Capitolo 34

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Elena's pov.

Niccolò prese spugna dal collare, portandolo con delicatezza fuori dal bagno, stava per richiudere la porta, mentre sentì spugna mugolare, allora scosse la testa sorridendo e la riaprì, spugna rientrò di nuovo e mi ributtò per l'ennesima volta saltandomi addosso
E: ok spugna, anche io ti voglio tanto bene, ma fammi alzare, così andiamo sul divano e ti faccio le coccole il cagnolino (che poi tanto "ino" non era) si spostò dal mio corpo mettendo a sedere al mio fianco, mi misi a ridere, e mi feci aiutare da Niccolò per alzarmi.

Andammo in salotto, seguiti da spugna che scondinzolava fiero, come se avesse guadagnato qualcosa. Mi buttai a peso morto sul divano, buttai la testa in dietro, sbattendo al muro. Ahia dissi massaggiandomi il capo, non avevo tenuto conto della vicinanza ravvicinata del divano col muro. Niccolò si mise a ridere, mentre spugna girò la testa a destra e a sinistra, non capendo cosa stesse succedendo. Guardai male Niccolò, che continuava a ridere
E: è così che si trattano le principesse? Dissi portandomi le braccia al petto e incrociandole
N: oh su, non fare la melodrammatica disse ridendo, lo fulminai con lo sguardo, scattai in piedi
E: oh no, melodrammatico sarai tu dissi puntandogli un dito contro come se avesse ucciso qualcuno, lui si mise a ridere ancora fragorosamente, essere alta un metro e un tappo non giocava a mio favore. Quando ero incazzata sembravo tanto un baby killer, che però non avrebbe fatto male a una mosca
N: che vuoi farmi? Adesso mi ammazzi? Disse lui con aria di sfida, amavo quando giocavamo così, lo guardia dritto negli occhi
E: oh si che ti ammazzo dissi facendo finta di avere in mano una pistola, lui mi resse il gioco
N: anche io sono armato sceriffa Wendy, disse infilandosi velocemente uno stecchino in bocca
E: misi al cellulare il sottofondo della musica Western oh bandito Peter, lei non ha scampo dissi facendo finta di caricare la pistola al mio tre spariamo, intesi? Dissi, mentre la musica andava al momento dello sparo
N: va bene rispose lui con aria di sfida, la musica di sottofondo continuava, noi ci "puntavamo" le "pistole", arrivò il momento dello sparo, dalla musica si sentì contare 1...2...3 si sentì sparare, lui fece finta di essere colpito, cadde all'indietro aggrappandosi a un mobile, poi cadere steso a terra
N: lei, lei sceriffa, mi ha ucciso disse alzando una mano al cielo
E: nooo, bandito, l'ho sempre amata dissi io avvicinando una mano al punto dove l'avevo "colpito", esattamente alla parte sinistra del petto, dove stava il cuore
N: lei, lei, lei mi ha colpita al cuore, con quella sua pistola mi ha ucciso, ma solo perché mi ha colpita al cuore, facendomi innamorare di lei tolse la lingua di fuori girando la testa di lato
E: mi trattenni dalle risate, vedere la sua faccia in quello stato era una cosa UNICA, tanto che decisi di fargli una foto di nascosto noooo banditooooooooo dissi accasciandomi su di lui, facendo finta di piangere
N: su alzò seduto, spostandomi delicatamente SONO RESUSCITATO GRAZIE A LEI SCERIFFA disse quasi urlando, mi misi a ridere ora pretendo un bacio mi porse le labbra chiudendo gli occhi, allora mi venne un'idea, feci venire silenziosamente spugna e avvicinai il muso del cagnolino alle sue labbra, lui lo baciò per uno o due secondi per accorgersi che non ero io

N: QUESTA ME LA PAGHI disse alzandosi in piedi, io feci in tempo a scappare, iniziammo a correre intorno al tavolo, sembravamo due bimbi che si rincorrevano.
E: invece penso che non mi prendi dissi mettendomi a ridere, ma ovviamente ride bene chi ride ultimo, andai a sbattere contro di lui, che era impalato in un punto, per aspettare che gli andassi contro, dato che non me n'ero nemmeno accorta. Rimasi intrappolata tra le sue braccia (cosa che non mi dispiaceva), lui mi prese dalle cosce e mi mse a sedere sul tavolo
N: ora vedi che succede alle bimbe cattive disse facendomi stendere, iniziò a farmi il solletico, mi misi a ridere fragorosamente
E: basta, basta  dissi continuando a ridere rumorosamente, la stanza si riempì delle mie risate
N: ammettilo disse continuando a farmi il solletico, con un ghigno malefico stampato in faccia AMMETTI DI ESSERE UNA STRONZA disse continuando a farmi il solletico
E: GIAMMAI dissi io continuando a ridere, continuò a farmi il soletico, finché non ebbi più fiato per ridere, lui smise temporaneamente di ridere
N: ufff, sei dura da battere eh? Disse incrociando le braccia al petto e guardandomi male, ma comunque ridendo, ripresi fiato
E: ehhhh bello mio, non mi battersi maiiii dissi ghignando, lui mi guardò male e ricominciò a farmi il solletico, però stavolta prima si avvicinò alle mie labbra
N: lo vuoi un bacio piccola? Disse avvicinandosi alle mie labbra
E: si dissi guardandolo negli occhi
N: allora devi dire che sei una stronza disse allontanandosi da me, lo afferrai per il colletto e lo avvicinai a me baciandolo
E: sono una stronza amore cinsi le gambe ai suoi fianchi, aggrappandosi a lui a mo di koala
N: brava bimba, proprio così ti volevo disse poggiando le sue mani sul mio lato B, io misi le braccia al suo collo e mi avvicinai al suo orecchio
E: si fa cosi con le principesse? Io non credo sussurrai scendendo, a malincuore a terra, mi avvicinai di nuovo a lui e misi le mani nelle sue tasche posteriori
N: però vedo che anche a te piace eh disse ammiccante e sorridente
E: alzai le spalle che posso farci io se hai un bel culo? Dissi palpandolo, lui sorrise scuotendo la testa e dandomi un bacio, che approfondì velocemente

Fummo interrotti dal campanello, mi staccai da lui lentamente vado ad aprire dissi, il campanello continuava a suonare insistentemente ARRIVO urlai a pochi centimetri dalla porta. Aprii la porta e... Il sangue mi si gelò nelle vene, rimasi pietrificata davanti a chi aveva precedentemente bussato alla porta. L' esile figura di Federica, l'ex ragazzi di Niccolò, mi si presentò davanti
F: ho sbagliato casa o abita qua Niccolò? Disse squadrandomi e guardandomi schifata

Spazio autrice
Spero questo nuovo capitolo vi piaccia, non odiatemi per questa brusca interruzione, io vi voglio tanto bene. NON SIATE SILENZIOSI❣️


forse era destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora