Capitolo 2

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BTS-forever Cap.2



Era ormai ora di pranzo e lo stomaco di Jungkook richiedeva di essere riempito da circa quindici minuti. – Tranquillo siamo quasi arrivati- disse Jin alla guida del loro mezzo. La BigHit gli aveva fornito un piccolo furgoncino a sette posti per la loro mini vacanza. Tutti i membri erano felici di passare quattro giorni di libertà lontano da telecamere, doveri e mansioni. – Si Jin-hyung, ma questo buon profumo mi sta mettendo ancora più appetito- rispose il maknae seduto dietro il posto di guida vicino a Jimin. I BTS avevano deciso di fermarsi a fare spesa prima di raggiungere la loro abitazione temporanea e siccome il viaggio era stancante per tutti appena constatato che vicino al supermarket vi era un take-away decisero di ordinare d'asporto,così da non gravare troppo sul membro più grande. – Non provare a mangiarti tutto kookie- disse Namjoon girandosi verso il più piccolo,poiché occupava il posto accanto al guidatore. – ci penso io a tenere il cibo in salvo da Jungkookie – rise Taehyung portandosi tra le braccia alcuni dei contenitori contenenti il loro pranzo – Non ci pensare nemmeno alcune volte sei peggio di Jungkook- si intromise J-hope dal fondo del veicolo facendo ridere tutti. – Guarda che ti stai sbagliando- rispose a tono Taehyung mentre prendeva una patatina dal sacchetto che reggeva Jimin – hey Tae smettila non fregarti tutte le patatine- disse il suo amico. – Non è giusto perché Tae-hyung ha potuto mangiare ed io no- disse il più piccolo mentre allungava un amano verso il sacchetto di Jimin. Quest'ultimo per evitare la mano del maknae sollevò il contenitore, ma così facendo facilitò J-hope nel prendere il buon cibo. Inutile dire che ciò fece aumentare il risentimento in Jungkook che si sporse verso Hoseok con tutte le intenzioni di afferrare la busta, ben presto iniziò una vera e propria battaglia fra i due, che fu interrotta da un seccato Suga. Yoongi stava tranquillamente dormendo affianco a J-hope quando fu svegliato dal fastidioso casino che stava succedendo durante quei pochi secondi. Così prese dalle mani di Hoseok l'oggetto tanto voluto – Smettetela di fare così tanto casino.- - Hyung ma io volevo solo una patatina – si difese Jungkook – Bene ed ora non le avrà nessuno- continuo Suga portandosi alla bocca una bella manciata di quell'ottimo cibo. Questo scaturì un ondata di grida generale che inveivano contro colui che aveva commesso quell'atto sacrilego. Ad interrompere quel momento di caos fu lo stesso Jin – smettetela tutti quanti o vi lascio non solo senza pranzo ma anche senza cena avete capito ?- Tutti a quell'affermazione stettero zitti e si ricomposero in meno di un secondo. L'unico che borbottò qualcosa fu Jungkook ancora risentito e affamato.- Yoongi dai il sacchetto a Jungkook. Mi raccomando solo una Kookie,capito?- disse Namjoon girandosi verso i compagni. Suga fece come gli era stato chiesto e il sorriso da coniglietto si mostrò sul viso del più piccolo. – Alcune volte sei troppo buono Nam, dovrebbero imparare a comportarsi bene- pronunciò Jin al ragazzo che gli sedeva affianco mentre guardava la strada. – Dai Jin una patatina non fa nulla – sorrise di rimando il ragazzo – Non fa mai male ? Sai quante calorie ci sono li dentro ? E se mentre stava mangiando avessi frenato di brusco ? si sarebbe sicuramente soffocato con quella patatina- - Dai Jin è una patatina non mi sembra così grave e poi ha già finito e non è successo nulla- - Lo sai che non voglio che si mangi in macchina- ad interrompere il piccolo battibecco fu un divertito Jimin - Mamma papà smettetela di litigare.- Inutile dire che il commento fece ridere tutti ed imbarazzare i due ragazzi. – Comunque- iniziò Jin- siamo arrivati.-

La casa affittata dalla BigHit era meravigliosa era composta da tre piani ed era rialzata rispetto il livello del mare. Al primo piano vi era la cucina ed il salotto che davano sul cortile dove vi era una piscina. A sua volta il cortile offriva una stupenda vista della spiaggia. La casa era molto luminosa, ricca di vetrate e ogni genere di comfort. A Jin piacque molto la cucina super tecnologica e spaziosa e iniziò subito a riscaldare il cibo comprato e mettere in ordine la spesa. Namjoon era andato a controllare i piani superiori constatando che il secondo piano aveva tre stanze da letto numerate con i numeri due, tre e quattro. Su quello stesso piano vi erano due bagni rispettivamente tra le stanze due e tre e l'altro affianco la stanza numero quattro. Il terzo piano comprendeva una solo camera poiché era collegata ad un terrazzo. Lì vi erano oltre a qualche lettino per prendere il sole anche una vasca idromassaggio interrata abbastanza grande da contenere sette persone. – Nam vieni è pronto a mangiare- urlò Jin dalla cucina. Il leader si affrettò a raggiungere i compagni già seduti a tavola ed intenti ad armeggiare con bacchette e piattini. Jin era ancora in piedi intento a sistemare le ultime pietanze sul tavolo. Namjoon si sedette affianco a Suga rimproverando con lo sguardo i suoi compagni in quanto avevano iniziato a mangiare senza aspettare che anche Jin-hyung si fosse seduto. Subito i più piccoli posarono le bacchette e aspettarono l'arrivo del più grande. Quando finalmente anche l'ultimo membro si fu accomodato si poté dare inizio al pranzo. – Buon appetito- disse un euforico Jungkook, finalmente poteva riempire il suo stomaco. Passati i primi cinque minuti dove l'unico suono che riempiva quella casa era dovuto al rumore delle bacchette sui piatti, Jimin parlò rivolgendosi ai due membri più piccoli.- Tae, Kookie che ne dite se dopo andiamo al mare ? - - Non se ne parla- si intromise subito Namjoon – Bisogna sistemare le valigie ed organizzarci con le camere. - - possiamo farlo dopo- provò a dire Taehyung, desiderava andare al mare. – No- rispose Jin - Namjoon ha ragione prima sistemiamo e prima possiamo andare al mare.- I più piccoli morivano dalla voglia di andarsi a divertire. – Va bene – rispose Jungkook per loro. – Allora - iniziò Namjoon – vi sono quattro camera da letto. Tre delle quali sono matrimoniali.- - Come matrimoniali ?- chiese Taehyung – Si sono matrimoniali, mentre una sola è singola.- - Cosa hai Tae ?- si voltò jungkook verso il suo hyung - No nulla, mi chiedevo solo il perché- - Non è la prima volta che dormiamo insieme in un letto. Lo abbiamo fatto un sacco di volte- constatò il maknae – Si lo so, non è questo il motivo...- ad interrompere i due fu J-hope con una delle sue brillanti idee. – Ragazzi per decidere le stanze perché non ce la giochiamo con la sorte? - - Cosa vorresti dire ?- domandò Yoongi. Senza rispondere a Suga J-hope andò in cucina e prese sette stuzzicadenti – Scriverò con un pennarello il numero delle stanze e chi prenderà lo stesso numero sarà nella stessa stanza.- Tutti rimasero un po' interdetti da ciò ma ad acconsentire fu proprio il leader.- Per me va bene, visto che le stanze sono numerate da uno a quattro facciamo che i numeri corrispondono anche alle stesse stanza.- - Per me va bene- si intromise Jungkook. – Come volete- fu il commento di Jin. Yoongi acconsentì con una semplice alzata di spalle. Mentre interdetti erano Jimin e Taehyung. Loro erano preoccupati e tra i loro pensieri la stessa semplice frasi si fece avanti "Non voglio stare in camera con lui". Ben presto però i due dovettero acconsentire "Quante possibilità ho che capito in stanza insieme a lui? Non potrà mai accadere" pensò Jimin. Così i sette bastoncini erano pronti. J-hope li teneva tutti dentro la sua mano in modo tale da nascondere i segni distintivi, ma da non ostacolare la presa degli stuzzicadenti. Il primo a prendere fu Namjoon che estrasse il numero quattro. Il secondo ad estrarre fu Jungkook che prese il numero tre, era una stanza doppia,proprio quello che voleva. Ora doveva sperare che anche Tae estraesse il suo stesso numero. Il terzo a estrarre fu Jimin "Speriamo di prendere la stanza singola o almeno non farmi capitare nella stessa stanza con lui ti prego". Tirò fuori dalla mano di J-hope la stanza numero uno. "No, una matrimoniale. Ti prego, ti prego fa che non peschi la numero uno"pensò Jimin dopo aver pescato la stanza numero uno. – Jin, Tae tocca a voi ora pescate- si rivolse a loro J-hope. I due fecero come richiesto e una volta preso lo stuzzicadenti rimasero sorpresi nel constatare la realtà. – Wow Jin-hyung sei capitato in stanza con Namjoon- disse Hoseok. – Tae sei contento ? Stiamo in stanza insieme- rise allegramente Jungkook abbracciando il suo hyung. Il ragazzo di rimando gli sorrise ed annui ma i suoi pensieri dicevano tutt'altro. "Perché proprio con lui ?". Così nella mano di J-hope erano rimasti solamente due bastoncini. Uno conteneva la camera singola mentre l'altro conteneva il compagno di stanza di Jimin, che guarda caso il fato doveva scegliere tra Yoongi e Hoseok – Allora siamo rimasti solo noi due Yoongi-hyung- disse J-hope mentre porgeva la mano al compagno. Inutile dire che Jimin provava una terribile frustrazione. J-hope li copriva la visuale e non riusciva a vedere cosa Yoongi avesse estratto. "Ti prego fa che abbia preso la stanza singola, ti scon..." ma i suoi pensieri vennero interrotti dalle grida di Hoseok – Wow che bello ho la stanza singola- gridò mentre si voltava a far vedere il bastoncino con il numero due. – Wow fortunato J-hope- rispose sorridente Jin. Mentre Jimin era nel panico. Doveva condividere la stanza con Yoongi per quattro giorni. Non poteva essere vero, era uno scherzo decisamente. Abbassò la testa per vedere il suo bastoncino, poi voltò il suo sguardo su quello di Yoongi. Vi ero lo stesso segnetto che indicava la stanza numero uno. – Per me i più fortunati sono stati Yoongi-hyung e Jimin, hanno la stanza più bella- disse Namjoon, voleva quella stanza per se soprattutto ora che sapeva di essere in camera con Jin – Tu dici ?- chiese Taehyung – Si è l'unica che si trova al terzo piano ed è collegata con la terrazza, dove vi è l'idromassaggio.- - Cosa?- urlò J-hope – come siete fortunati ragazzi.- Jimin dopo quella rivelazione si sentiva ancora più in ansia. Non bastava condividere la stanza con Yoongi, ma doveva prendersi anche quella isolata. "Si Park Jimin sei proprio fortunato".

Una volta salito il secondo piano la prima stanza che si trovava era quella di J-hope. Non era di grande dimensioni. Conteneva un letto singolo pieno di cuscini, mentre di fronte vi era una scrivania in legno bianco al suo fianco un enorme cabina armadio, dove era racchiusa anche una specchiera. Ma la parte più bella era il balcone. Un enorme finestra era posta sul lato sinistro del letto, consentendo così alla luce di entrare. Da quel balcone si vedeva la lunga distesa di sabbia che andava a sfumare nel mare. Era una stanza semplice ma solare,proprio come J-hope – Si questa stanza è proprio bella- disse J-hope non rivolgendosi a nessuno in particolare.

La seconda stanza che si incontrava salendo al secondo piano è quella di Jungkook e Taehyung. – Hyung guarda è bellissima- disse Jungkook posando la sua valigia. Infatti anche quella camera aveva un balcone che dava sul mare, ma era poco più grande della prima poiché ospitava un letto matrimoniale. Davanti al letto posto al centro della stanza vi era un grande specchio mentre affianco ad esso vi era una porta scorrevole che portava all'interno della cabina armadio. In fine ai lati del letto vi erano due piccoli comodini in legno, in cui si appoggiavano due particolari lampade. – Hyung io sistemo la mia valigia- disse Jungkook. Taehyung era rimasto fermo appena vicino alla porta della loro camera e si guardava in torno. "Dai Taehyung sono solo tre notti, che vuoi che succeda. E poi abbiamo dormito altre volte insieme." –Hyung ?- Jungkook si intromise fra i suoi pensieri – Oh dimmi Kookie, scusami ero distratto- - Figurati, vuoi che ti porti la valigia ? sembra pesante - - No grazie Jungkookie, ce la faccio da solo- mentre diceva questo Taehyung accarezzò l'orecchio del più piccolo, che arrossì immediatamente. Fortuna che Taehyung in quel momento si era voltato per prendere le sue valigie – Sai hyung era da molto che non lo facevi? - -Che cosa kookie? - - Accarezzarmi le orecchie,mi piace quando lo fai mi rilassa. – A quella rivelazione il cuore del più grande perse un battito. Ma subito il più piccolo continuò – Non so perché ma ultimamente ti vedevo strano, soprattutto nei miei confronti. Hyung ho fatto qualcosa di sbagliato ? Ti ho ferito in qualche modo ? Se ho fatto qualcosa che ti ha dato fastidio mi dispiace.- Taehyung non poteva crederci Jungkook si era accorto della sua lontananza,ma si stava affidando tutta la colpa. Fu così che decise di fare quello che si era ripromesso di non fare. Portò la sua mano sopra la testa del più piccolo e lo accarezzò dolcemente – Ma che dici Kookie, non hai fatto proprio niente di sbagliato. Solo che con il lavoro mi ha stressato troppo. Mi dispiace averti fatto preoccupare- lentamente la sua mano scivolò verso l'orecchio di Jungkook, prese a giocare con il suo lobo quando il maknae parlò – Sono felice hyung, pensavo che eri arrabbiato con me. - - Come potrei arrabbiarmi con te kookie. Forza ora aiutami con le valigie. – il piccolo annuì – Hyung dimmi una cosa – Taehyung guardò Jungkook – era proprio necessario portarsi due valigie per quattro giorni ?- - Non si è mai troppo prudenti kookie. - - si hai ragione, ma non hai un po' esagerato ?- - No non direi,il mio Gucci viene con me.- entrambi scoppiarono a ridere. "Mi erano mancati questi momenti insieme a lui" pensò Jungkook. – Va bene, io dormo vicino alla finestra- disse Tae mentre si buttava sul letto. – Non pensarci nemmeno- lo raggiunse il maknae – L'ho detto prima io quindi ormai è mio.- - Non è valido hyung. Giochiamocela a sasso carta forbici.- - Kookie non sei mai stato bravo nel giocarci.- - Che cosa hai hyung hai paura di perdere? –. Dopo aver sentito quelle parole il più grande si era alzato – Non vincerai Jungkookie-.


L'ultima stanza disposta al secondo piano era quella di Namjoon e jin. Era quella più lontana tra tutte e si distanziava anche dalle altre. Infatti era l'unica porta alla fine del corridoio. Era molto simile alle altre con il letto matrimoniale al centro, l'enorme cabina armadio e la specchiera posta affianco ad essa. Il balcone però non mostrava la stupenda immagine del mare, ma la forma altrettanto meravigliosa di un piccolo parco, con alberi altissimi. Namjoon poteva sentire alcuni canti dei piccoli uccellini. Il leader stava finendo di svuotare la propria valigia, quando Jin entrò,poiché era rimasto a pulire la cucina. – Ti piace la stanza ?- chiese Jin al leader – Si ma avrei preferito la numero uno. Era isolata e avremmo avuto l'idromassaggio.- - Dai è bella anche questa stanza- rispose il più grande mentre sistemava le sue cose. Namjoon approfittando della posizione del ragazzo lo abbraccio da dietro, circondandoli la pancia tra le sue braccia- lo so, ma sai quante cose avremmo potuto fare dentro quella vasca ?- Jin sorrise e si voltò verso il ragazzo portando le proprie mani dietro il collo del leader. – Non ne ho idea mio caro. Cosa mai avremmo potuto fare in una vasca idromassaggio?- rispose malizioso il più grande. – Se l'avessimo avuta te l'avrei fatto vedere subito.- sussurrò Namjoon prima di baciare Jin appassionatamente. Subito il più grande dischiuse le proprie labbra e le loro lingue iniziarono una lenta danza piena di passione. Il più piccolo spinse sul letto il più grande, finendogli sopra. Si staccarono, solo i loro nasi erano ancora in contatto, si guardarono intensamente negli occhi prima di ricominciare a baciarsi. Jin accarezzava i capelli del più piccolo arrivando fino al collo, per poi risalire e scendere fino alla schiena. Namjoon invece con una mano accarezzava la guancia del suo hyung e con l'altra palpava la pelle sotto la maglia del maggiore, fino ad arrivare al capezzolo che iniziò a stuzzicarlo. A quel contatto Jin si staccò subito dalle labbra del leader, provocando in quest'ultimo una nota di dissenso. – Cosa c'è ?- - Vorrei prima sistemare le mie cose - - Preferisci riordinare a me ? – chiese Namjoon mentre li baciava il collo – Oh no, ma vorrei avere una giornata perfetta che consiste nel svuotare la mia valigia, andare al mare, festeggiare questa meritata vacanza e poi in ultimo fare l'amore con te. Dopotutto tu sei la mia ciliegina sulla torta- rispose Jin mentre accarezzava ogni parte del petto di Namjoon. – Come faccio a dirti di no- sorrise così il ragazzo – Semplice non puoi.- I due si guardarono intensamente prima di darsi un rapido bacio a stampo. Jin spostò con un gesto il suo amato da sopra di lui. – Dai ti do una mano Jin-hyung.- - Oh no grazie so dove mi portano i tuoi aiuti Nam. Finirai per distruggere l'intera cabina armadio, anzi non mi capacito di come ancora sia in piedi.- - Molto divertente hyung- disse il minore fintamente offeso. Jin guardò divertito quel broncio. Ogni giorno amava sempre di più il suo leader.


L'unica stanza che differiva di poco dalle altre era la camera numero uno. Non solo perché era isolata e collegata al terrazzo attraverso una porta-finestra scorrevole. Ma anche perché era molto più grande delle altre. Il letto matrimoniale si trovava sempre al centro della stanza al suo fianco vi era la cabina armadio con all'interno un enorme specchio. Di lato a questa,poiché era l'unica stanza presente su quel piano, vi era il bagno molto spazioso. Su questo lato Jimin e Yoongi erano andati di lusso, almeno non dovevano litigare con gli altri per la doccia. Nonostante ciò i due non si rivolgevano la parola da quando erano entrati in quella stanza. Jimin era piegato sulla sua valigia e Yoongi posizionato sul lato opposto faceva altrettanto. "Ma perché con tutte le combinazioni possibili proprio lui mi doveva capitare come compagno di stanza? Non basta aver sofferto ? Ma d'altronde cosa ci posso fare? Dovevo aspettarmelo una cosa del genere. Viviamo nella stessa casa ed è normale trovarci in queste situazioni, non posso mica smettergli di parlare. Poi se non elimino almeno questo imbarazzo tra noi come pretendo di poterci lavorare insieme?" Jimin sospirò "Ok forza Jimin avete già parlato altre volte e non dimenticare che è il tuo hyung preferito. Anzi era il tuo hyung preferito." – Yoongi puoi passarmi lo zainetto che è lì vicino a te ?- Il ragazzo si girò e guardò il compagno. I suoi occhi scrutavano Jimin attentamente "Perché mi guarda in quel modo? Ho qualcosa sulla faccia" ma ad interrompere i suoi pensieri fu lo stesso Yoongi – Dove lo hai lasciato l'onorifico?- Jimin strinse i denti odiava quell'atteggiamento da superiore – per favore Yoongi-hyung potresti passarmi il mio zaino?- Suga prese l'oggetto e lo porse al più piccolo – Tieni Chimchim. – Questo era troppo. Ok l'onorifico, ok la voce da saputello ma quello era troppo. Jimin con rabbia scansò il suo zaino – Non chiamarmi più in quel modo. Tu non ne hai la facoltà. Solo chi mi vuole bene può usare quel nomignolo. Tae può farlo anche gli altri, ma tu no. Non dopo quello che mi hai fatto, non dopo quello che mi hai detto ieri sera. Non osare più. – Yoongi era rimasto interdetto da quelle parole,ma appena vide il volto di Jimin carico di quello che lui poteva riconoscere come disgusto , la rabbia si impossesso di lui. Il più piccolo fece il grave errore di voltarsi pensando di aver vinto quel piccolo battibecco, ma subito si senti afferrare il braccio. Yoongi lo fece girare verso di lui e lo intrappolo tra lui e il muro. – Stai attento a quello che dici stronzetto, non rivolgerti più a me in questo modo, hai capito? Sono io qui l'unico che dovrebbe essere incazzato. Non dirmi più quello che posso o non posso fare. Se voglio chiamarti Chimchim lo faccio, se voglio prenderti e fare la seconda di quella notte lo posso fare più che volentieri. Non sei tu che decidi Chimchim- Jimin rimase bloccato, immobile perso negli occhi scuri di Yoongi e nelle sue parole così orribili. Parole uscite da quelle labbra così sottili e belle per Jimin "Ma cosa vado pensando" si corresse il ragazzo – Allora ? Chimchim mi stai ascoltando ?- Jimin si riscosse constatando che si era perso tra i propri pensieri, non sapendo cosa altro avesse aggiunto il suo compagno. – Ti ho chiesto se hai capito chi detta le regole qui?- Jimin avrebbe voluto rispondere di no,che lui non si sarebbe mai piegato, ma lo sguardo intenso di Yoongi li provocavano una strana sensazione allo stomaco. Jimin ipotizzò che quella sensazione non era altro che paura. –Allora Jimin ci siamo capiti?- chiese ancora Yoongi avvicinandosi alle labbra del più piccolo. Quest'ultimo per paura di un possibile contatto tra le loro labbra annuì lentamente. Ma Yoongi non era del tutto contento, così che lo strattonò – Voglio sentirtelo dire Jimin. - - Si- - Si cosa ? - - Si ho capito- - Bene-. Yoongi lasciò libero Jimin che stava per correre in bagno se non avesse sentito la voce di Taehyung – Chimchim Yoongi-hyung dai andiamo al mare stiamo aspettando solo voi-.

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