BTS-forever Cap.4
Ben presto divenne l'alba del secondo giorno di vacanza per il famoso gruppo k- pop che prendeva il nome di BTS. La casa era silenziosa segno che gli inquilini ancora dormivano. La nottata trascorsa fu davvero devastante per Taehyung e Jungkook i quali si erano scatenati come dei matti sulla pista da ballo,per non parlare di J-hope. Così grazie a quel periodo di vacanza, dove non erano costretti ad alzarsi insieme al sole, molti dei membri preferirono rimanere in quel seducente stato di dormiveglia. Troppo abituati a svegliarsi presto, ma troppo stanchi per potersi definitivamente alzare. Gli unici che non avevano ceduto alla stanchezza erano Namjoon e Jin, già disposti in cucina. Uno a preparare l'enorme colazione per i suoi compagni, cercando di fare il meno rumore possibile per non svegliare gli altri. Mentre l'altro cercava di aiutare il primo, a modo suo. –Namjoon smettila, mi farai cadere tutto- rimproverò Jin intento a controllare l'interno di una pentola. Namjoon lo abbracciava da dietro e, approfittando della situazione, gli lasciava umidi baci lungo la lunghezza del suo collo. – Namjoon- rimproverò di nuovo il più grande.- Non mi sembra che ti dispiaccia hyung!- continuò il più piccolo da dove si era interrotto.- Dai potrebbe scendere qualcun...- - Lo sai che non si sveglieranno tanto presto hyung, ieri sera si sono divertiti come matti-. Namjoon strinse più a se Jin poggiando il proprio mento sull'ampia spalla del ragazzo,per poi continuare – A proposito di ieri sera, gli altri non sono gli unici ad aver fatto le ore piccole.- Jin arrossì dopo aver sentito quelle parole. Preda dell'imbarazzo più assoluto spinse via l'amato – Vai a prendere la pentola con il fondo piano, mi serve.- Namjoon scoppiò a ridere- Sei bellissimo quando arrossisci - Io sono sempre bellissimo- rispose a tono Jin. Namjoon si diresse verso il ripiano delle pentole.- Dove è la pentola che ti serve ?- - Nel ripiano in alto a destra, dove sono le altre-.
Sì il silenzio era un vero e proprio mistero per i BTS. Diciamolo quando si ha disposizione una piccola casa contenete sette adolescenti scatenati, come il loro primo dormitorio, trovare un momento di quiete, dove poter pensare o solamente rilassarsi, consisteva nell'affrontare una delle dodici fatiche di Ercole. Per tanto quando si creava quel piccolo e raro momento di tranquillità ogni membro aveva il dovere di rispettarlo. Questa era una delle tante regole scritte anni prima. Dunque potete immaginare che meraviglioso momento era quello per cinque dei sette ragazzi ancora semidormienti. Un momento unico,dove letteralmente non volava una mosca,l'unico suono appena percepibile era il rumore del giorno che stava per svolgersi. Sì era davvero un momento magico. Almeno fin quando un enorme boato di oggetti che sbattevano più e più volte a terra non fece svegliare di soprassalto i cinque ragazzi. E lì vi fu il caos. Uno spaventato J-hope saltò decisamente giù dal letto, mentre era ancora preda di spasmi muscolari dovuto al brusco risveglio, che gli causo quasi un infarto. Un assonnato Jungkook venne trascinato da un preoccupato Taehyung giù per la cucina, quasi non cadde per quanto sonno aveva. Jimin si svegliò di soprassalto non accorgendosi di aver incidentalmente spinto Suga fuori dal letto, il quale di tutta risposta imprecò in tutte le lingue del mondo. In meno di dieci secondi tutta l'armata BTS si trovò in cucina. La scena che vi si presentò può considerarsi una delle più comiche in assoluto, se non fosse che la maggior parte degli spettatori era ancora assonnata. – Namjoon come puoi essere così sbadato- urlò furioso Jin mentre reggeva una mensole del ripiano delle pentole permettendole di non cadere. Namjoon dal canto suo cercava di scusarsi con il più grande mentre raccoglieva gli utensili.- Ti rendi conto non hai rotto solamente la mensola, ma tutto il mobile. Posso sapere come diavolo hai fatto ?- - Non è stata colpa mia lo giuro. Ho solo toccato lì-. Il leader proprio come un bambino indicò il luogo incriminato.- Ti ho chiesto una pentola, solo una pentola, non dovevi mica distruggere la casa. - - Ripeto non è stata colpa mia, ho solo tirato giù quello che mi avevi chiesto ma è venuto appresso tutto il mobile.- - Ma come puoi essere così sbadato?- Ad interrompere quella scena da quadretto famigliare fu J-hope - scusatemi, ma cosa sta succedendo qui ?- Solo allora i due litiganti si accorsero che il resto dei loro compagni si trovavano in cucina. Jungkook era letteralmente appoggiato alla colonna con l'intenzione di dormire ancora e probabilmente sarebbe anche caduto se Taehyung non l'avesse retto. Suga e Jimin erano immobili ad osservare la scena, mentre sul volto di colui che aveva parlato era ancora dipinta la paura. Subito i due capirono cosa fosse successo. Namjoon si prestò subito a fare le sue scuse ai suoi compagni. – Fa nulla dai- iniziò Jimin- visto che siamo tutti qui approfittiamone per fare colazione-. Jin sorrise di rimando a Jimin, forse era proprio meglio fare colazione. Panico. Jin era nel panico. -La colazione- urlò il più grande. Con l'episodio di Namjoon il ragazzo si era dimenticato delle pietanze sul fuoco. Corse verso i fornelli ma ormai era troppo tardi. Il cibo era tutto bruciato. – TU- si voltò verso Namjoon l'ormai cuoco dei BTS – guarda cosa hai fatto ? - - Ma non è colpa mia se hai bruciato la colazione- cercò di difendersi il laeder – Non è colpa tua? Certo perché per salvarti il culo io ho dovuto allontanarmi dai fornelli.- - Dai hyung- si intromise questa volta Jimin – Non sarà un problema- - Non sarà un problema? Avete idea di quando io ci abbia messo per preparare tutto ? – Jimin indietreggiò spaventato dallo sguardo del più grande. – Allora perché non aiutiamo tutti quanti Jin a cucinare? – tutti si voltarono verso colui che aveva parlato, anche Jungkook, che non appena sentì le parole "tutti" e "cucinare" si svegliò completamente. Mai si sarebbero aspettati una cosa del genere da lui. Suga alzò uno sguardo interrogativo – Cosa avete perché mi guardate cosi?- - Hyung ti senti bene?- chiese di rimando Taehyung – Ma cosa avete, mi è stato già rovinato il sonno, non voglio che lo sia anche la colazione.- rispose Yoongi. – Per me si può fare,però Namjoon dovrà aggiustare ciò che ha rotto- disse Jin – Ma come hyung, ci metterò tutta la giornata.- protesto il leader – Non mi interessa la cucina la gestisco io e decido chi dovrà fare cosa. - - Dai ti posso aiutare io se vuoi – sorrise J-hope all'amico – Forse in tre sarebbe anche meglio- constatò Suga.
Se fino a quindici minuti prima la casa-vacanze BTS era immersa nel silenzio,ora non era così. Jin dava ordini a tutti,rimproverando coloro che non eseguivano perfettamente gli ordini. – La cipolla non va tritata, mi serve a pezzi.- - No, il polpo non va bollito in questo modo-. Il tutto era accompagnato dalle grida dei più piccoli che incaricati di lavare le verdure avevano dato vita ad una vera e propria guerra con l'acqua. Inutile dire che si beccarono una severa ramanzina dal più grande. J-hope e Suga tutto sommato non ebbero grossi problemi,tranne quando provarono ad aggiungere qualche spezie ai piatti. Stavano aggiungendo solo un pizzico di peperoncino per rendere più saporito il piatto prima che il contenitore contente la spezia piccante decidesse, di sua spontanea volontà, di tuffarsi letteralmente nelle pietanze. Altrettanto inutile dire che Jin controllava ogni singolo movimento di Namjoon, che era stato relegato nell'angolo più remoto della cucina, onde evitare altri gravosi danni. Il risultato fu che i BTS ottennero la propria colazione a discapito della cucina. Sembrava che si fosse tenuta una guerra dentro quella stanza. Così venne deciso, con la sorte, chi doveva pulire la cucina e chi doveva aiutare Namjoon con il mobile rotto. I sorteggiati furono Jin e Jimin alla cucina e Namjoon e Suga addetti riparazione, si aggiunse anche Hoseok – Credo che in tre finiremo prima, anche perché quel mobile è veramente ridotto male- constatò J-hope. Dunque i fortunati che potevano godersi quella splendida e solare mattinata al mare furono Jungkook e Taehyung.
Il sole scottava sulla morbida pelle dei due ragazzi,costretti a stendersi sotto l'enorme ombrellone, mentre ricoprivano il loro corpo di crema solare. Taehyung osservava ogni minimo movimento di Jungkook. La sua mano spalmava attentamente quel liquido biancastro su ogni parte del corpo. "Devo dire che è ancora più bello da quando si è messo ad allenarsi duramente". Taehyung osservò gli addominali di Jungkook desiderando toccarli,per sentirne la consistenza. – Hyung?- - Scusami Kookie ero distratto- - ultimamente sei sempre con la testa tra le nuvole- -Cosa ti serve jungkookie?- - Mi puoi mettere la crema dietro le spalle ? Ho paura di scottarmi-. Il più grande rimase interdetto, non sapendo come rispondere. "Dai Taehyung devi solamente spalmargli la crema avete fatto cose ben peggiori" – certo Kookie-. Prese dalle mani del maknae il tubetto e iniziò a spalmare la crema sulle spalle di Jungkook. Per fortuna che essendo di spalle il più piccolo non poteva guardare il più grande e viceversa, poiché le loro guance si erano tinte di un adorabile color rosso porpora, dovuto non di certo al calore del sole. Jungkook sentiva le morbide mani di Taehyung passare su ogni centimetro della sua schiena, inutile dire quanto il più piccolo fosse eccitato. D'altronde anche Taehyung non era del tutto indifferente, voleva godersi il contatto con quella pelle bianca e quel corpo così da urlo. Così cercò di ritardare il momento il più tardi possibile.- Certo Kookie che la tua pelle è veramente bianca- constatò il maggiore – Si hyung i confronto alla tua sì, per questo ho paura di scottarmi. Non vorrei ritrovarmi a non poter dormire la notte.- - Sta tranquillo ci penso io,nessuno raggio di sole brucerà questa pelle perfetta- disse mentre finiva di spalmare la crema. Jungkook,una volta terminato, si offrì di ricambiare il favore. Taehyung accettò pur che volentieri. La pelle del più grande non era minimamente simile a quella di Jungkook era più ambrata e morbida, evidenziava ogni cura che Taehyung le dedicava. – Certo hyung che la tua pelle è proprio morbida- - Lo so Kookie, perdo molte ore alla cura della pelle-. Dal canto suo TaeTae cercava di non far vedere al più piccolo il piacere che quelle attenzioni gli stava causando. Quando anche il maknae finì di spalmare la crema al suo hyung, i due rimasero a contemplare la bellezza del mare. Vi era una calma veramente unica che stonava con quanto era avvenuto poche ore prima. Era stato divertente vedere gli hyung alle prese con mobile e cucina mentre loro due potevano andare a divertirsi al mare. – Certo che se non siamo tutti e sette il divertimento non è assicurato- diete voce ai suoi pensieri Taehyung, che non si accorse di ciò che aveva fatto fin quando Jungkook non gli rispose. – Ha ragione hyung-. Il più piccolo rimase deluso da quella affermazione, voleva forse dire che non si divertiva con lui? Per tanto decise di tentare il tutto per tutto. Si alzò prese per il polso il più grande e lo trascinò letteralmente in acqua. – Andiamo hyung a farci un bagno-. Taehyung non ebbe il tempo di replicare che si ritrovò scaraventato in acqua dal più piccolo. Era completamente zuppo e l'unica cosa che riuscì a dire fu – Juon Jungkook me la pagherai cara-. Iniziò una vera e propria battaglia fra i due. Jungkook che scappava da un frustato Taehyung, consapevole del dislivello fisico tra i due. Per tanto l'unico modo per vincer era giocare d'astuzia. Si buttò per terra, simulando una caduta. Jungkook preoccupato smise di scappare e andò verso l'amico – Hyung tutto apposto ? - - No per niente- rispose mentre si massaggiava la caviglia – cosa hai hyung? - - Ho solo constatato che sei un credulone Jungkookie- disse prima di afferrare il più piccolo e portarlo sotto di lui,per poi mettersi a cavalcioni su di lui ed iniziò quello che per il maggiore era la propria vendetta. Le grida- risate del maknae si sentirono su tutta la spiaggia. Taehyung aveva iniziato il così detto attacco solleticante – ti arrendi Juon Jungkook?- - No mai- rispose tra una risata ed un'altra il più piccolo. Così il maggiore aumentò il livello del suo attacco, non accorgendosi però di come il maknae stava lentamente ribaltando la situazione,almeno fin quando non si trovò lui sotto il corpo del più piccolo a subire l'attacco solleticante. – Basta jungkookie, non ce la faccio più- si arrese. Jungkook ridendo si alzò dal corpo del suo hyung, offrendogli una mano per potersi rialzare. Taehyung gliela strinse, ma contrariamente a ciò che si possa pensare, il più grande spinse verso di lui il maknae,facendolo cadere. Jungkook realizzato il piccolo scherzo che gli era stato rivolto si voltò per cercare l'amico, ma quest'ultimo si era già allontanato. – Non mi scapperai hyung-. Alla vista dei passanti i due ragazzi potevano essere scambiati per dei bambini,troppo cresciuti fisicamente, che si divertivano a farsi degli scherzi. Jungkook aveva quasi raggiunto Taehyung, il quale rideva sonoramente gustandosi la faccia del più piccolo sporca per metà di sabbia. Ma come abbiamo già detto il livello fisico di Jungkook, soprattutto nella corsa, era molto superiore rispetto a quello di Taehyung. In un attimo il maknae si caricò il suo hyung sulla spalla, come se fosse un sacco di patate. – Jungkook mettimi giù immediatamente- - scusami hyung non riesco a sentirti- lo canzonò il più piccolo mentre entrava in acqua- EHI COSA VUOI FARE ?- urlò spaventato il compagno. – nulla di che hyung tranquillo, solo vendicarmi un po'- l'acqua arrivava ormai alla vita di Jungkook quando pronunciò quelle parole. Inutile dire che a seguito di quanto detto TaeTae iniziò a dimenarsi come un matto, causando la perdita di equilibrio del più piccolo. Jungkook per evitare che Taehyung potesse farsi male,infondo l'acqua non era tanto alta, ruotò il proprio busta in modo che il più grande potesse finirgli sopra e non sotto di lui. Ma ciò nonostante Taehyung era comunque un peso che gravò su Jungkook. Infatti quest'ultimo sbatte fortemente il fondoschiena sul fondo. – Jungkook stai bene ti sei fatto male? – si preoccupò il più grande non appena riemerse, spostandosi dal corpo del ragazzo. –Si ho solo preso una botta, nulla di che- - Nulla di che? Non è vero fammi vedere? - - Hyung cosa stai dicendo? – si affrettò a dire il maknae, ma ciò non bastò a fermare il compagno. Taehyung fece alzare lentamente l'amico. – Fammi vedere, dove è che ti fa male?- Jungkook arrosì – No TaeTae non ce ne è bisogno davvero- - Juon Jungkook fammi vedere dove ti fa male adesso- replicò autoritario il più grande. – Ti farò un bel massaggio vedrai, passerà in fretta il dolore- continuò. A quelle parole il volto del più piccolo si coloròdi un bel rosso scarlatto. Imbarazzato Jungkook indicò la parte dolorante. Inutile dire che anche il volto di Taehyung assunse un colorito rosso fuoco. Il maknae stava indicando la sua perfetta, a detta di TaeTae, natica sinistra. – Davvero hyung non ce ne è bisogno- insistette Jungkook. Il più grande scosse la testa- no è colpa mia se sei caduto, devo aiutarti in qualche modo- disse il compagno mentre si avvicinava – No davvero hyung, non è il caso- al contrario Jungkook si allontanava sempre più imbarazzato - Si invece – avevano quasi ripreso ad inseguirsi se non fosse stato per un urlo di dolore da parte del secondo membro più piccolo dei BTS.
Una dannata conchiglia si era messa in mezzo tra Taehyung e Jungkook. Il più grande stava lentamente avvicinandosi all'amico per aiutarlo, ma quella dannatissima conchiglia lo aveva ferito. - Hyung tutto bene?- chiese premuroso il maknae. Quando non ottenne risposta il più piccolo si avvicinò constatando della lieve ferita al piede del maggiore. – Hyung fermati non ti muovere, ti porto subito a riva- - Non ce ne è bisogn...- ma non finì di parlare in quando Jungkook lo aveva preso in braccio. Un braccio reggeva la schiena e l'altro le gambe di Taehyung, mentre quest'ultimo,per istinto, portò il braccio intorno al collo del maknae. Vi furono attimi interminabili in cui si persero l'uno tra gli occhi dell'altro, ma il primo a risvegliarsi da quello stato di trans fu Jungkook, doveva medicare quella ferita. Per fortuna che Jin-hyung aveva messo tra le sue cose in piccolo contenitore contenenti i beni di un elementare primo soccorso, cerotti e disinfettante. Una volta uscito dall'acqua con ancora Taehyung tra le braccia lo posizionò sul telo precedentemente steso sulla spiaggia e subito si mise a medicare la ferita.- Brucerà un po'- avvertì il maknae. Taehyung non osò parlare. Osservava le movenze di Jungkook, il suo bellissimo viso concentrato "Dio quanto lo amo". Taehyung sapeva che ciò che stava pensando era sbagliato, ma si era sentito così bene tra le braccia del più piccolo che desiderava riviverlo ancora. – ecco fatto – riprese a parlare Jungkook- così dovrebbe essere apposto- Taehyung gli sorrise – grazie mille Jungkookie-.
Erano trascorsi alcuni minuti in cui Jungkook, seduto al fianco del compagno, si perse nell'osservare il movimento del mare. Taehyung lo guardava,anzi lo contemplava. Gli piaceva tutto di lui. Quel particolare sorriso da coniglietto, quel suo piccolo neo sotto il labbro, quella lieve cicatrice sulla guancia sempre ricoperta dal trucco, tranne quel giorno. Era così perfetto agli occhi di Taehyung, ma un particolare attirò la sua attenzione. – Kookie, hai le guance tutte rosse. Non ti sei messa la crema sul viso?-. Jungkook sobbalzò lievemente a quella domanda. Non perché era preoccupato di non essersi messo la crema in viso, ma per il fatto che il rossore sulle sue guance non era dovuto al sole. Era stato beccato dal diretto interessato a fare dei pensieri poco casti,ecco. Gli era piaciuto avere tra le braccia un indifeso Taehyung,poterlo proteggere. E ben presto i suoi pensieri, per chissà quale motivo, raggiunsero i limiti dell'immaginabile. Si era sognato un Taehyung,tutto ansimante, che lo pregava di non fargli del male. Come si vergognava di ciò che stava pensando in quel momento, così decise di dare la colpa al sole. – Si hyung me ne sono scordato- - Aspetta ti aiuto io- continuò allora Taehyung, che si sporse per prendere il tubetto di crema. Il più grande fece sdraiare il più piccolo in modo tale che la sua testa poggiasse sulle sue gambe ed iniziò a spalmare il liquido sul viso del maknae. Jungkook timidamente osservò Taehyung mentre ripensava a quelle immagine decisamente poco caste. Però TaeTae era veramente bellissimo quella pelle ambrata, quelle stupende labbra e quel suo sorriso che gli scaldava il cuore. Insomma tutto di Taehyung gli diceva "amami". Era talmente perso nei suoli pensieri che non si accorse che il compagno aveva finito da minuti di spalmargli la crema ed aveva iniziato ad accarezzargli i capelli. I loro occhi erano incastonati l'uno all'altro. – Sai Kookie- iniziò dolcemente il più grande, non permettendo ai loro occhi di sciogliere quel magico contatto e non fermandosi di accarezzare quei morbidi capelli bagnati dall'acqua salata. – Si hyung- Jungkook osservava quelle labbra così vellutate, voleva assaggiarle,sentirne il sapore. Adorava sentire le carezze dell'amico sulla propria testa. Ciò mandava in estasi il piccolo maknae. – Sei davvero adorabile,piccolo- continuò Taehyung, il quale non si capacitava di ciò che gi stava succedendo. Moriva dalla voglia di annullare quella distanza tra loro. Così si abbassava sempre di più verso il volto del più piccolo, ancora posizionato sopra le sue gambe. Fu un attimo. Il grido di un Jin incazzato nero arrivò alle loro orecchie. Subito Taehyung si allontanò dal maknae, voltandosi verso il resto dei suoi compagni. Erano ancora lontani da loro, quindi non avrebbero potuto vedere niente. Contrariamente però le urla di Jin erano perfettamente udibili – Non solo mi è toccato preparare la colazione per ben due volte e pulire il vostro disastro, ma ho dovuto anche preparavi il pranzo a sacco. Questa si chiama sfruttamento delle mie preziosi doti-.
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BTS-Forever
Hayran KurguTutti sappiamo che i BTS hanno delle regole che non si sognerebbero mai di infrangere. Ma cosa succederebbe se la più importante di tutte non venisse rispettata? Questa è la vera storia nascosta dietro la telecamera di sette idol del kpop, che si do...