercò di farsi forza e non scoppiare a piangere, ma era veramente contento. – Eh no tu ora non piangerai perché ci sono altre sorprese in serbo per te caro il mio Jeon Jungkook, ma per ora ti aspetta un intero pomeriggio con la tua famiglia. Forza vai a divertirti-. Jungkook era letteralmente sorpreso, Taehyung lo poteva riscontare dai suoi occhi sgranati e dalla sua bocca semiaperta. – Ma hyung il canto e il...- - Per oggi puoi anche smettere qui,ordini del Manager- gli fece l'occhiolino il più grande.





Passare quel pomeriggio con la sua famiglia li ci voleva proprio. Erano andati in giro per la città e gli aveva fatto conoscere i posti che lui più adorava. Si era divertito molto soprattutto con suo fratello,era da tempo che non si sfidavano ai videogiochi. Sembrava essere tornato bambino. Infatti gli vennero alla mente le lunghe giornate che passava con la sua famiglia,quando ancora era un bambino. Si divertivano a passare una giornata tra loro andando in montagna, al mare o dentro qualche grosso centro commerciale. Lui e suo fratello finivano sempre per rinchiudersi dentro la sala giochi mentre i suoi genitori li guardavano da lontano. Gli mancavano anche quei momenti. Ma come tutte le giornate per il sole era ormai ora di tramontare e per Jungkook di rientrare nel dormitorio. L'intera famiglia Jeon si trovava seduta su una panchina a gustarsi un ottimo gelato quando a prendere la parola fu proprio il fratello di Jungkook – bene è ora di rientrare- disse mentre si alzava – Dovete già andarvene? – chiese a malincuore il ragazzo – No, ma se non rispettiamo gli orari il tuo amico si arrabbierà- affermò mente copriva con una mascherina gli occhi di Jungkook – Junghyun che sta facendo? – si allarmò il più piccolo – Stai tranquillo tesoro. Ti aspetta un'altra bella sorpresa- rise di gusto la madre. Ben presto si trovò dentro un taxi diretto per chissà dove.





Bastò un solo grido e Jungkook si ritrovò in lacrime, questa volta non ce la fece a trattenerle. Un enorme grido,o boato dipende dai punti di vista, si fece eco nel dormitorio dei BTS – SORPRESA-. Il dormitorio era stato allestito con cura con tanto di striscione con scritto -auguri Kookie -, la tavola imbandita con tutti i suoi piatti preferiti e vari palloncini sparsi per tutta l'abitazione. Un coro di voci che cantava quella tanto fastidiosa quando adorabile canzoncina di auguri. I suoi hyung erano tutti lì a cantare a squarcia gola, magari non azzeccando nessuna nota, ma poco importava. L'emozione era tanta. Jungkook non ce la fece e fiumi di lacrime solcarono il suo volto. La sorpresa più grande per lui era quella di sapere che tutto ciò lo aveva organizzato Taehyung,il suo Taehyung. Ed ora lo guardava sorridente. Lo amava così tanto. Si diete dello stupido ad aver pensato che i suoi hyung si fossero dimenticati del suo compleanno. Ed arrivò Namjoon che gli sorrise – Auguri piccolo Kookie,scusami per questa mattina- di rimando il piccolo maknae lo abbracciò forte – Non ti preoccupare hyung, è fantastico anche così-. – Hey piccoletto- urlò J-hope soffocandolo in un forte abbraccio – un augurio pieno di speranza per i tuoi ventidue anni- - Hobi lascialo stare e fammelo salutare anche a me- si lamentò Jimin che cercava invano di scansare Hobi e così alla fine si limitò a scompigliare i capelli del ragazzo mentre continuava a cantare la canzoncina di tanti auguri. Yoongi si limitò ad una semplice pacca sulla spalla anche se gli regalò un sincero sorriso. Anche Jin si avvicinò per abbracciarlo teneramente – Tanti auguri al piccolo di casa che sta crescendo eh- scherzò nel mentre. Così rimase solamente Taehyung che si ritrovò di fronte al festeggiato – e così e stata tutta opera tua? – disse quest'ultimo al ragazzo che gli rispose con una semplice alzata di spalle- volevo fare le cose in grande visto che i ventidue anni si festeggiano una volta sola- - Se per questo anche i 23, i 24 , i 25...- si intromise Jin causando una risata a tutti – Grazie hyung- continuò Jungkook rivolto a Taehyung, che gli sorrise di rimando, per poi avvicinarsi e posare la sua fronte su quella del più piccolo- Tanti auguri Kookie-. Finalmente li aveva ottenuti gli auguri da parte di Taehyung, ora si che quella giornata poteva concludersi là. Non voleva scartare i regali, gli bastava quello. Avrebbe voluto baciarlo, ma dovette contenersi. – Forza che aspettiamo ? Andiamo a mangiare no!- affermo J-hope esuberante come il suo solito.





Erano ormai le due passate e finalmente nel dormitorio dei nostri cari idol regna la pace. Avevano da poco smesso di festeggiare. I familiari di Jungkook avevano prenotato delle stanze d'albergo e l'indomani mattina avrebbero preso il treno per ritornare a Busan. Era stata una festa fantastica all'insegna del divertimento. Jungkook aveva ricevuto molti regali da parte dei suoi compagni ma ne mancava ancora uno, che poteva essere definita come l'ultima sorpresa. Taehyung, infatti, non si trovava nel suo letto, ma bensì in camera di Jungkook. I due erano stesi sul letto. Il maknae aveva poggiato la testa sul petto del maggiore e abbracciava la sua vita, mentre Taehyung stringeva a sé il più piccolo intrecciando le sue gambe a quelle del ragazzo. – Tae- lo richiamò mezzo addormento Jungkook. – Dimmi Kookie- - Grazie per oggi, per questa sorpresa. È stato il più bel compleanno della mia vita-. Taehyung sorrise e posizionò le sue labbra sulla testa del maknae – Non devi ringraziarmi. Questa è una delle prime festività che passiamo insieme da fidanzati-. Lo aveva detto Kim Taehyung aveva detto ad alta voce che erano fidanzati. Jungkook stava sognando. Quello si che era un giorno da non dimenticare. Si strinse ancora di più al suo ragazzo. – Kookie- lo richiamò il maggiore – Non dirmi che non ti sei accorto che tra tutti io sono l'unico che ancora non ti abbia dato il suo regalo?-. Era vero, tra tutti lui non gli aveva dato nessun regalo, ma poco gli importava. Averlo lì con lui dopo quella giornata è il regalo più bello che potesse fargli – Ma come hyung non mi hai regalato questa bellissima giornata? A me questo basta e avanza- disse mentre sollevava la testa per baciare Taehyung. Quando si staccarono il maggiore sorrise – lo so ma ormai te l'ho comprato e quindi mi sembra inutile non dartelo- si sollevò facendo spostare da sopra di se il più piccolo per poi alzarsi dal letto e dirigersi verso la scrivania del maknae. Il suo regalo era sempre stato su quel mobile,all'insaputa di Jungkook. – Volevo vedere quanto te ne saresti accorto, ma non ce la faccio più ad aspettare- sorrise Taehyung mentre mostrava il suo regalo al ragazzo. Erano semplicemente due pezzi di carta rettangolari, anche poco colorati, ma ciò che c'era scritto su quei cartoncini fece balzare il più piccolo dal letto alle braccia di Taehyung. – O MIO DIO HYUNG. NON CI CREDO- urlò allora – Sh... Kookie vuoi svegliare tutti?-. Ma ormai era infermabile – Non ci credo sono due biglietti per un weekend in montagna-. Taehyung sorrise di gusto, adorava il lato infantile del suo ragazzo - Si Kookie avevi tanto insistito per poter andare a sciare che non ho resistito nel regalarti due biglietti. Puoi andarci con chi vuoi - - Ma come hyung,per me era scontato che ci venissi tu con me- rispose allora Jungkook – Se vorrai allora io verrò con te- gli diete un piccolo buffetto sul mento. – Ma come hai fatto a convincere il Manager ?- chiese euforico il maknae – Semplice ho promesso che sarebbero stati solamente tre giorni e che saremo partiti appena entrato l'anno nuovo così da non rovinare nessuna programmazione-. Jungkook era sorpreso dal perfetto piano del compagno che non riuscì a resistergli nel saltargli letteralmente addosso, baciandolo con passione.
Sì, quello era il più bel compleanno della sua vita.








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