BTS-forever Cap.13
Non è stato sempre facile vivere tutti insieme. Insomma quando hai a disposizione un mini appartamento e come abitanti sette ragazzi, chi in piena fase adolescenziale, l'ordine non è assicurato. Molte volte Jin dovette rimproverarli per il disordine comportandosi appunto come una mamma isterica, a detta di Jimin. Ma con il nuovo dormitorio,decisamente più grande, Jin credette che almeno quella baraonda di oggetti confusionari,quel mischiarsi di cose e vestiti, fosse finito. Tutte speranze che purtroppo vennero ben presto scardinate. Come quella mattina. Capitava, a volte, che avessero programmi differenti o cose urgenti da compiere. Come la chiamata improvvisa del Manager che aveva ribaltato totalmente il pieno di lavoro di Namjoon e Hoseok costretti a raggiungere velocemente la BigHit o Yoongi che era rimasto chiuso nel suo GeniusLab dal giorno precedente. Così Jin,impegnato solamente nel pomeriggio, si trovò a dover riordinare il caos che c'era in casa. In più la presenza dei tre membri più piccoli non aiutava affatto. Erano da ore che Jimin e Jungkook litigavano per una semplice maglia. – Ti dico che questa è la mia maglietta- continuava Jimin – Ma cosa dici, ti va tre volte tanto Jimin, come fa ad essere la tua?- rispondeva a tono Jungkook – Come osi marmocchio, sono più grande di te- - Ma non cambia il fatto che la maglia sia mia- - Si trovava nel mio armadio quindi per forza è la mia, al massimo può essere di Hobi-hyung, ma non la tua- - Si che è la mia,so riconoscere i miei indumenti- - Come fai a dire che questa sia la tua Jungkook? - - Perché è mia e basta! È indistinguibile, è la mia maglietta bianca- - Ma se ne hai a decine tutte uguali com...- ad interrompere il battibecco fu finalmente Jin. – AVETE FINITO DI FARE I BAMBINI- urlò più spazientito che mai – è mai possibile che dovete fare tutto questo casino ogni santissima volta?- continuò il maggiore.- Hyung è Jimin che si ostina a non darmi la maglietta- si difese Jungkook – COSA? Non è vero,LA MAGLIA SI TROVA NELLA MIA CAMERA, NEL MIO ARMADIO. QUINDI È MIA!- rispose Jimin alzando la voce – NON È VERO, PUO' DARSI CHE JIN-HYUNG SI SIA SBAGLIATO A SISTEMARE LE COSE- continuò Jungkook. Questo però per il maggiore dei BTS era troppo. – Come osate tutte e due dire che sia colpa mia? Avete idea di quante cose io devo fare oltre che lavorare? Secondo voi io mi posso ricordare di tutti i vostri indumenti? Questo è troppo da oggi in poi ognuno si sistema le proprie cose, io non faccio più nulla-. I due ragazzi erano rimasti in silenzio, troppo scioccati da quello sfogo di Jin. – Cosa avete da guardare ancora? Non voglio più sentirvi per una sciocchezza del genere. Più tosto Jimin metti in ordine qui dentro- disse riferendosi alla sua camera condivisa con J-hope – che io non ho nessuna intenzione di ripulire questo casino. Mi sono spiegato?- domandò sarcasticamente al ragazzo in questione che subito si affrettò a rispondere con un – Si Jin-hyung – mentre il maknae gli faceva una linguaccia,contento della punizione affidatagli dal maggiore - Guarda che ce ne è anche per te Jungkook- proseguì Jin rompendo le vane speranze del minore – Ho visto in che condizioni è la tua camera e non uscirai da qui finché non sarà tutto apposto e con tutto intendo anche il tuo armadio e il tuo tavolo da lavoro-. Il maknae era scioccato – Ma Jin-hyung io ho le lezioni oggi - - Significa che ti sbrigherai a fare tutto mio caro Jungkook-. Questa volta fu Jimin a fare una linguaccia al più piccolo. – Ancora qui siete! Sparite immediatamente dalla mia vista e fate quello che vi ho detto!- concluse Jin. I due ragazzi si misero subito all'opera troppo spaventati da quella Omma isterica. – Jungkook che sai facendo?- chiese Taehyung appena entrato nella camera del più piccolo – Jin ha rimproverato me e Jimin solo perché lui continuava ad insistere che quella fosse la sua maglietta- rispose imbronciato – ed ora siamo costretti a riordinare le nostre camere - - o povero piccolo- sorrise il ragazzo accarezzandogli i capelli – più tosto tu che fai? – domandò di rimando mentre sistemava i suoi oggetti sulla scrivania – Anch'io sto pulendo camera mia, a quanto pare Jin-hyung è parecchio arrabbiato e se le è presa anche con me- - o mi dispiace Hyung- si preoccupò di dire il maknae. – Fa nulla, però sono vento perché mi servirebbe l'aspirapolvere- - Mi dispiace Hyung ma io non ce l'ho. Ora che mi ci fai pensare servirebbe anche a me!- pensò ad alta voce il minore. I due si guardarono proprio mentre sentirono l'elettrodomestico da loro nominato in funzione. Correre. Questo fu l'unico pensiero che emerse dalla loro mente. E in un attimo si ritrovarono a correre verso la camera di Jimin, è lì che si trovava l'elettrodomestico. La porta della suddetta stanza venne sbattuta rumorosamente causando lo spavento di Jimin che si vide arrivare i due ragazzi. Con loro tre era così, sempre a trovare il lato divertente e giocoso nelle cose. Anche se un momento prima Jin gli aveva sgridati,ora erano lì a "divertirsi", giustamente a modo loro. A tutti e tre serviva l'aspirapolvere e quale miglior cosa se non decidere chi lo utilizzerà per primo se non una sfida a tira e molla utilizzando quell'oggetto? Giustamente lasciarlo utilizzare a Jimin che l'aveva preso per primo era troppo facile. Cosi la maknae line si ritrovò a litigarsi il tanto ambito elettrodomestico. Così questa volta vi fu veramente il caos perché i tre ragazzi, spingendosi a vicenda, andavano a sbattere contro i mobili facendo così cadere gli oggetti che vi erano sopra, mettendo ancora più a soqquadro la stanza. Ma la situazione degenerò quando,per puro sbaglio, Taehyung premette il pulsante che rilasciava il sacchettino contenuto dentro l'aspirapolvere e in un attimo tutta la sporcizia venne rilasciata. Fu in quel momento che Jin entrò nella stanza, attirato da tanto baccano. – SI PUO' SAPERE COSA STATE COMBINANDO? – urlò Jin più furioso che mai – Vi avevo chiesto di mettere in ordine le vostre camere non di renderle un inferno- si rivolse alla stanza. I tre ragazzi, consapevoli del disastro che avevano combinato, non osarono parlare. C'era chi si torturava le mani o chi le labbra o chi si nascondeva dietro i compagni più grandi per evitare l'imminente sgridata. – Allora mi dite cosa avevate intenzione di fare ? – interrogò il maggiore, ma i tre ragazzi non risposero. Come dagli torto in fondo, tutti e tre sapevano che avevano combinato un vero e proprio disastro quel giorno e nessuno dei tre voleva avere a che fare con una Omma Jin isterica e incazzata nera. – Allora che c'è ora non parlate più eh? Ora ve la faccio passare io la voglia di giocare-.
J-hope e Namjoon si trovavano alla BigHit da ore ormai. Il Manager li aveva chiamati perché aveva una importantissima notizia da dare a Hoseok, e aveva inoltre richiesto la presenza del leader. Inutile dire che i ragazzi in questione si agitarono non poco, di rado il Manager li chiamava con così tanta urgenza. Ma si rilassarono un poco non appena Hobeom, uno dei loro Manager, li aveva dato la notizia di una collaborazione con un'artista. O meglio J-hope aveva la possibilità di collaborare con l'artista che ora stavano aspettando. Namjoon era stato chiamato poiché,in quanto leader, aveva il dovere di sapere ma anche di essere pienamente d'accordo per la collaborazione. Subito Nam aveva risposto che per lui non vi erano problemi e che solamente Hoseok poteva decidere se accettare o meno. Così ora i due ragazzi si trovavano in una delle tante stanze-ufficio all'interno dell'agenzia ad aspettare questa artista. Hobeom non aveva detto nulla al riguardo, non aveva detto ne se si trattava di una ragazza o di un ragazzo. Insomma una volta accertato che Hobi voleva incontrate tale persona subito aveva fissato un incontro quello stesso giorno. Ed eccolo lì, un po' nervoso nel conoscere colui o colei che gli farà da spalla in quel progetto. D'altronde l'unica cosa che Hobeom aveva detto era che questa persona era veramente un artista fenomenale. Da un lato Hoseok era impaziente di conoscere un tale artista, ma dall'altro era timoroso. Se non dovesse essere all'altezza? I suoi pensieri vennero interrotti dall'ingresso del Manager. – Allora siamo pronti lei è appena arrivata. Io ho parlato solo con il suo Manager quindi neanche lei sa di te J-hope. Ok?-. Il ragazzo in questione annui solamente troppo occupato ad analizzare le notizie apprese. Quindi doveva lavorare con una ragazza? Si chiese chi fosse, se l'avesse già conosciuta o se era un artista emergente. Namjoon gli diete una pacca sulla spalla,per sostenerlo – Stai tranquillo, se non ti dovesse piacere ricorda che questo è solo un incontro preliminare, non è nulla di certo ancora-. Ma Namjoon venne interrotto proprio dal loro Manager che accoglieva i nuovi arrivati – Oh eccovi qua. Salve Doyun è un piacere rivederti- Hoseok cercò di essere il più naturale possibile distogliendo lo sguardo dal suo leader e posandolo su coloro che erano appena entrati,ma mai si sarebbe aspettato lei. – Oh e lei deve essere la splendida Nire, ma prego sedetevi - continuò Hobeom facendoli accomodare. Nire era sorpresa quanto Hobi. – Allora Doyon questi sono Namjoon,il leader dei BTS, e poi lui è il ragazzo che ti dicevo J-hope,il nostro miglior ballerino-. I due ragazzi si alzarono e si inchinarono rispettosi verso quello che probabilmente era il Manager di Nire. – Quindi è lui il ragazzo che mi proponevi per la collaborazione- disse mentre volgeva lo sguardo su Hobi. Hoseok,ormai seduto, si sentì alquanto in imbarazzo sotto gli occhi indagatori di Doyun, ma ancora di più quando Nire gli si rivolse – Quindi è con te che dovrei collaborare ? Quanto è piccolo il mondo!- rise sarcastica. Namjoon aveva subito collegato Nire a quella Nire,insomma alla leader delle DOA,ovvero alla ragazza che J-hope aveva "salvato", ma non immaginava che apparisse così strafottente. – Si è un piacere rivederti- rispose semplicemente Hoseok. – oh ma già vi conoscete- si intromise Hobeom – Si ci siamo conosciuti al mare- si affrettò a rispondere Nire con le braccia strette al petto e le gambe accavallate.- oh davvero allora questa collaborazione era nel destino- rise Doyun seduto accanto alla ragazza – Dipende dai benefici per entrambe le aziende-. Inutile dire che per i successivi minuti i due Manager parlarono dell'imminente accordo,di clausole e norme che sinceramente Hoseok non stava ascoltando. Osservava Nire intenta invece a seguire ogni discorso,ogni cambio di argomento. I capelli erano sempre lunghi, ma non più viola, ma erano tinti di un bel verde scuro che tendevano più al nero, ma ogni volta che la ragazza li scuoteva rivelavano il vero colore. Indossava dei semplici jeans a vita alta con un maglioncino bianco. Non era seduta proprio in modo composto, non come una signorina,volendo citare sua madre ogni volta che rimproverava sua sorella. Ma era comunque bellissima, riusciva a catturare l'attenzione ecco. Come aveva fatto in quel momento. – Scusate se vi interrompo ma io non ho intenzione di cantare nessuna canzone copiata o incollata. Se questa collaborazione dovesse andare a buon fine allora preferirei che la canzone fosse interamente fatta da coloro che la canteranno. Tu non sei d'accordo?-. Inutile dire quanto l'avesse colto di sorpresa con quella domanda, ma si affretto a rispondere – Sì anche io sono di questo parere. Se vuoi ho alcuni pezzi che sto scrivendo e...- - Hei ragazzino vacci piano non ho detto che voglio lavorare con te! Solo che non voglio canzoni di terzi-. J-hope rimase interdetto,come d'altronde anche Namjoon che stava iniziando a considerare quella ragazza davvero antipatica. – Nire per favore controllati,scusatela a volte è un po' testarda- - Testarda un bel niente. Voglio solo essere chiara. Non mi interessano collaborazioni con chi crede di essere un idol solo perché sa ballare bene- - MA CHI TI CREDI DI ESSERE?-. Namjoon non era un ragazzo che perdeva la pazienza facilmente, è sempre stato noto per le sue azioni ragionate,ovvero non era un tipo impulsivo,almeno fin quando non gli venivano toccati i suoi compagni. Come si permetteva quella ragazzina a trattare in quel modo J-hope – Come scusa?- fu il commento di Nire – Non accetto che si vengano dette certe cose ad un mio compagno quando non lo si conosce - - Namjoon va tutto bene...- Hoseok cercò di calmare l'animo del suo compagno – No, non va tutto bene, non so chi tu ti creda di essere per venire qua nella nostra agenzia e comportarti in questo modo, ma non te lo permetto. Hoseok è una brava persona,una delle migliori ed è sicuramente un idol, un ballerino ed un rapper migliore di qualunque altro. Le sue canzoni sono stupende e non ti permetto di insultarlo ancora-. Per fortuna arrivò Hobeom ad interrompere quella discussione – Dai adesso calmiamoci, sicuramente questo fatto della collaborazione a stupito tutti, io direi di prenderci qualche giorno per pensare e decidere sul da farsi- disse riferendosi a Nire e J-hope.
"È possibile che io non mi faccio mai gli affari miei" pensò Jimin mentre si dirigeva a passo spedito verso la sua destinazione. Aveva sentito Jin parlare al telefono con Namjoon sul fatto che Yoongi non fosse ancora uscito dal GeniusLab. Era dal giorno precedente che il ragazzo era chiuso nel suo studio, nulla di nuovo infondo, altre volte era rimasto chiuso in quella stanza per periodi più lunghi,ma ad allarmare i membri era il fatto che non si fosse fatto sentire. Del resto le altre volte Yoongi aveva avvertito mentre quella volta nessuno aveva sentito il ragazzo. Nessuno sapeva se avesse mangiato o dormito. E così Jimin,anche lui preoccupato del resto, aveva chiesto a Jin se poteva portare lui qualcosa da mangiare al compagno. Eccolo ora lì davanti alla porta del GeniusLab. Suonò ed aspettò che Yoongi gli venisse ad aprire. Era da quando avevano discusso con il Manager del nuovo album che vedeva strano il compagno. Erano ormai passate settimane e l'aria fredda di fine settembre si faceva sentire. Avevano finalmente deciso su che piano improntare il nuovo album ed ora rimaneva però la parte più complicata,ovvero quello di creare dal nulla vere e proprie canzoni. Sì la parte più complicata che però richiedeva veramente molto lavoro da parte di Yoongi. Per questo Jimin si chiese se non stesse facendo un enorme cazzata. Sapeva quanto il maggiore ci tenesse nell'essere lasciato solo con la sua creatività,però era preoccupato insomma. Era l'unico che sapeva della ricaduta di Yoongi. Finalmente il ragazzo in questione aprì la porta del suo studio – Jimin che ci fai qui?- chiese sorpreso – Jin mi ha chiesto di portarti da mangiare, posso entrare?- dopo secondi di silenzio Yoongi si decise a scansarsi permettendo al ragazzo di entrare. Il GeniusLab era sempre lo stesso,il maggiore non aveva cambiato nulla in quella stanza. Si voltò ad osservare il compagno,indossava i pantaloni neri di un tuta con sopra una felpa anch'essa nera e ai piedi rigorosamente dei calzini. – Era da tanto che non mettevo piede qui dentro- iniziò Jimin posando il contenitore del cibo sul piano di lavoro del ragazzo. Dal canto suo il maggiore si sedette sulla sua sedia personale,iniziando a mangiare – Tu hai mangiato Jimin?- chiese al compagno. – Si Hyung non preoccuparti - - Sicuro Jimin ? Non mi devi mentire- continuò allora non convinto – Si ho mangiato questo te lo posso assicurare, diciamo che oggi non era proprio il caso di far arrabbiare ulteriormente Jin-hyung-. Yoongi non proseguì oltre,volendosi fidare. Portò le bacchette alla bocca gustandosi le deliziose pietanze di Jin. Un vero e proprio pasto, non come quello mangiato il giorno prima. Era rimasto chiuso nel suo studio perché non riusciva ad avere idee. Altre volte gli era capitato di avere il così detto blocco dell'artista, ma mai come quella volta. Di solito aveva questi momenti solo a canzone iniziata, quando si trovava a metà del lavoro da svolgere, mai gli era capitato di trovarsi senza idee ad inizio canzone. Sapeva come comportarsi. Mai andare nel panico e rilassarsi il più possibile. Per questo molte delle volte quando aveva questi blocchi preferiva allontanarsi dal suo studio, dirigersi al suo dormitorio,fare una bella doccia rilassante e vivere la giornata con il resto dei suoi compagni, sicuro che l'indomani qualche idea si sarebbe presentata davanti la sua porta. Ma questa volta non riuscì ad abbandonare il GeniusLab, non voleva presentarsi a Namjoon con niente in mano o sulla carta. Gli sarebbe andata bene anche una misera strofa o un accordo di note, ma nulla. La sua mente era vuota, bianca,completamente e inesorabilmente assente. Come adesso d'altronde. Portava alla bocca le bacchette in modo meccanico,mentre la sua testa seguiva pensieri scoordinati tra loro. Fu così che lo vide Jimin,dopo aver dato una rapida occhiata al GeniusLab, seduto con il contenitore tra le gambe e la testa poggiata allo schienale della sedia. Inutile dire che il ragazzo si preoccupò non poco – Hyung cos'hai?- ma Yoongi non rispose,aumentando la preoccupazione nel minore – Yoongi ti prego rispondimi- disse Jimin avvicinandosi lentamente e toccando una spalla del maggiore. Solo allora Yoongi si riscosse dai suoi pensieri,guardò il ragazzo di fronte a lui. Lo sguardo preoccupato e le labbra leggermente socchiuse – Yoongi-hyung cos'hai,ti prego dimmelo, mi stai facendo preoccupare- -Tranquillo ChimChim- rispose scansando la mano del minore – va tutto bene,ero solo perso nei miei pensieri- - Se c'è qualcosa che non va puoi dirmelo,sono qui a posta - - Non c'è niente che non va- - Allora perché non chiami da ieri. Siamo tutti preoccupati, non è da te farci preoccupare in questo modo-. In effetti Yoongi non aveva avvertito nessuno, si era completamente dimenticato di ciò, era troppo preso nel risolvere il suo piccolo e temporaneo blocco. – Ti prego- continuò Jimin- dimmi cosa c'è che non va? -. Yoongi vide il viso del ragazzo veramente spaventato. Comprendeva perché insisteva. – Mi dispiace avervi fatto preoccupare,prometto che non accadrà più, ma ero completamente nel panico- ammise.- Perché ?- domandò allora Jimin. Yoongi sospirò – Sono nel pieno blocco, non mi vengono idee Jimin- confessò – E dove è il problema, te ne verranno, come è sempre successo- -Non so Jimin, questa volta credo che sia diverso, non mi era mai capitato di bloccarmi ad inizio canzone- - Ascolta- Jimin si avvicinò di più al ragazzo seduto – Hai avuto milioni di blocchi durante questi anni e non ti sei mai scoraggiato,hai sempre combattuto e alla fine sei riuscito a creare canzoni bellissime,che emozionano. Vedrai che questa volta sarà lo stesso,devi solo rilassarti e vedrai che l'idee verranno da se- - Jimin è diverso. Se non riesco nemmeno ad iniziare una canzone come posso rilassarmi, ci sono un sacco di cose da fare e se non rispetto i tempi...- Jimin non lo fece continuare – Hyung lo vedi,pensi troppo. Questa cosa delle scadenze ti sta mettendo pressione e entrambi sappiamo che così facendo non andrai da nessuna parte. Devi trovare il modo di rilassarti Hyung- concluse Jimin. Yoongi sorrise sarcastico – Ti sembra una cosa facile a te. Tu non hai occhi addosso, non senti il peso di tutti sulle spalle, non devi creare una canzone che rispetti lo stile dei BTS e che al contempo rispetti le aspettative di tutti-. Yoongi era frustato e Jimin voleva aiutarlo in qualche modo. Sapeva che il compito del suo Hyung era difficile,doveva confrontarsi con una miriade di situazioni ed essere sottoposto sempre a giudizio. Doveva fare qualcosa, ma cosa? Guardò Yoongi ormai aveva abbandonato il suo corpo sulla sedia e guardava lo schermo davanti a sé. Il contenitore del cibo era stato posato sulla scrivania. Poteva aiutarlo in un unico modo. Rilassarsi. Fu un attimo e Jimin prese la sua decisione. Si avvicinò a Yoongi inginocchiandosi proprio di fronte alle sue gambe,con la schiena rivolta al tavolo da lavoro del maggiore – Jimin che stai facendo?- disse il compagno proprio mentre il minore poggiava le sue mani sulle sue cosce – Ti aiuto hyung- rispose semplicemente – Sentiamo in cosa mi staresti aiutando così facendo?- - A rilassarti Hyung- si morse il labbro mentre lo diceva. –Smettila Jimin, non ho tempo da perdere- continuò Yoongi mentre cercava di scansare il ragazzo, ma quest'ultimo non demorse. – Hyung hai bisogno di rilassarti,lascia che io ti aiuti,lo sai quanto sono bravo in questo- pronunciò Jimin mentre accarezzava l'interno coscia del maggiore – So come farti rilassare,come farti sentire meglio,come svuotare la tua mente. E te lo prometto dopo ti sentirai molto meglio Oppa- mentre pronunciava tali parole Jimin trasportava la sua mano fino al sesso del ragazzo seduto. Iniziò a massaggiarlo sopra la stoffa dei pantaloni della tuta – Allora Oppa me lo permetti ?- chiese con dipinto in volto uno sguardo tra il più ingenuo e seducente che potesse fare. Subito la mano di Yoongi andò a stringere i capelli del minore – Vediamo cosa sai fare Jiminnie!-. Appena il maggiore gli diete il via libera,Jimin introdusse la sua mano nei boxer del compagno,iniziando a massaggiare il suo sesso,che lentamente stava diventando duro. Yoongi poggiò la sua testa sullo schienale della sedia,gustandosi la sensazione di piacere che quella piccola mano gli stava donando. Si muoveva abilmente su tutta la sua lunghezza e ogni tanto il pollice si fermava a giocare con la sua punta,compiendo movimenti circolari su di esso. Ben presto Jimin fu certo della riuscita delle suo piano,in quanto dei gemiti rochi di apprezzamento fuoriuscirono dalle labbra del maggiore. Sentiti i così eccitanti suoni del compagno,Jimin si decise ad abbassarsi verso l'inguine di Yoongi. Timidamente posò la sua lingua sulla punta del membro del ragazzo ,iniziando a leccare quella parte,compiendo minuziosi movimenti. Yoongi a quel contatto perse letteralmente la testa,abbandonandola infatti sullo schienale e godendosi quella maliziosa lingua giocare con il suo sesso. Da parte sua Jimin fu rassicurato nel sentire i gutturali gemiti del maggiore. Era la prima volta che compiva un gesto del genere e non sapeva come comportarsi,come dargli più piacere. Lentamente fece scendere la sua lingua su tutto il membro del ragazzo,fino ad arrivare alla base per poi risalire fino alla punta,per poi sentire la mano di Yoongi prenderlo per i capelli e sollevargli la testa. –Prendilo Jimin, prendilo tutto- ordinò senza mezze parole. Inutile nascondere la titubanza del più piccolo,come si è già detto per lui era la prima volta e non era sicuro di riuscire a mettere tutto quel sesso in bocca. Guardò con sguardo preoccupato il suddetto membro, decisamente grande, ma doveva provarci,non poteva tirarsi indietro,non ora. Scese di nuovo tra le gambe di Yoongi,iniziò prima dalla punta,succhiandola e inumidendola per bene attraverso la sua saliva. Il maggiore non resistette e portò di nuovo una mano sulla testa del compagno,desideroso di avere di più. Spinse Jimin verso il basso in modo da inglobare buona parte del suo sesso. Dal canto suo il ragazzo quasi non rischiò di soffocarsi con quel gesto completamente inaspettato. Così dopo secondi di ripresa,Jimin iniziò a muovere la sua bocca su tutta la lunghezza del ragazzo. Il piacere che procurava a Yoongi era scandito dai suoi gemiti. Niente era così perfetto come avere il suo membro tra la bocca di Jimin. Per tanto anche lui iniziò a spingere la testa del minore su di se, come a chiedere di più,come a volere di più. Jimin si fece totalmente guidare dal maggiore, era contento dell'ottima riuscita del suo piano. Così mentre Yoongi spingeva su e giù la sua testa,Jimin si dava da fare nel succhiare e nel leccare ogni parte del suo sesso. Il piacere era tanto e si ampliò proprio quando il più grande guardò il compagno svolgere il lavoro ordinatogli. Era bellissimo agli occhi del ragazzo,sembrava che fosse nato solo per quello,quando in realtà Yoongi sapeva che il piccolo Jimin era destinato a ben altre cose,decisamente migliori. Ma ora si godette quelle sensazioni che il suo ChimChim gli stava donando,solo per lui. Fu in quel momento che si accorse di essere al limite. – Sei bravissimo ChimChim,ora avanti,non farmi aspettare ancora-. Jimin comprese che il ragazzo stava per venire e velocizzò i suoi movimenti. Un gemito gutturale più forte degli altri riempì il GeniusLab,mentre ordinava al più piccolo di ingoiare tutto. Jimin lo fece senza esitare,assaggiando il sapore di Yoongi,mentre lo guardava dritto negli occhi. Non si pentiva di ciò che aveva fatto, come non si vergognava di quell'atto impuro. Era felice di vedere Yoongi rilassato,anche se un po' provato dall'orgasmo appena avuto. Di certo anche lui non si trovava nella sua forma migliore. Aveva le labbra gonfie e i capelli tutti spettinati,qualche goccia di Yoongi ancora sparsa sui contorni della sua bocca e il respiro affannato. Ma era una visione decisamente troppo erotica per Yoongi,che lo fece sedere a cavalcioni su di se. Jimin,ancora provato da quel loro momento, si accasciò con gli occhi chiusi sulla sua spalla destra, mentre si lasciava accarezzare da Yoongi. Ma quel magico e tenero momento fu interrotto dallo squillare incessante del telefono di Jimin. Il ragazzo,vedendo il nome di Jin, accettò subito la telefonata. – Pronto Jin-hyung! Si veniamo subito- Yoongi continuava ad accarezzare la schiena di Jimin,ancora sedutogli sopra- Si certo Jin-hyung viene anche Yoongi-hyung. Si a tra poco- salutò il ragazzo chiudendo la chiamata e accasciandosi di nuovo sul compagno e sospirando. – Cosa succede Jiminnie?- chiese di rimando il ragazzo – Lasciamo perdere è una lunga storia- rispose mentre allungava il suo braccio sopra le loro teste. E in un attimo scattò una foto. – Jimin che fai?- esordì allora il maggiore. – scatto una foto ricordo- disse mentre faceva vedere il telefono al ragazzo. Il loro volto era stato tagliato a metà ed erano visibili solo le loro labbra, ma si vedeva chiaramente il corpo di Jimin sopra quello di Yoongi – Cancellala subito- - No non voglio- - Jimin- continuò arrabbiato Yoongi – e dai Hyung chi vuoi che la veda!- sorrise Jimin,salvando definitivamente quella foto.
Erano così tornati al dormitorio anche J-hope e Namjoon. E si stupirono nel trovare Jin comodamente seduto sul divano a rilassarsi,mentre la maknae line era intenta a cucinare. – Jin-hyung cosa sta succedendo?- chiese allora il leader. Di tutta risposta il maggiore dei BTS chiuse il libro che stava leggendo e rivolse lo sguardo ai tre ragazzi –Fattelo dire da loro-. In quel momento entrò nel salotto anche Yoongi,uscito dalla sua camera non prima di essersi fatto una doccia rilassante. -È da quando sono tornato che cerco di capire cosa sia successo, ma Jin-hyung continua a ripetere di chiedere a loro,e quest'ultimi non mi vogliono rispondere- informò Suga. Namjoon così chiese ai tre ragazzi – Allora mi dite cosa è successo?-. Jungkook guardò verso i compagni con la speranza che uno dei due rispondesse. – Non guardare me è colpa tua tutto questo- iniziò Jimin – Cosa? Non è vero, tu continuavi ad insistere che quella fosse la tua maglia- - ma sentilo,non mi pare proprio che io sia entrato in camera tua e abbia iniziato a mettere a soqquadro la stanza volendo uno stupido aspirapolvere- continuò Jimin – Quella non è stata colpa mia. È stato Taehyung che ha aperto il sacchetto dell'aspirapolvere- si difese Jungkook – Non mettetemi in mezzo, è stato un incidente. E poi dove è l'onorifico? Io son più grande di te Kookie! – rispose a tono Taehyung. – SMETTETELA TUTTI E TRE. NON VI E' BASTATA LA LEZIONE- gridò Jin,ormai aveva completamente perso la pazienza. Così Namjoon onde evitare uno spargimento di sangue si decise a concludere quella situazione- Allora volete dirmi cosa avete combinato o devo costringervi?- i tre ragazzi si scambiarono sguardi preoccupati e alla fine decisero di parlare. Inutile dire che Yoongi,conclusosi il racconto, scoppiò in una fragorosa risata seguito da Hoseok, mentre Namjoon si portava una mano sulla fronte indeciso o no se seguire le risate dei compagni. Al contrario Jin mostrava ancora evidenti segni di rabbia sul suo volto ed i poveri tre ragazzi avevano abbassato la testa dispiaciuti. – Cosi Jin-hyung ci ha messo in punizione per tutta la settimana- concluse Jungkook amareggiato,mentre pregava con lo sguardo Namjoon di parlare con Jin e provare ad accorciare il tempo della loro punizione. Il leader sospirò – Jin-hyung non ti sembra un po' troppo?- - Un po' troppo? Sono stufo di dover sempre mettere in ordine le loro cose ed essere accusato ingiustamente. Così ho deciso che da oggi in poi ognuno sistemerà le proprie cose,io non faccio più nulla. Questo è sfruttamento.- - Dai Hyung stai un po' esagerando?- continuò Namjoon- Esagerando? Sul serio? Io non capisco come mai li difendi sempre Nam, perché devo passare sempre io per il cattivo della situazione? Se non facevo così chissà cosa altro potevano combinare- - Sono sicuro che non lo faranno più,hanno imparato la lezione- proseguì il leader – l'hanno imparata solo perché li ho messi in punizione e finirà quando lo deciderò io- -Dai hyung penso che hanno capito ora- si intromise anche J-hope. I tre ragazzi erano contenti che qualcuno stesse prendendo le loro parti. – Ma fatemi capire- iniziò allora Jin- volete proprio aiutare nelle pulizie queste tre pesti qui?- a quella minaccia i restanti membri si sparsero per la casa, non volevano proprio avere a che fare con quell'isterico di Jin, che aveva ora dipinto sul volto un sorriso trionfante,mentre i piccoli maknae avevano ormai perso ogni speranza. – Allora cosa avete ancora da guardare ? Avanti vi aspetta ancora di preparare la cena e lavare i piatti- proclamò Jin ai tre ragazzi,che spaventati tornarono a svolgere i loro compiti, consapevoli della lunga settimana che gli attendeva.

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BTS-Forever
FanfikceTutti sappiamo che i BTS hanno delle regole che non si sognerebbero mai di infrangere. Ma cosa succederebbe se la più importante di tutte non venisse rispettata? Questa è la vera storia nascosta dietro la telecamera di sette idol del kpop, che si do...