Jane
Mi guardavo attorno confusa, non capivo cosa stesse succedendo e come facesse Damon a bloccare Ken a pochi metri da me.
Accanto al mio corpo vi era un foglio ingiallito con su una scritta antica, era sicuramente un incantesimo, riconoscevo i simboli. Nessuno si era accorto del mio risveglio, eccetto Angel, la quale aveva sgranato gli occhi e mi indicava il foglio che avevo preso tra le mani.
Aggrottai la fronte ed iniziai a leggere ciò che vi era scritto, ma non riuscivo a concentrarmi più di tanto: i corpi dei miei parenti sdraiati a terra senza vita mi facevano salire la nausea e le lacrime.
Avevano tutti e tre gli occhi sgranati e le labbra spalancate quasi in un grido doloroso.Chiusi gli occhi pur di non guardarli ancora e mi ripetei che c'era tempo per piangere e per trovare una soluzione affinché tutti resuscitassero, in quel momento dovevo solo pensare a salvare le persone ancora in vita, ma era tremendamente difficile.
«Non siete abbastanza forte per fronteggiarmi, non qui, se volete morire, sarò onorato di far cessare la vostra vita!», ringhiò Ken, afferrando per il collo Damon e provando a sollevarlo per scaraventarlo dalla parte opposta, ma Damon fece resistenza, aiutato dall'arrivo di Luke ed Adrien. «Insulso umano come puoi toccarmi!», urlò innervosito. Era vero, essendo uno spirito, non poteva essere toccato al di fuori di noi creature sovrannaturali.
Capii che non c'era altro tempo da perdere, non avrebbero resistito a lungo, poiché sembrava che in quel posto tutti i nostri poteri si affievolissero... Ma i miei no, non dopo ciò che aveva fatto alla mia famiglia.
La rabbia e l'odio comandavano il mio corpo e il mio unico desiderio era quello di distruggerlo, vederlo esplodere e spedirlo all'Inferno. Mi sollevai di botto e iniziai a leggere ciò che vi era scritto sul foglio: «Animam amisit, tenebras animarum», nel momento esatto in cui iniziai a pronunciare le parole, vidi Ken sgranare gli occhi. Sollevai una mano verso di lui e continuai, «originem ex malo, qui natus in profundissima abysso, et-», mi interruppi quando il mio corpo iniziò a tremare e le forze ad aumentare. Sulle mie mani le vene divennero visibili e scure.
«Jane non continuate! È troppo potente solo per voi!», urlò Angel, provandosi ad alzarsi, ma con scarsi risultati.
«AHH!», emise un urlo mostruoso Ken e con una forza che non avevo mai visto prima, si liberò dei tre uomini che lo tenevano fermo. «Farete la fine dei vostri stessi genitori!», urlò con occhi rossi dalla rabbia mentre tutti fummo avvolti da una nube apparsa improvvisamente. Quella nube era lo stato d'animo di Ken, era lui a comandarla e la sua stessa rabbia la aveva generata.
Pronunciare i miei genitori fu la goccia che fece traboccare il vaso. Angel aveva ragione, mi ero resa conto che quell'incantesimo fosse troppo potente per me, ma al solo pensiero del sorriso e delle dolci parole di mamma e papà, una nuova forza si generò in me.
Se prima avvertivo ghiaccio a causa del freddo dell'ambiente in cui eravamo, l'attimo successivo divenne fuoco. Il sangue cominciò a fluire velocemente nelle mie vene e pungeva, procurandomi dolore, ma quello stesso dolore si tramutò in forza. Avvertivo in me una forza inaudita, una forza che mai avevo provato, la medesima forza di mio padre.
«Morirai!», iniziò a correre verso di me.
«Inferens daemonia vobis fugere ausus es igne inferni poena erit. O stultum animam tuam hora est!», pronunciai le ultime parole con rabbia, con velocità e con sicurezza. Nel momento stesso in cui Ken si avvicinò pericolosamente a me, un fuoco partì dal centro delle mie mani, attirando a sé la nube che ci circondava. Unendosi a quest'ultima, poi, si scagliò con velocità verso Ken e lo avvolse in una dolorosa morsa.
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Sentimenti Distanti
Vampiri*Terzo volume della saga di Sentimenti Oscuri* Anno 1642↔2019 La vita della Principessa Jane è stata scombussolata con un semplice schiocco delle dita. Tutto ciò che ha vissuto e sempre desiderato per diciassette anni è stato spazzato via e la sua m...