XXXVII

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Vi avviso in primis che per scrivere questo capitolo ho pianto ancora (sono una ragazza emotiva), ma la cosa importante che voglio dirvi è che ho letteralmente sudato per farvi avere il capitolo questa sera. La maturità mi porta via energie e seppur mi organizzo bene tra lo studio e la stesura dei capitoli, la stanchezza non posso non calcolarla.

Dunque non ho avuto le forze di correggerlo e vi chiedo di comprendermi. Molte scrittrici della mia età che hanno fatto la maturità o che l'hanno già superata, hanno bloccato i libri che scrivevano e l'intera vita sociale, io non sono così, non voglio lasciarvi senza un capitolo da leggere o da commentare. Forse per voi non sarà chissà quanto Importante, ma per me lo è, così com'è importante lo studio.

Volevo solo precisare questa cosa, anche se su instagram state vedendo in che condizioni sono (SE VOLETE SEGUIRMI NE SARÒ FELICISSIMA)
Dunque vi lascio a questo bel capitolo pieno di errori, ma altrettanto bello per ciò che accade.
-Angel ❤️

Damon

Osservavo confuso i due uomini che avevano preso sotto tiro Willy e Harry e mi chiesi come avessero fatto a raggiungerci.

Luke e Adrien avevano forse deciso di andare incontro alla morte insieme a noi?
Prima di arrivare qui, avevamo detto ad Adrien di aspettarci sulla terra e di non raggiungerci, poiché -nel cuor nostro- sapevamo che non sarebbe stato facile affrontare Ken, ma mai ci saremmo aspettati una simile conclusione.

«Cosa avete intenzione di fare, posso assicurarvi che loro sono i parenti della Principessa Jane e che lei non vi perdonerà se eliminerete le loro vite», disse convinto Ken.

«E perdonerà mai loro?», chiese Luke, indicando con lo sguardo gli zii, «hanno ucciso i suoi genitori, nonché grandi e rispettabili sovrani, abbiamo tutto il diritto di ucciderli per alto tradimento.»

Ken rimase in silenzio e non mosse i suoi occhi da loro, forse stava pensando a qualche altra strategia che poteva adottare, ma tutti noi sapevamo che una volta uccisi i suoi seguaci, lui sarebbe rimasto solo e vulnerabile.

Probabilmente fu la medesima cosa che pensarono Adrien e Luke, poiché non esitarono oltre e tracciarono un taglio netto alla gola dei due uomini. Serrai gli occhi per non vedere altre anime volare via, ma il riaprii quando le mie orecchie udirono un suono meraviglioso: un cuore battere... In mezzo a tutto quel silenzio che sapeva di morte e desolazione, un forte e costante battito mi arrivava dritto alle orecchie.

Mi voltai verso Jane, notando il suo petto alzarsi ed abbassarsi lentamente: era viva, era fottutamente viva!

«Bravi, avete ucciso due anime innocenti, cosa avete concluso con ciò?», mi faceva ridere la serietà con cui provava a farli sentire in colpa per aver ucciso due uomini che sicuramente non capivano nulla di ciò che stava succedendo, quando lui era il primo ad uccidere.

Vidi mia sorella afferrare l'incantesimo tra le mani e pronta a pronunciarlo, ma tutti noi fummo abbagliati da una luce che non ci permise di vedere per circa cinque secondi.

Quando tutto tornò alla normalità, tutti ci guardammo confusi e sull'attenti; troppo spaventato che qualcuno potesse fare un passo falso, ormai non sapevo più cosa prevenire e cosa no.

Non potei, però, non notare un fievole bagliore proprio alla mia destra e quando mi voltai non potei credere ai miei occhi: il cristallo che era rimasto incustodito -di cui noi tutti ci eravamo dimenticati- quando la Regina era morta, adesso si trovava all'altezza del petto di Jane e si stava intrufolando nuovamente nel suo corpo.

«No!», urlò Ken, iniziando la sua corsa spedita verso di noi ad una velocità che mai avrei pensato di vedere.

Jane

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