COS'È LA FELICITÀ?

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Chiudo l' armadietto e mi dirigo verso l' aula di inglese, tutti mi guardano e si danno gomitate, io ho messo la felpa col cappuccio più grande che ho... Per coprire i lividi, nascondere le ferite, anche quelle interiori.
Mi siedo al mio banco e mi immergo nei miei pensieri distaccandomi dalla realtà.

Sto camminando al parco, ci sono molti ragazzi che giocano e ridono con l' innocenza dei bambini.
Sono tutti felici, anche io... Credo.
Vedo mia madre e mio padre che fanno un picnic, sono molto innamorati.
Vicino a una siepe c'è Chloe, che finalmente va d'accordo e si bacia col suo ragazzo.
Vedo Brooklyn che ha realizzato il suo sogno di diventare cantante ed è tornata da un tour all' estero.
C'è Caleb che ha appena vinto un torneo di basket.
Noto Bailey che ha riabbracciato sua zia in paradiso.
Kylie è ritornata con la sua famiglia biologica.
Qualcuno mi porge uno specchio,
Mi guardo, il mio occhio è.... Normale.
Jessica si avvicina a me e iniziamo a parlare, è gentile e solare, diventiamo subito amiche.
Va tutto alla perfezione, sono felice, siamo felici.
Ad un certo punto mi compare in mano il telefono con una foto di Jessica, lei si mette a piangere , tutti mi guardano,  ritorniamo ad essere ciò che siamo, con le nostre vite incomplete, ho perso tutto... Ho perso tutti.

"Russell?!"
Ritorno alla realtà e vedo che sono rimasta sola in classe.
"mi sta ascoltando? Deve uscire con i suoi compagni"
Mi alzo imbarazzata e esco da scuola con gli altri.

1 ora dopo
Sono a casa ad ascoltare una Playlist di canzoni straniere.
Il mio telefono vibra, mi arriva un messaggio.

Numero sconosciuto
"ciao, pensavo che dovremmo incontrarci, sarò felice di vederti dove ci siamo conosciuti la prima volta"

Aspetta un attimo, cosa intende con "dove ci siamo conosciuti la prima volta"? Non so nemmeno chi sia.
Butto il telefono sul letto ed esco di casa.
Raggiungo i campi da calcio e inizio il mio solito allenamento, corro, mi riscaldo, faccio delle prove.
Improvvisamente vedo che sono arrivati i ragazzi del corso con l' allenatore.
Abbandono il campo e mi siedo sugli spalti per osservare e apprendere.
Stanno provando con i rigori, io prendo la mia vecchia palla ed inizio ad imitarli, qualcuno si accorge di me e mi deride, sono davvero ridicola.
Quando arriva la pausa i ragazzi si avvecinano a me
"abbiamo visto che ci copiavi"
Io abbasso lo sguardo
"beh, sembrava un elefante in calore"
Bisbiglia un altro
"che ne dici di giocare visto che ti atteggi tanto?"
Rimango in silenzio per qualche secondo
"va bene"
Mi mettono in campo senza esitare, studio il loro schema fino al fischio dell' arbitro. Scatto velocemente contro il capitano e riesco a scartarlo, corro verso la porta e mi preparo per tirare.
La palla sfreccia verso la rete e quasi entra, ma il portiere riesce a fermarla.
"non te la cavi male ragazzina"
Mi dice il capitano.
Mi limito ad annuire e vado verso la gelateria vicina, ho bisogno di rinfrescarmi dopo che ho giocato.
Appena metto piede nella gelateria mi blocco, una ragazza a un tavolo mi fa segno di raggiungerla... Quella ragazza.

𝐑𝐀𝐈𝐍 𝐆𝐈𝐑𝐋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora