Capitolo 4

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Elena's pov.
Dopo avermi passato la maglietta, mi diressi verso la sua camera da letto, socchiusi la porta e mi tolsi jeans e felpona. Stavo per mettere la sua felpa con scritto Ultimo quando mi sentii chiamare e sentii bussare. Presi il lenzuola e me lo posai addosso.
N:E-Elena...il bagno è accanto alla camera, dovrei andarci disse da fuori la porta, infilati velocemente la felpa e aprii del tutto la porta
E: scusa...non mi ero accorta che il bagno fosse qua mi grattai la nuca, poi mi accorsi che mi stava guardando quasi compiaciuto, si, non avevo i pantaloni addosso ma non pensavo lo notasse...arrossii violentemente
N:sai sei davvero carina così sorrise dolce per poi entrare in camera e andare in bagno, io mi misi a sedere sul letto, mi infilati sotto le coperte e mi girai su un fianco, prima di addormentarmi pensai a quella frase, sei davvero carina così, pensava davvero che una ragazza come me fosse carina? Non mi vedevo per niente carina, anzi credevo proprio il contrario, non avevo dei bei occhi verdi o blu, non ero formosa come molti altri, non ero del tutto estroversa e arrossì o sempre, non potevo capire come LUI potesse pensare questo...immersa tra i miei pensieri  addormentai.
Niccolò's pov.
Quando uscii dal bagno mi accorsi che si era già addormentata. Era così carina mentre dormiva, sembrava un angioletto, però...quasi mi dispiaceva non vedere i suoi occhi, quegli occhi così...cosi belli,pieni di vita e luminosi, rimasi a guardarla dormire per qualche secondo per poi dirigermi al divano.

Nel mezzo della notte sentii un rumore strano, aprii gli occhi e presi il cellulare poggiato sul tavolo vicino al divano le 02:33 che cazzo stava succedendo, porsi l'orecchio verso la direzione in cui veniva il rumore, veniva dalla stanza da letto, ci stava dormendo Elena là...cazzo e se le stanno facendo qualcosa? Preso dal panico afferra un coltello da cucina e mi diressi verso la sua camera, entrai con la testa nella camera e mi accorsi che non c'era nessuno, tirai un sospiro di sollievo e andai a lasciare il coltello per poi tornare nella camera.

Mi avvicinai al suo letto, volevo capire da dove provenisse il rumore, mentre perlustravo silenziosamente la camera, per non svegliarla, fui spaventato da una voce, era la sua voce, mi avvicinai di più per capire cosa stesse dicendo.
E:n-no...ti prego...io voglio volare...non strapparmi le ali...ti prego mamma riuscii a capire solo questo, diceva continuamente voglio volare, ti prego lasciamelo fare...ormai avevo capito, i suoi genitori non erano d'accordo con ciò che voleva fare lei, era tutto più chiaro, forse non me l'aveva detto perché era sola, chiusa, e aveva paura. Paura di una delusione. Forse un'altra. Forse di quella più brutta di tutte. Il tradimento. Era fragile. Piccola. Era una piccola stellina luminosa nel buio, una stella piccola e fragile, una stella che doveva essere aiutata per stare meglio, per salvarsi dalle tenebre che la volevano divorare.

Mi sedetti sul letto accanto a lei, era ancora agitata, si muoveva, si girava e rigirava nel letto, un movimento che fece catturò la mia attenzione, si abbracciò da sola, forse voleva un abbraccio, forse era sola e aveva solo bisogno di quello, forse aveva bisogno di qualcuno in particolare che le regalasse quell'abbraccio. Mi stesi accanto a lei nel letto e le portai la testa sul mio petto. Le sussurrai all'orecchio va tutto bene Wendy, si calmò improvvisamente e si strinse forte a me, vidi una lacrima rigare il suo viso, gliela asciugai e col pollice iniziai a farle delle carezze sul viso. I suoi incubi si calmarono. Mi addormentai anche io, tenendola stretta a me, come se fosse qualcosa che si potesse rompere da un momento all'altro, qualcosa di prezioso...e forse iniziavo a capire che era così, era qualcosa di più unico che raro...mi morsi violentemente il labbro, non potevo innamorarmi di lei, aveva solo 16 fottuti anni e io ne avevo 23...continuavo a pensare questo, ma più lo pensavo più pensavo che era inutile, non potevo imporre al mio cuore una cosa del genere. Rimasi sveglio una mezz'oretta a pensarci per poi lasciarmi finalmente cullare dalle braccia di Morfeo.

Mi svegliai la mattina presto, guardai l'orologio, 7:56 guardai di nuovo Elena, era così angelica, beata nel suo sonno che sarebbe durato ancora poco, per le 10:00 dovevamo essere in studio per il verdetto finale, sapevo benissimo che avrebbe vinto lei, ma non volevo rovinare la sorpresa.

Mi alzai dal letto delicatamente per non svegliarla subito, andai in cucina a preparare qualcosa, quella mattina faceva particolarmente caldo, mi levai la maglietta di dosso rimanendo a petto nudo con dei pantaloni di tuta neri. Inizia a cucinare:prima qualche woffle, poi il succo d'arancia e un tortino semplice. Guardai ciò che avevo cucinato compiaciuto e fiero di me stesso, guardai l'orologio 8:18 decisi di svegliarla con la colazione a letto.

Mi diressi verso la camera da letto, ma appena entrai me la trovai sul letto, con le gambe incrociate e che si strofina a gli occhi, si stroppicciò gli occhi e con voce impastata ancora col sonno mi diede il buongiorno
E:buongiorno nic sorrise lievemente stendendosi di nuovo a letto
N:ha dormito bene nel mio letto principessa? Chiesi ironico e divertito
E:benissimo mio suddito disse compiaciuta e divertita  dalla mia esclamazione
N:ehi come ti permetti a chiamarmi suddito? Io sono un principe feci l'abbraccio e mi misi a sedere accanto a lei con la colazione che le porsi subito dopo facendole fare un'espressione di stupore, si riaccese la luce nei suoi occhi.
E:grazie...principe moriconi disse scoppiando in una risata, una risata dolcissima, poi mi stampò un bacio sulla guancia e si mise a mangiare, mentre mangiava mi stesi lì accanto  facendo finta di essere morto.
E:oh no...il mio principe è morto disse facendo finta di piangere e poggiandosi sul mio petto come farò a risvegliarsi? Disse trattenendosi dalle risate
N:mi sveglierò solo con un bacio aprii un occhietto, vidi che era arrossita violentemente, non so nemmeno io perché dissi quelle parole, arrossii anche io un po' per trattenermi dalle risate, lei si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia, rimasi un po' deluso, ma la conoscevo da un giorno e poi era più piccola che mi aspettavo?
N:grazie mia dama, mi ha salvata dalla morte scattati inpiedi sul letto porgendole la mano, che subito dopo afferò, il suo tocco delicato mi fece rabbrividire, appena fu i piedi vicino a me iniziai a farle il solletico, la stanza si riempì di quel dolce suono che le persone chiamano risata.
E:ehi brutto principe io ti ho salvato e tu mi ripaghi così disse ancora ridendo
N:ehh la vita è dura mi guardò male ma poi ritornò a ridere ancora più forte per la mia battuta, mi fermai piano piano per guardare l'orario 9:17 cazzo...ci conveniva sbrigarci, scattai veloce ai piedi del letto
N:mi dispiace mia principessa ma ci aspettano in studio, si cambi velocemente e non mi faccia aspettare troppo che se no me ne vado da solo feci una linguaccia e la guardai, stava ridendo e la luce nei suoi occhi era ancora più forte
E:che grande galantuomo eh principe...si mi sbrigo non si preoccupi non dovrà aspettare molto si alzò venendo incontro, mi diede un abbraccio e mi lasciò uscire.

Passarono 10 minuti e lei uscì dalla stanza, era così fottutamente bella, aveva un jeans blu strappato sulle ginocchia e un'altra mia felpa addosso.
N:ehi adesso le principesse rubano le magliette? Dissi guardandola compiaciuto e divertito
E:quando non hanno un cazzo da mettere si disse divertita e sorridendo per poi scoppiare a ridere
N:le principesse non parlano così sa? Dissi rimanendo nel gioco
E:e i principi non rimangono a petto nudo per andare in studio disse guardandomi un po' rossa ma divertita
N:oh cazzo arrivo subito dissi con l'ansia addosso, ma scoppiando a ridere pure io, in men che non si dica ci ritrovammo in macchina mia...
Spazio autrice
Spero vi piaccia mi sono impegnata tanto.
Non siate silenziosi e ditemelo se volete il continuo.
Baci bimbi❤️

forse era destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora