• Capitolo 16

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"Crei una corazza anche se hai una guerra dentro."

Lacrime dolci e silenziose rigavano il viso di Cheryl, un po' come le parole di Filippo.
Dolci e leggere, che le facevano provare piacere, ma quello non era il loro scopo.
Si erano ritrovati in quel momento bisognoso di essere vicini, tanto vicini, affinché capissero che loro c'erano l'uno per l'altra.
Filippo si era reso conto che Cheryl, accanto a sé, stava lasciando andare le lacrime, provocate dalla tristezza e dalla tensione del giorno passato.
La luna risplendeva sulle pelli candide dei due ragazzi, che continuavano a dimostrare quanto fossero innamorati l'uno dell'altra.
Varie volte in quella nottata Filippo aveva sussurrato a Cheryl che lui era lì, solo per lei, che niente e nessuno gliel'avrebbe portato via.
Il ragazzo era stato diverso quella sera, era stato dolce e delicato, cosa molto improbabile per Filippo.
Era l'ennesima dimostrazione d'amore, e forse la prima che fecero in quel modo.
Ne avevano bisogno entrambi, dopo tutto quello che era successo.
Cheryl, difatti, non era riuscita a trattenere quelle poche lacrime che le avevano bagnato il viso.
Solo quando fermarono il loro intenso contatto e si abbracciarono sotto la calda coperta del letto di Filippo, quest'ultimo chiese
« Stai bene? »
In realtà, glielo chiedeva sempre dopo che terminava il suo intenso lavoro, ma quella volta non era riferito a quello, consapevole di essere stato dolce e tranquillo quel giorno, o meglio, notte.
Cheryl annuì, asciugandosi le lacrime, per poi sussurrare
« Sono solo agitata per Jolanda e per Lydia. »
Filippo la guardò negli occhi, scostandole i capelli da davanti il viso.
« Anche io lo sono, ma so che tu e Taehyung siete dei bravi medici per Jolanda e so che chiunque abbia rapito Lydia non la ucciderà perché è la loro esca. »
Cheryl constatò che tutto ciò che disse Filippo era la pura verità, così si lasciò andare ad un lungo abbraccio con il suo ragazzo.
Lo guardò bene e quella fu l'ennesima dimostrazione di quanto fosse bello.
« Ti amo. »
Gli disse, per poi abbracciarlo.
In quel momento aveva solo bisogno di sentirlo vicino, ma non con un bacio, con un abbraccio.
« Ti amo anche io. »
Rispose lui, abbracciandola a sua volta e capendo che Cheryl stesse solo trattenendo le lacrime mentre era appoggiata al suo petto profumato.
Solo in quel momento si sentirono al sicuro.

« Okay, fai un respiro profondo. »
Taehyung manteneva lo stetoscopio sul petto di Jolanda, ancora pallida e spaventata.
Fece come disse il ragazzo coreano, che ascoltò bene.
« I battiti sono regolari e non vedo ostruzioni nelle vie respiratorie. »
Concluse, ponendo al suo posto lo stetoscopio.
« Joli, devo farti l'analisi del sangue. »
Cheryl prese posto accanto a lei, così che Taehyung iniziasse ad attivare la macchina per studiare il sangue di Jolanda, che si limitò ad annuire.
Kyle e Marta erano lì con loro, mentre tutti gli altri si erano accerchiati attorno a Lorenzo, seduto al suo monitor, in un'altra stanza.
Cheryl ancora non aveva capito cosa stessero facendo, o meglio, non si era impegnata nel capirlo, dato che era concentrata nel infilare la flebo nel braccio della bionda, che aveva lo sguardo perso sul petto di Cheryl.
Jolanda, vedendo che tutti gli altri presenti vicino a lei erano assorti in una profonda conversazione su come si studiasse il sangue, con tanto di insegnante chiamato Kim Taehyung, interpellò Cheryl
« Ti è mai successo? »
Cheryl alzò lo sguardo dall'ampollina che si stava riempendo lentamente con il sangue della ragazza.
« Cosa? »
Le chiese, con lo stesso tono che usò la bionda, cioè con voce flebile.
« Ti si è mai fermato? »
Capì che si stava riferendo al suo cuore quando puntò lo sguardo sul suo petto.
« Si, ma non ricordo nulla.
Ero svenuta prima che potessi capire che stavo per morire. »
Jolanda annuì, per poi continuare a parlare, sentendo il bisogno di sfogarsi con qualcuno
« Ho paura che possa riaccadere di nuovo, è stata la cosa più brutta che potesse capitarmi. Avrei preferito una coltellata o una pallottola piuttosto che un arresto cardiaco. »
Cheryl annuì, trovandosi completamente d'accordo con Jolanda, avendo però provato entrambe le cose.
« Non riaccadrà, l'arresto cardiaco è stato causato da un farmaco. Vedi, ne esiste uno che fa ripartire il cuore e, di conseguenza, uno che lo fa fermare.
Il tuo cuore è sano come quello di un bambino. »
Cheryl era sicura di ciò che stava dicendo, da medico qual era, e sperò che Jolanda si tranquillizzasse.
« La troveremo, vero? »
Le chiese ancora.
Cheryl sapeva che si preoccupava più per Lydia che per se stessa, e le dava tutte le ragioni del mondo.
Il suo unico problema era il fatto che potesse rassicurarla solo in ambito medico, ma non poteva garantirle di ritrovare sua figlia.
Le faceva male, e non poteva immaginare quanto ne facesse a Jolanda, sua madre.
« Si, la troveremo. »
Decise di tranquillizzarla ancor di più, ma di quelle parole non ne era ancora certa.
« Ecco fatto. Taehyung, tutto tuo. »
Porse al suo migliore amico, interrotto dalla sua lezione di medicina a Kyle e Marta, l'ampollina con il sangue di Jolanda, che si applicò da sola un cerotto e fece per alzarsi, ma Cheryl la fermò
« Devi mangiare qualcosa dopo il prelievo. »
Jolanda annuì e andò in cucina in cerca di cibo.
« Non sono stati i Lee! »
Tutti quelli che erano andati con Lorenzo sbucarono dalla porta del corridoio.
Lorenzo aveva in mano il suo pc e continuava a dire la stessa frase fin quando non arrivò al tavolo.
« Non sono stati i Lee, ne sono certo. »
Affermò in conclusione.
« E allora chi è stato? »
Chiese Kyle, raggiungendo la sua ragazza.
« Il microchip del cane era dei Wolves. »
Spiegò Filippo.
« Esatto, come ho potuto essere così cieco! Ho capito solo dopo che lo avevano impiantato loro.
Lo hanno fatto per capire dove eravamo e arrivare alla loro esca, cioè Lydia, altrimenti ci avrebbero uccisi tutti nel sonno. Era lei la loro preda. »
Disse Lorenzo, che sembrò quasi felice di quello che stava dicendo, quando invece era solo eccitato all'idea di aver capito cosa fosse successo realmente.
« I Wolves vogliono uccidere Lee.
È da anni che gli danno la caccia e in un qualche modo avranno scoperto che Choi ha chiesto a Irama di ucciderlo. »
Affermò Madeleine.
« Perciò hanno rapito Lydia come merce di scambio. Ce la daranno indietro solo se lasciamo loro il via libera per uccidere Lee. »
Continuò Filippo, appoggiandosi al tavolo, di fianco a Taehyung, che sembrava un po' spaesato, non conoscendo i Wolves.
« Cosa facciamo? »
Marta era sempre stata impaziente di conoscere i piani, infatti era sempre lei quella che chiedeva cosa avrebbero fatto.
« Li inviterò al gala. »
Affermò Madeleine.
« Troppo rischioso. »
Constatò Kyle, per poi continuare
« Potrebbero fare una strage, non sono come noi. »
Cheryl ci pensò su, così parlò
« Madeleine ha ragione. Invitandoli non saranno tutti alla loro base.
Ci divideremo in due gruppi: uno si occuperà dei Lee e l'altro di recuperare Lydia. »
Klaus sembrò risvegliarsi da un dolce sonno, nel quale però ascoltò tutto
« Siamo troppo pochi per fare una cosa del genere. Dovremmo chiamare i rinforzi. »
Lo disse come se stesse raccontando una favola a un gruppo di bambini di cinque anni.
Filippo sospirò e disse
« È un cazzo di casino, ma si dovrà fare.
I Wolves sembrano più pericolosi dei Lee.
Dovremmo uccidere Lee e anche loro?
No, uccidiamo chi deve essere ucciso e ci riprendiamo Lydia senza creare altri problemi. Se uccidiamo qualcuno dei lupi il branco si ribalterà e saremo nella merda.
Il capo andrà di sicuro al gala, perciò Lydia può essere ripresa con più facilità.
Dobbiamo farcela. Elaborerò un piano accurato e lo attueremo.
Quanto manca al gala? »
Tutti erano affascinati dall'intelligenza di Filippo, soprattutto Cheryl.
« Due settimane. »
Filippo annuì dopo la risposta di Madeleine.
« Tra due settimane scoppia la guerra. »

Ehi!
Ho una curiosità.
Chi è il vostro personaggio preferito tra tutti quelli che avete incontrato nel corso delle due storie?

Criminals 2   { Irama Plume }Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora