• Capitolo 9

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"Chi si appartiene si ritrova anche dopo che ci si è persi quasi del tutto."

Nonostante i suoi occhi fossero profondamente neri, la luce gli dava comunque fastidio anche se li teneva chiusi.
Li strinse e poi li aprì.
La stanza era ormai illuminata, perciò avrebbe dovuto abbandonare il letto.
Si alzò, mettendosi a sedere, poi si guardò attorno.
Guardò sulla sua destra e vide la piccola figura di Cheryl, rannicchiata su se stessa, che dormiva beata.
Sorrise appena vedendo i suoi capelli completamente in disordine.
Prese i suoi vestiti, presi in prestito da Lorenzo fin quando non avrebbero fatto le valige, e si chiuse in bagno.
Era davvero presto, perciò non avrebbe voluto svegliare nessuno.
Fece tutto con cautela, pensando a ciò che stava succedendo alla sua vita.
Non avrebbe mai pensato che essere il migliore amico di Cheryl Moraldi lo avrebbe portato a vivere quel casino.
Sapeva che era una ragazza non uguale alle altre, ma non fino a quel punto.
Si guardò per un momento allo specchio quando finì di sistemarsi.
Si guardò i capelli blu e pensò che sì, gli sarebbe piaciuto scappare, ma non lo avrebbe fatto: Cheryl aveva bisogno di lui, perché se se ne fosse andato, i Ghosters avrebbero avuto difficoltà nell'uccidere Lee e, di conseguenza, anche la ragazza che ancora dormiva nel suo stesso letto.
Sospirò e si diede forza da solo.
Uscì dal bagno e andò a sbattere contro qualcuno, che alzò il capo, che aveva colpito il petto di Taehyung.
« Buongiorno, oppa. »
Il ragazzo sorrise alla rossa, completamente struccata.
« Non credo che tu mi debba chiamare "oppa". »
Le disse, subito dopo averle augurato un buongiorno.
« Quanti anni hai? »
Gli chiese mantenendo il tono basso per non svegliare gli altri.
« Ventuno. »
Madeleine sbarrò incredula gli occhi, poi disse
« Chiamami noona* allora. »
Fece per superarlo, ma Taehyung non voleva avere dubbi, perciò si spostò in tempo per farla sbattere di nuovo contro il suo petto.
« Devo dirti due cose. »
Affermò, ma lei colse la palla al balzo e disse
« Te ne è rimasta una. »
Taehyung la ammonì scherzosamente con lo sguardo, poi parlò
« "Noona"? Quanti anni hai? »
Madeleine sorrise beffarda, poi disse
« Ventitré. »
Taehyung annuì: pensò che alla fine non era così tanto più grande.
« Seconda domanda: come fai a conoscere gli onorifici? »
Madeleine fece spallucce
« Lavoro con i coreani da anni, oramai.
Ho imparato qualcosa in tutto questo tempo. »
Taehyung annuì di nuovo.
« Posso andare in bagno ora?
Prima finisco e prima facciamo colazione insieme. »
Solo dopo quel l'affermazione Taehyung si accorse che la stava guardando da troppo tempo ormai e che le teneva delicatamente il braccio.
Si spostò e la guardò entrare in bagno.
Si grattò la testa azzurra, pensando
"Taehyung, cosa ti prende?"

Come si suol dire, il buongiorno si vede dal mattino, di conseguenza per Cheryl non sarebbe stato un buon giorno.
Appena alzata era inciampata nei suoi stessi piedi, andando a sbattere contro il muro opposto.
Si voltò indietro e vide che, per sua fortuna, Taehyung era già sveglio e non presente in stanza, così da non fare una figuraccia.
Durante la sua permanenza in bagno, aveva colpito il regolatore del getto d'acqua per ben tre volte, facendo uscire di conseguenza l'acqua gelata.
Successivamente, mentre lavava i denti, aveva fatto cadere per due volte il dentifricio dallo spazzolino.
Non capiva perché fosse così distratta, perciò lasciò perdere un trucco eccessivo, limitandosi a quel poco per essere presentabile,ed uscì dal bagno.
Sembrava che la sfortuna fosse dalla sua parte quella mattina, infatti, appena arrivata in cucina, scivolò e sarebbe caduta sul suo sedere se Filippo non fosse arrivato in tempo per riprenderla.
Taehyung scoppiò a ridere, sapendo che molte volte poteva essere impacciata.
Madeleine sorrise divertita, mentre sorreggeva la tazza di caffè, che aveva gentilmente offerto al ragazzo coreano.
Kyle si mise una mano in faccia mentre rideva, mentre Lorenzo si trattenne con uno sbuffo.
Marta e Jolanda, impegnate a giocare con la piccola Lydia, si voltarono verso di lei e a stento trattennero un piccolo sorriso divertito.
Filippo, invece, che aveva visto tutta la scena, non appena la rimise in piedi, si piegò in due per le risate.
« Ehi, spolverino, smettila di ridere e tu-»
Indicò Taehyung, che smise immediatamente di ridere, assumendo un'espressione che fece ridacchiare Madeleine.
« Giuro che se non smetti di deridermi ti tingo i capelli con la tinta di Kyle!
Sono curiosa di vedere che colore esce fuori! »
Tutti scoppiarono a ridere di nuovo per come Cheryl si stava comportando quella mattina.
« Cher', sei nervosa, perché non ti siedi e prendi una bella tazza di tè? Ci penso io a mettere l'acqua sul fuoco. »
Le disse Marta dolcemente, lasciandole il posto per sedersi.
« Non sono nervosa. »
Borbottò, lasciandosi cadere sulla sedia.
« Stanotte andiamo a prendere le vostre cose, quindi vedi di farti passare il nervosismo. »
Filippo prese posto affianco a lei, con una tazzina di caffè tra le mani ed un pacchetto di sigarette.
Cheryl non capiva perché fosse così nervosa: forse per il fatto che il ragazzo davanti a lei non l'avesse lasciata dormire neanche le pochissime ore che lei di solito usava per riposare.
Prese la sigaretta che il ragazzo si stava portando alle labbra e la piegò per poi lanciarsela alle spalle.
« Questo è perché non mi hai lasciata dormire neanche quelle due ore che di solito uso per soddisfare il mio sonno! »
Tutti si lanciarono un'occhiata maliziosa.
Filippo la guardò con un espressione mista tra il divertito e l'arrabbiato.
« Ci dividiamo in due gruppi: io e Cheryl andiamo a casa sua, mentre Taehyung va con Kyle. »
Marta portò a Cheryl il suo tè verde, così la ragazza biascicò
« Grazie. »
« In tutto questo tempo non ho mai visto Cheryl così, di solito sei calma. »
Affermò Lorenzo, appoggiato al muro.
Cheryl guardava il suo liquido fumante e non degnò nessuno di uno sguardo per ben due minuti buoni, in cui calò il silenzio.
« Hai un bel vestito? »
Le chiese Filippo, che venne guardato da dietro la tazza di tè, dalla quale beveva.
« Perché? Vuoi che te lo presti? »
Filippo si accigliò e scosse la testa
« Ovvio che no! »
Cheryl indirizzò lo sguardo verso il corridoio, poi borbottò
« Che ne so io, ne saresti capace. »
Filippo si lasciò sfuggire una piccola risata nel sentire l'affermazione, poi le chiese
« Sono serio, hai un vestito elegante?»
Cheryl lo guardò e poi ci pensò su
« Devo controllare nel mio armadio.
Oggi ricordamelo quando andiamo a prendere le cose. Puoi dirmi a cosa serve? »
Filippo si alzò in piedi e si lanciò uno sguardo con Madeleine, poi disse
« In queste settimane prepareremo il gala più bello della storia. »
Cheryl lo guardò dal basso e sorrise, guardandolo in tutta la sua bellezza autoritaria.
Era lui quello che le faceva passare tutto, persino il nervosismo di quella mattina.

*Noona: in Corea del Sud è molto importante l'educazione, perciò bisogna usare degli onorifici anche tra ragazzi o ragazze di pochi anni di differenza più grandi.
"Noona" significa letteralmente "sorella più grande", ed è utilizzato dai ragazzi.

Criminals 2   { Irama Plume }Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora