Capitolo 20

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Avete presente quando per la prima volta il tuo ragazzo ti inviata a casa sua per conoscere la propria famiglia? Avete presente quella sensazione di ansia che precede il giorno fatidico? Tu che non sai cosa mettere? Che svuoti l'armadio pensando che non hai niente per l'occasione, che tutti i tuoi vestiti fanno schifo e che non potresti mai presentarti davanti a sua madre con quella maglietta perché è troppo vecchia, ma che nemmeno quel pantalone vada bene perché è troppo elegante? Ecco Nire si sentiva in questo modo, anche se non comprendeva il motivo. Era un semplice cena con il gruppo di Jhope, non certo la sua famiglia, anche se poteva sembrare in quanto tutti e sette sono molto affiatati. "Ma rimane il fatto che non dovrei essere così in ansia! Andiamo Jhope non è mica il mio ragazzo!". Ed era esatto, Nire non avrebbe dovuto avere nessun problema. Avrebbe potuto svegliarsi il giorno successivo fare colazione con molta calma, stendersi sul divano rilassandosi e poi prepararsi con tuta calma ed indossare il primo capo di abbigliamento che avrebbe trovato dentro il suo armadio. Eppure l'ansia non lo abbandonava. Certo non era intensa come quella a cui era abituata quando doveva esibirsi, ma comunque era presente. Ecco perché ora la giovane donna dai capelli verdi si trovava nella sua camera con quello che poteva definirsi il contenuto del suo armadio sparso per la stanza. Aveva davvero perso tutta la sera a scegliere cosa indossare il giorno successivo. -Una pantalone è troppo scontato, una gonna troppo corta, il bianco non va bene c'è troppo il rischio di sporcarsi, a nemmeno il nero non sto andando ad un funerale. Questa maglia troppo scollata e quella gonna lunga con lo spacco laterale troppo provocante, non mi va di sentire ancora Namjoon su quanto io sia irresponsabile- Nire si buttò sul letto esasperata portandosi con se l'indumento che aveva tra le mani. Irresponsabile? Lei che era la leader delle DOA? Namjoon avrebbe potuto dirgli di tutto ma non che era irresponsabile, non dopo tutto quello che ha fatto per il suo gruppo. Ricordi ormai lontani presero vita nella mente ella ragazza. Momenti felici c che si alternarono però a momenti catastrofici. Nire voleva bene alle sue compagne, ma proprio per questo ne era uscita scottata, delusa, amareggiata, perdente. Da quel momento in poi, da quando gli voltarono le spalle, Nire si era ripromessa di non affezionarsi mai più a nessuno. E ci stava riuscendo, eppure ultimamente si sentiva diversa. Non sapeva spiegarlo, ma ogni volta che andava a dormire aveva sempre un piccolo sorriso ad incorniciarle il viso. Ipoteticamente quel sorriso potrebbe essere dovuto ad un messaggio di buonanotte di un certo cantante con cui sta lavorando, ma è solo un ipotesi. Nire non l'avrebbe mai ammesso a se stessa, ma Jhope aveva davvero un'allegria contagiosa, addirittura capace di coinvolgere anche lei. Già lei che da un anno a questa parte è stata etichettata come la regina delle tenebre. Certamente dovuta ai suoi video musicali che la ritraevano sempre immersa nell'oscurità e che trattavano di tematiche molto complicate, come la solitudini e la perdita. Non poteva farci nulla, quello che il cuore suggeriva lei lo riportava nei testi. Eppure, per quella canzone che doveva comporre insieme al ragazzo, non aveva idee. Più volte Jhope l'aveva contattata per sapere come stava andando la stesura del testo, ma la risposta era sempre "prima o poi mi verrà in mente qualcosa". Erano giorni che si posizionava sul divano con in mano un quadernino ed una matita, ma niente. Il vuoto più totale affliggeva la sua mente durante quei momenti, non sapeva più cosa fare. Neanche la neve la stava aiutando, tardava ancora ad arrivare. Nire volse lo sguardo verso la finestra, osservando il pezzo di cielo blu notte che si intravedeva da quella posizione. Sospirò mentre si alzava, lasciando cadere per terra il precedente indumento che per tutto il tempo le era rimasto tra le mani, si avvicinò alla finestra spostando la leggere tendina. – Perché tardi così tanto ad arrivare? – fu il commento della ragazza mentre si appoggiava al muro. In quell'attimo volse gli occhi alla sua stanza tutta disordinata, con molti dei suoi vestiti, se non tutti, per terra – e poi perché tutto il mio armadio è nero? Non ho proprio niente di colorato? – fu così che Nire si tuffo di nuovo dentro il suo armadio alla ricerca di qualcosa da indossare.

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