Capitolo 10

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BTS-forever Cap.10




Quei quattro giorni di vacanza erano passati in fretta ed un nuovo programma attendeva i BTS. Era la fine di agosto,il sole ancora tormentava quelle belle giornate, adatte per uscire all'area aperta a divertirsi. Ma per i nostri cari idol non era più tempo di riposo,il manager quella mattina gli aveva parlato del nuovo progetto per il prossimo album che sarebbe uscito per il nuovo anno. La stagione dei concerti si era appena conclusa e passata quella breve vacanza i BTS dovettero tornare a lavoro. Avevano ripreso le lezioni di canto, di ballo e soprattutto avevano ripreso a fare palestra per la gioia di Jungkook. Era ormai tardo pomeriggio e i sette ragazzi erano appena rientrati nel loro dormitorio. La giornata era stata lunga,il loro manager li aveva trattenuti per ore dentro quella sala conferenze per discutere delle idee per l' album. – Io mi faccio la doccia per primo- urlò il maknae correndo verso il bagno. Nessuno osò contraddirlo, erano tutti molto stanchi. Le prime lezioni di palestra erano sempre le peggiori,tranne che per Jungkook,sembrava volare. – Dove le trova tutte quelle energie quel ragazzino- brontolò Yoongi mentre si tuffava sul divano. Gli alti membri sorrisero a quella scena se Jungkook era super elettrizzato Suga era il suo opposto. Jimin si sedette affianco a lui rispondendo – Ultimamente sembra proprio contento- - Sarà il fatto che si sta avvicinando settembre- ipotizzò Taehyung,anche se sapeva che forse il vero motivo era un altro. – Oh giusto tra poco è il suo compleanno- si intromise J-hope. – Che ne dite se gli facciamo una sorpresa- chiese Taehyung –Di che genere ?- si interesso Jin – Quel giorno,come tutta quella settimana del resto, secondo il calendario del manager saremo molto impegnati e guarda caso potremo dimenticarci del suo compleanno- - oh una festa a sorpresa mi piace - constatò J-hope –potremo anche invitare i suoi genitori e suo fratello, ne stavamo parlando proprio l'altro giorno, mi ha detto quanto gli mancavano- continuò Jimin – Bene allora se siamo d'accordo vorrei organizzarla io se non vi dispiace e vorrei farla qui,per te va bene Namjoon-hyung?- domandò Taehyung al leader. – Certo non ci sono problemi- sorrise di rimando il ragazzo – Allora è deciso se lui vi chiede qualcosa o ne accenna voi fate i vaghi- concluse Taehyung prima che il telefono di Namjoon squillasse- Scusatemi ragazzi è il Manager-.



Mentre la doccia era occupata dagli altri membri Jin era intento ad armeggiare con pentole e padelle per iniziare a preparare la cena per i suoi compagni. Aveva appena messo a cuocere il brodo di carne quando Namjoon entrò in cucina. Era da quella notte che i due non si parlavano o meglio Jin evitava ogni possibile contatto con il leader, limitandosi a brevi discorsi riguardanti il lavoro, ma anche quelli erano ricchi di una particolare tensione. Come quello avuto quel pomeriggio. Jin aveva proposto delle idee per l'album, che per lui sembravano abbastanza buone e molte vennero appoggiate anche da Suga,stranamente. Ma Namjoon le rifiutava tutte. –Io devo uscire- annunciò il leader – Perché me lo stai dicendo?- rispose a tono Jin non degnando di attenzione il minore. Namjoon era frustato odiava quel comportamento – La vuoi smettere di comportarti in modo infantile?- - Modo infantile? Ma sentilo tra me e te il più infantile non sono di certo io Nam- - Ah io sarei quello infantile ? Non sono io che sta facendo l'offeso- si avvicino al maggiore – L'offeso ? IO NON STO FACENDO L'OFFESO. Sei tu quello che ha combinato tutto questo casino,parli di far del bene al gruppo ma a me sembra che stai solo peggiorando la situazione- - Ma cosa vai dicendo! Avanti dimmi in che modo la starei peggiorando? - - Tanto per cominciare anche se siamo andati al letto insieme, io rimango sempre un tuo compagno e pretendo rispetto. Mi hai bocciato tutte le idee che ho avuto- - è per questo che stai facendo il bambino? Perché non mi sono piaciute le tue idee? Semplicemente non le trovavo consone al tipo di album che vogliamo creare-. Jin era arrabbiato, avrebbe voluto urlare, ma cercò di contenersi per non creare uno spettacolino veramente pessimo all'interno della loro abitazione. – Ma cosa cazzo stai dicendo, anche Yoongi mi stava dando retta, ma a te non ti è importato di nulla. Hai voluto fare di testa tua come sempre. Parli così tanto di salvaguardare la nostra unità di gruppo,ma a parole sono tutti bravi e lascia che ti dica che tu in questo sei proprio un asso- - Cosa vorresti dire ?- si arrabbiò ulteriormente Namjoon – Cosa vorrei dire? Te la faccio facile. Dici di sacrificarti per il bene dei BTS, dici di rispettare le regole, dici un sacco di cose belle, ma alla fine non fai niente di tutto ciò. Credi davvero di essere un buon leader Nam?-. Forse quell'ultima domanda poteva risparmiarsela. Jin vide il volto di Namjoon oscurarsi ed abbassarsi e solo allora capì del grave peso delle sue parole. Sì forse poteva risparmiarselo. Il leader si volto,pronto per uscire dall'abitacolo – Volevo solo avvertirti di non prepararmi la cena,starò via per un po'-. Jin non osò fiatare,aveva già combinato abbastanza disastri quel giorno. Osservò il compagno uscire dalla cucina per poi tornare ad occuparsi della cena. Non si accorse però di una lente e silenziosa lacrima solcargli il viso.





Ad occupare la doccia,dopo Jungkook, fu Taehyung. Il ragazzo era appena uscito lasciando il bagno a Yoongi, ma invece di dirigersi verso la sua camera si diresse verso quella del maknae. – Jungkookie ci sei ?- entrò il ragazzo ancora con i capelli semi bagnati con addosso una t-shirt grigia e dei pantaloncini di una tuta. Il maknae era disteso sul suo letto con il braccio a coprirgli il volto,portava una delle sue solite maglietta a maniche corte bianca e i boxer, in quanto i pantaloni di una vecchia tuta erano abbandonati lì sul letto affianco al corpo del giovane. Taehyung sorrise e lentamente si sedette accanto al corpo del maknae – Jungkookie stai dormendo ?- chiese mentre accarezzava l'avambraccio del compagno. Di tutta risposta l'altro mugugnò qualcosa e spostò il braccio dal suo volto incontrando il perfetto sorriso dell'amico. Anche se amico ora non si poteva più considerare. – Hyung stavo solo riposando un po' gli occhi- disse mentre si passava una mano su di essi in modo da abituarsi alla luce. Taehyug sorrise dolcemente e si avvicino al maknae per posargli un tenero bacio a stampo – Sei stanco Kookie?- -Un po' hyung, ma ora che ci sei tu sto meglio- rispose prima di cercare di nuovo le labbra del maggiore. – Dai fammi spazio, mi metto qui con te-. Il più piccolo non se lo fece ripetere e si scansò posizionandosi su un fianco. La stessa posizione venne adottata dal maggiore, in modo che potessero guardarsi negli occhi, con la differenza però che la testa di Jungkook era posizionata sopra il cuscino, mentre quella di Taehyung veniva retta dalla sua mano. Il piccolo maknae non poteva crederci. Taehyung il suo compagno, il suo migliore amico, la sua ancora di salvezza che lo aveva aiutato nei momenti più disperati e non che amore della sua vita,lo ricambiava. Quando sentì per la prima volta le labbra del maggiore su le sue credette di star sognando o che la birra gli stesse facendo dei brutti scherzi. Ma sentirsi baciare da Taehyung con la stessa intensità che anche il più piccolo metteva in quel loro atto personale era qualcosa di stupendo. Dopo aver assaggiato per la prima volta rispettivamente le labbra dell'altro entrambi non riuscivano più a farne a meno. Il loro sapore era come una droga. Ed ecco perché quei due ragazzi avevano ripreso a baciarsi di nuovo, su quel letto. Le labbra di Jungkook erano così invitanti per il maggiore che se avesse potuto le avrebbe strappate a morsi, ma si limitava a mordicchiare il labbro inferiore. Da parte sua anche la bocca di Taehyung invitava il maknae a continuare quel bacio, succhiava e leccava quelle sottili labbra, così rosee. Quando il bacio iniziò a farsi più peccaminoso le loro lingue si intrecciarono,seguendo una lenta ed appassionante danza, la loro danza. Era uno scambio di saliva e di attenzioni reciproche così avvincente che quando si staccarono per riprendere fiato, e dopo essere rimasti interi secondi a guardarsi negli occhi come solo loro sapevano fare, non resistettero nel riavvicinare le loro bocche e ricominciare quella passione. Si sorrisero di nuovo. Jungkook portò un braccio intorno alla vita del più grande, mentre Taehyung,con la mano che non sorreggeva la sua testa, accarezzava le candite orecchie del maknae. Adorava toccare quel particolare del corpo del minore così come sapere che quel gesto faceva impazzire dal piacere anche Jungkook. – Non posso crederci hyung- iniziò il maknae mentre accarezzava il fianco del compagno – A cosa Kookie?- - Che tu sia qui con me,in questo modo- sorrise imbarazzato. Taehyung lo guardò e portò anche le sue labbra ad incurvarsi all'insù mostrando quei perfetti denti bianchi. Adorava il suo Kookie, adorava quando arrossiva,perché sapeva che in fondo sarebbe rimasto sempre il ragazzino timido di tanti anni prima. – e io sono felice che quella sera tu sia caduto in piscina, senza di ciò noi non saremo mai arrivati a questo punto-. Stavano per riunire,di nuovo, le loro labbra. – TAE, KOOKIE! Venite è pronta la cena- urlo Jimin dal salotto.





Come sempre la cucina di Jin era ottima. Quella sera la cena venne consumata silenziosamente. Forse perché erano troppo stanchi o forse perché ognuno aveva da pensare ai propri problemi. Fatto sta che quella sera Jin non fece nessuna delle sue battute, persino J-hope non fiatò troppo stanco fisicamente e desideroso solo di andare a dormire il più presto possibile. Ma siccome quella sera il leader,che di solito aiutava Jin a riordinare, mancava,dato l'urgente appuntamento con il Manager, Hoseok decise di dare una mano al membro più grande. Dal canto suo Jin non si era ancora ripreso dalla conversazione poco piacevole avuta con Namjoon. – Kookie che ne dici se ci vediamo un film ?-chiese Taehyung al maknae- perché no- rispose questo. – Che genere di film ?- domandò allora Jimin valutando se era meglio o no unirsi al resto della maknae line – Volevamo vederci quel film horror che mi stavi dicendo l'altro giorno vero Kookie?- approfittò Taehyung della paura di Jimin. Ovvero Jimin non era tanto terrorizzato dai film horror, ma non gli piacevano in particolar modo alcune determinate scene. – No grazie, questa sera passo- dichiaro infatti il ragazzo – Hyung voi che fate?- chiese Jungkook hai membri più grandi – No grazie i film horror non fanno per me- si affrettò a rispondere Hoseok – No grazie finisco qui e poi vado a farmi una doccia- dichiarò Jin. Yoongi inizialmente provava interesse nel vedere quale film horror avesse tanto catturato l'attenzione dei più piccoli, ma le parole di Jimin gli fecero cambiare idea – Yoongi-hyung ti va di darmi compagnia mentre aspetto che Hobi-hyung finisca di aiutare Jin-hyung? Sono molto stanco-. Inutile dire che dopo quelle parole Jimin,senza farsi vedere dal resto dei compagni, rivolse a Yoongi uno sguardo che fecero capire le vere intensioni del ragazzo. Suga sorrise – Va bene Jimin-ah-. – Dai Jin-hyung se vuoi finisco io qua tu vai pure a farti la doccia,sembri molto stanco- si intromise Hoseok riferendosi al maggiore. Di norma Jin non avrebbe accettato, ma proprio non ce la faceva,doveva schiarirsi le idee.




-Hyung dai Hobi-hyung ci metterà una vita a riordinare la cucina, mentre Jin-hyung sta facendo la doccia e quelle due pesti di Jungkook e Taehyung stanno guardando un film. Nessuno ci disturberà-. Era ormai da minuti che Jimin cercava di convincere Yoongi che nessuno li avrebbe cercati per un bel po'. Si trovavano nella stanza del minore,che condivideva con Hoseok. Yoongi seduto sul letto del più piccolo con le braccia incrociate sul petto e le gambe accavallate. Era fermo nella sua decisione, era troppo rischioso. Jimin invece posizionato davanti a lui in piedi con le braccia lungo i fianchi era irremissibile. Sapeva bene quando potesse essere testardo il compagno, ma quella volta non voleva cedere. Era veramente passato un bel po' di tempo da quella notte di passione. Jimin si era sentito veramente bene con se stesso dopo essere andato a letto con il maggiore e desiderava risentire quelle attenzioni sulla sua pelle. Ma a quanto pare Yoongi lo stava facendo sudare. Se non voleva fare nulla perché diavolo lo aveva seguito? Poi come un lampo la risposta arrivò dritta nella sua testa. "Dannato di un Yoongi,sai essere veramente stronzo". Jimin sorrise malizioso guardando il più grande "Come vuoi tu hyung". Si portò un dito sul labbro inferiore,socchiuse lievemente gli occhi,inclinò la testa e con la voce più sensuale che potesse avere disse- Oppa perché fai così? Per caso non mi vuoi più? Non dirmi che è stata solo una notte?-. Questa volta fu il turno di Yoongi sorridere malizioso –ed anche se fosse?-rispose questo. – Non ci credo Oppa- continuò Jimin con aria fintamente innocente –Non mi avresti seguito se no,vero Oppa?- si morse le labbra. Quelle dannate labbra carnose che lo facevano impazzire. – Jiminie ti stai cacciando in grossi guai- - oh Oppa vorrei qualcos'altro di grosso ora- le parole del minore sembravano decise, ma in realtà non sapete quanto gli costarono quelle parole,era imbarazzatissimo, ma cercò di non farlo vedere. Cosa che non funzionò in quanto Yoongi scoppiò in una grossa e grassa risata. –Sul serio Jiminie? – continuava a ridere il maggiore. Le gote dell'altro ragazzo si tinsero di rosso – Oppa smettila di ridere e scopami ti prego- aveva sussurrato nell'imbarazzo più assoluto. – E va bene, vediamo che sei fare- disse Yoongi poggiando la schiena sulla testiera del letto. Jimin non capì le intenzioni del maggiore. Infatti intuendolo quest'ultimo continuò – Vuoi farti scopare Jiminie? Devi meritartelo,su ora spogliati e dopo vedrò se farlo o meno-. Il più piccolo rimase un po' interdetto. Se voleva farsi scopare doveva meritarselo,tipico di Yoongi. Sospirò accettando quella piccola sfida – Come desideri Oppa- riprese ad essere sensuale. Jimin per prima cosa si decise di non staccare mai gli occhi da quelli di Yoongi,doveva farsi vedere deciso. Lentamente iniziò a togliersi l'indumenti. Passò a togliersi la maglietta bianca,la lasciò cadere per terra. Vide in quel momento il compagno leccarsi le labbra e fu li che si fece più coraggioso – Ti piaccio così Oppa? – propose,non ricevendo direttamente nessuna risposta, ma lo sguardo che gli rivolse Yoongi gli bastò. Lo stava letteralmente mangiando con gli occhi, si era soffermato su quei addominali,su quella pelle lievemente abbronzata. – Posso continuare Oppa?- proseguì Jimin portando la sua mano sulla cinta dei suoi pantaloni. Yoongi annuì solamente,troppo preso ad osservare il minore. Quest'ultimo dopo il consenso del ragazzo slacciò i suoi pantaloni e con lentezza fece scivolare l'indumento prima da una gamba e poi dall'altra,lanciandolo vicino alla maglietta. Ormai rimasto in boxer vide Yoongi sbattere i palmi sulle proprie cosce così da dargli il consenso di avvicinarsi. Jimin si mise a cavalcioni su di lui,mentre Yoongi prendeva ad accarezzargli la schiena. –Oppa- - Cosa c'è Jiminie?- domandò il maggiore ad un centimetro dalle sue labbra – Sono stato bravo?- continuò il ragazzo. Yoongi sorrise prima di baciare avidamente Jimin. Il maggiore mordeva,torturava e succhiava quelle labbra così appaganti. Non lasciava tregua al minore,che divenne ben presto succube di quelle attenzioni. Adorava quella rudezza. Sembrava che Yoongi volesse confermare il dominio su quelle labbra, su di lui. Il bacio divenne man mano più passionale,più violento. Ciò fece scaturire dei piccoli lamenti di piacere da parte del minore. Adorava quella violenza. Anche se a prima vista Yoongi potesse sembrare un tipo abbastanza tranquillo nascondeva dentro di se una violenza innata. Data appunto dalla sua mente ormai malata, ma che solo Jimin aveva il potere di controllare. Jimin iniziò a muovere il bacino così da incontrare quello dell'altro. Quest'ultimo,dopo ciò, intensificò ancora di più la stretta che aveva ormai sui fianchi del più piccolo. Yoongi avrebbe continuato a baciare Jimin e si sarebbe anche spinto oltre se non avesse sentito dei passi dirigersi verso di loro. Vivevano ormai insieme da anni ed avevano imparato ormai a riconoscersi solamente sentendo il rumore dei loro passi. Era senza dubbi Hoseok,che si stava dirigendo verso la sua camera. Yoongi si alzò portando Jimin a stendersi sul letto. Accadde tutto velocemente tanto che Jimin si chiese come diavolo Yoongi fosse riuscito anche a coprirlo con le lenzuola. – Rispondendo alla tua domanda- si abbassò il maggiore verso il volto del ragazzo – potevi fare di meglio Jiminie. Confido nella prossima volta- gli sorrise per poi dirigersi verso la porta. Jimin sbuffò – Ci spero Oppa- disse un attimo prima che J-hope entrasse nella sua camera e Yoongi uscisse definitivamente.




Era ormai mezzanotte passata quando Namjoon fece ritorno. Certe volte il Manager sapeva essere proprio tremendo. Gli aveva dato circa due settimane di tempo per raccogliere idee su quel nuovo album. Siccome la riunione di quel pomeriggio non aveva portati grandi risultati il Manager lo aveva richiamato per esporgli la sua intenzione e i suoi problemi. Dovevano così in quelle due settimane cercare di buttare giù la gran parte delle idee,rigorosamente tutti i BTS dovevano contribuire. Diciamolo dopo la discussione con Jin avvenuta quel pomeriggio Namjoon non era deciso a tornare a casa, ma allo stesso tempo non aveva neanche ascoltato più di tanto le direttive del Manager, l'indomani lo avrebbe chiamato. Si era perso così tante volte nei suoi pensieri che faceva fatica a ricordare come effettivamente fosse ritornato a casa. Le parole di Jin gli ronzavano ancora in testa "Credi di essere un buon leader?". In poche parole gli aveva detto che come leader faceva pena. Per carità lo sapeva di non essere un granché come capo, ma cercava di dare sempre il meglio. Non si aspettava di diventare un buon o un ottimo leader, ma voleva andare in contro a tutte le necessità dei suoi compagni. Si era sempre proclamato sensibile nell'ascoltare i loro problemi,anzi gli aveva più volte detto che per qualunque dilemma il primo numero da contattare era il suo. Facevano male quelle parole pronunciate da Jin,dal suo Jin. Infondo lo sapeva che non lo pensava davvero, ma facevano comunque effetto. Lo amava ancora,certo. Lo considerava veramente una parte di se. Era stato uno stupido a dirgli quelle cose quella notte? Certo, ma non poteva non fare altrimenti. Non voleva perdere tutti i suoi compagni, non voleva perdere lui. Perché nonostante tutto il gruppo era l'unica cosa che gli permetteva di stare insieme al suo Jin. Non gli importa se adesso il suo amore ce l'avesse con lui,prima o poi avrebbe capito. Namjoon era ormai arrivato in salotto completamente perso nei suoi pensieri. Così tanto che non si accorse di una figura almeno fin quando questa non parlò. –Sei tornato- constatò Jin – Jin-hyung sei sveglio?-. il ragazzo era seduto sul divano con la televisione ancora accesa, annuì. – Ti stavo aspettando- continuò – Non c'era bisogno che lo facessi. Il Manager mi ha tenuto di più del solito- informò Namjoon – Ci sono problemi?- chiese allora Jin continuando a tenere gli occhi puntati sulla tv. – No niente di che. Ci ha dato più tempo per riordinare le idee sul nuovo album-. Jin annuì semplicemente giocando con il telecomando che teneva in mano. – Gli altri dormono ?- domandò Namjoon per spezzare quell'attimo di silenzio creatosi fra di loro. Jin annuì di nuovo spegnendo la televisione ed alzandosi. La stanza rimase così nel buio più assoluto,che venne successivamente sconfitto dalla debole luce che proveniva dalla cucina. Infatti Jin vi era appena entrato. Namjoon sospirò. L'unica cosa buona che quei maledetti pensieri gli avevano chiarito era che Jin non poteva comportarsi in quel modo. Entrò anche lui nella stanza, vide il ragazzo di spalle.- Senti Jin dobbiamo parlare. Quello che mi hai detto oggi,so che non lo pensi sul serio,ma veramente non ti azzardare mai più a dire una cosa del genere. Sono il tuo leader,so di non essere degno di ciò, ma questo non ti autorizza a trattarmi così. Mi hai detto che tu pretendi rispetto,ebbene ne avrai quanto anche tu mi rispetterai. Rispetto per rispetto. Mi dispiace averti fatto soffrire quella sera, ma non ci sto a farmi trattare così-. Namjoon aveva detto tutto di un fiato quelle parole al ragazzo più grande ancora girato di spalle. Passarono alcuni attimi dove l'unico rumore percepibile erano i loro respiri. – Lo so Nam, mi dispiace per quello che ho detto- ruppe il silenzio Jin. Namjoon stava per continuare a parlare, ma un rumore come di un timer che volgeva al termine giunse alle sue orecchie. Infatti Jin tirò fuori dal forno a microonde un piatto pieno di quello che poteva essere stato la loro cena. – Ora basta parlare,tieni mangia sarai affamato- disse semplicemente Jin mentre posizionava il piatto sul tavolo. Solo allora Namjoon vide che al posto dove lui era solito sedersi si trovavano piatti e bicchieri con tovaglioli. Tutto era apparecchiato con cura,come solo Jin sapeva fare. Namjoon rimase interdetto, Jin gli aveva conservato la cena? Ed era rimasto sveglio ad aspettarlo. Si diete dell'idiota per aver fatto soffrire così il ragazzo,il suo ragazzo. – Hyung ti avevo detto di on lasciarmi nulla- - No Nam mi avevi detto che non tornavi per cena. E poi ti conosco,sbadato come sei ti saresti dimenticato anche di cenare pur di accontentare il Manager o mi sbaglio?-. Namjoon non rispose perché effettivamente era così. Jin lo conosceva tropo bene ormai. - Grazie hyung- disse semplicemente il leader prima di sedersi per mangiare. –Una volta finito metti i piatti sporchi nel lavandino,li laverò domani-. Namjoon annuì "è uno stupido se pensa che li lascerò sporchi solo per farli pulire a lui. Ha già troppe cose da fare domani" pensò il ragazzo.- Ah Nam- lo interrupe Jin prima di uscire dalla cucina e dirigersi nella sua camera- Davvero non pensavo quelle cose che ho detto oggi. Sei davvero un ottimo leader- -Non ci sono problemi hyung- sorrise di rimando il leader. La conversazione finì la,in quella cucina, quella stessa notte.





Angolo dell'autrice:

Ciao a tutti, ecco a voi il decimo capitolo. Non sono troppo carini Taehyng e Jungkook?? Ho cercato di dare una mia interpretazione a tutti quelli sguardi che i nostri due amati ragazzi si scambiano in continuazione. E quanto è stato stronzo Yoongi ? Povero Jimin che avrà a che fare con lui. Certo anche Jin non si è risparmiato a questo capitolo, ma lui e Namjoon alla fine sono troppo cuccioli. Mi dispiace non poter ancora parlare di J-hope, ma ho in mente grandi cose per lui. Detto questo volevo avvisarvi che dal primo di agosto fino al quindici dello stesso mese andrò in vacanza e spero in una connessione wi-fi decente. A presto

Dede

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