• Capitolo 13

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"È l'imprevisto all'interno della monotonia."

Il clima di tensione che si era creato dopo la litigata tra Filippo e Lorenzo era pensante per tutti.
Ognuno si era rinchiuso nella sua camera, di tanto in tanto si usciva per non respirare sempre la stessa aria, anche se alla fine l'odore della pioggia che cadeva ormai da ore aveva preso il predominio.
Sembrava per Cheryl che solo lei e Filippo avevano avuto il coraggio di uscire per mettere qualcosa sotto i denti, difatti non sentiva alcun rumore dietro la porta chiusa della camera del suo fidanzato.
« Si può sapere cos'è successo tra te e Lorenzo? »
Si era trattenuta nel fargli quella domanda per tutta la giornata, ma la curiosità la riusciva sempre a sopraffare.
Filippo, che era appoggiato accanto alla finestra per fumare la sua sigaretta, spostò lo sguardo sulla ragazza seduta sul letto.
« È geloso, secondo me. »
Mormorò, lasciando uscire un po' di fumo dalle narici e dalla bocca.
« Geloso? »
Chiese Cheryl, confusa.
« Si, è geloso di te. »
Cheryl si lasciò sfuggire una risatina divertita
« Cosa? »
Filippo annuì, mentre aspirava del fumo, poi disse
« Dice che non sono lo stesso dopo che sei arrivata. Non fraintendere, non ti da la colpa, solo che credo che gli manca il fatto che c'eravamo solo io e lui. »
Cheryl si prese qualche secondo per rispondere, poi aprì la bocca per parlare.
Sembrava però che quella sera non avrebbe potuto esprimere la sua opinione, dato che la porta si spalancò.
Entrambi i ragazzi voltarono il viso verso di essa, che mostrava un cane scodinzolante, seguito da un euforico Kyle.
« Ragazzi! Guardatelo! »
La nota di emozione di un bambino nella voce del finto rosso fece sorridere Cheryl, che aveva preso ad accarezzare il musetto del cane.
« Dove lo hai trovato? »
Chiese Filippo, spegnendo la sigaretta, per poi avvicinarsi all'animale e accarezzarlo.
« Sono sceso a buttare l'immondizia e ha cominciato a farmi le feste.
Non ho resistito a questo bel faccino. »
Spiegò in breve Kyle.
Cheryl aveva apprezzato molto il gesto di Kyle: portare a casa un cane randagio, che tanto tale non sembrava, dato il suo aspetto.
Dopo che quel pensiero le passò per la testa, sbarrò gli occhi.
« Se fosse una trappola? »
Kyle la guardò divertito
« Cosa dici, Cher'? »
Filippo, però, conosceva lo sguardo di Cheryl: stava pensando.
« Potrebbe avere un microchip.
Potrebbe appartenere a qualcuno che vuole rintracciarci. »
Dopo la spiegazione di Cheryl, entrambi i ragazzi si guardarono in viso allertati.
Cheryl si alzò in fretta e furia e avanzò verso la porta, per poi gridare
« Taehyung! »
In pochi secondi il ragazzo coreano arrivò davanti alla porta, seguito a ruota da Madeleine.
Taehyung sembrava un po' sconvolto in viso, aveva i capelli arruffati e la camicia grigia e leggera abbottonata con poco impegno.
Notò anche che Madeleine, seppur fosse sempre impeccabile, aveva le labbra più carnose del solito e la maglietta bianca stropicciata.
Cheryl, nonostante non fosse riuscita a farla passare liscia a quei particolari, cercò di non dare tanto peso ad essi.
Il ragazzo con i capelli blu guardò la sua migliore amica per poco tempo, dato che poi si concentrò ad accarezzare il cane.
« O mio Dio, da dove sbuca? »
Chiese Jolanda, sbucata da poco tempo insieme a Lori e Marta, cercando di non ridere alla voce che stava utilizzando Taehyung mentre giocava con il cagnolino.
« Potrebbe essere una trappola.
Taehyung dobbiamo controllare che non ci sia un microchip o un microfono. »
Affermò Cheryl.
Taehyung si ricompose e si alzò in posizione eretta, poi disse
« Abbiamo gli strumenti? »
« Ci sono i tuoi kit medici, Cheryl. »
Affermò Marta, indicando un punto dietro di sé con il pollice, come per dire che erano lì da qualche parte.
Cheryl annuì, poi guardò il suo ragazzo, che la guardava affascinato, poi il suo migliore amico, che le fece un cenno con il capo come per dire "facciamolo".

L'unica cosa a cui stava dando attenzione era la siringa dell'anestesia, tenuta in mano tra due guanti blu, uguali a quelli che indossava la sua migliore amica di fronte a lui.
Il tavolo e la cucina erano stati branditi a tema ospedale veterinario per la povera bestiolina, che non sapeva ancora cosa stessero facendo i due.
Tutti gli altri erano attorno al tavolo a guardare.
« Cheryl, tienilo fermo. »
Affermò Taehyung dietro la mascherina verde, poi con precisione e calma, fece addormentare il cagnolino.
Il poverino era stato ovviamente scelto da qualcuno per spiarli.
Cheryl aveva ragione: aveva un microchip piantato dietro il collo, sotto pelle.
L'unico modo per torglielo e distruggerlo era operarlo.
Nella sfortuna, erano stati fortunati ad avere due chirurghi nella squadra, anche se erano comunque specializzati nel corpo umano, e non animale.
« Chiunque sia sensibile al sangue è pregato di andare via. »
Recitò Cheryl, guardando gli altri da dietro la maschera.
Tutti si lanciarono un'occhiata veloce, ma solo Jolanda si allontanò per andare dalla piccola Lydia, che giocava spensierata in salotto.
« Pronto, Tae? »
Chiese Cheryl, guardando il suo migliore amico, che fece di si con il capo.
In pochi minuti il microchip era nelle mani dei veterinari improvvisati e tutti gli altri li guardarono stupefatti.
« Non per vantarmi, ma ci sono state operazioni più difficili da fare, giusto Cher'? »
Disse Taehyung, mentre metteva i punti al cagnolino.
« Come quelli a cuore aperto? »
Lo appoggiò Cheryl, facendogli l'occhiolino.
Filippo, nonostante sapesse perfettamente che quella tra Cheryl e Taehyung fosse solamente una spettacolare amicizia, gli dava fastidio che Cheryl catturasse sguardi che non erano i suoi.
Taehyung ridacchiò, si tolse i guanti, poi si rifece serio
« L'anestesia durerà più del dovuto dato che è per le persone.
Tra un'ora sarà sveglio, Kyle.
Volete dare un'occhiata al microchip? »
Kyle, Filippo e Lorenzo si guardarono, poi annuirono tutti e tre.
« Aspettate che si disinfetti, poi è tutto vostro. »
Affermò Cheryl, mostrando un bicchiere contenente il microchip, poi guardò Filippo e gli sorrise.
Il ragazzo, dal canto tuo, non poté far altro che sorriderle di rimando, essendo rimasto a bocca aperta dalla bravura della ragazza e del suo migliore amico.
La ragazza riuscì a dare in mano a Lorenzo il microchip in poco tempo, disinfettato e pronto per essere ispezionato.
Madeleine poggiò una mano sulla spalla di Taehyung e si avvicinò al suo viso
« Mi sei piaciuto nella veste di chirurgo.»
Cheryl e Filippo si voltarono a guardarsi con un'espressione stupita del volto, cosa notata dagli altri due ragazzi, così si affrettarono ad inventare una scusa per deviare l'imbarazzo
« Mi aiuti a mettere a posto il kit medico? »
Chiese Cheryl a Filippo, prendendo in mano la valigetta.
« Certo, andiamo. »
Affermò Filippo, seguendo velocemente la sua ragazza nel magazzino.
Entrarono dentro e Cheryl si voltò verso Filippo
« Stai pensando quello che sto pensando io? »
Il ragazzo, che ripose la valigetta al suo posto su uno scaffale della piccola stanza buia e polverosa, disse
« Dipende da ciò che stai pensando. »
Cheryl lo guardò come per dire
"Ci fai o ci sei?", poi disse
« Taehyung e Madeleine! Non lo hai notato prima? Taehyung aveva i capelli arruffati e la camicia abbottonata male, mentre Madeleine aveva le labbra gonfie. Secondo te come ha fatto ad averle così? »
Filippo la guardò così emozionata nel parlare della misteriosa relazione tra il suo migliore amico e la bella donna dai capelli rossi e non poté pensare quanto fosse bella anche quando parlava di cose "stupide".
Il ragazzo, così, alzò le spalle e disse
« Così, forse? »
Cheryl non capì ciò che stava dicendo fin quando non prese a baciarle le labbra con foga.
Era un bacio passionale ma pieno d'amore.
La ragazza si ritrovò a sbattere la schiena sul muro del piccolo magazzino ed a ritrovarsi attaccata al corpo del suo ragazzo, che si sorreggeva con le sue braccia muscolose.
Solo allora Cheryl realizzò che si capisce quanto amore si prova per una persona solo quando, dopo tanto tempo, riesci a farla di nuovo tua.

Criminals 2   { Irama Plume }Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora