"Se non hai mai mangiato con le lacrime agli occhi non hai mai assaggiato il vero sapore della vita."
Passarono giorni, settimane, non aveva ancora capito quanto tempo fosse passato dall'ultima volta che era stata in libertà.
Stava soffrendo, amaramente.
Le mancava Filippo, le mancava Taehyung, le mancavano tutti, ma era impotente, legata a quella sedia in quella stanza.
La testa appesa al collo, guardava verso le sue cosce magre.
Le lacrime scendevano impetuose, non ricordava quando era stata l'ultima volta che non aveva pianto.
Sapeva che in quel maledetto giorno lei avrebbe terminato il suo cammino, sapeva che da quella prigione non ne sarebbe uscita viva.
Era un suo presentimento, e sempre erano veri.
Se le avessero chiesto quale fosse l'ultima cosa che avrebbe voluto fare prima che il suo cuore cessasse di battere lei avrebbe scelto di rivedere Filippo, guardarlo negli occhi e dirgli quanto lo amasse, ma sapeva che i Wolves non glielo avrebbero lasciato mai fare.
Ricordava le parole terrificanti di Cartier, che le aveva fatto capire che la sua ora sarebbe arrivata a breve.
Sperava ogni giorno che Lucifer si rivoltasse in nome del suo amore nei confronti della ragazza e che la lasciasse fuggire e desiderava che Davies lo seguisse a ruota, riflettendo sulle sue azioni.
Niente di tutto ciò era possibile, dato l'orgoglio, la malignità e la determinatezza della piccola gang, che fece ingresso nella piccola stanza poco illuminata.
« Ciao, bel nasino. »
Riconobbe la voce di Cartier, e quel soprannome la rimandò a Klaus, anche lui le mancava terribilmente.
« Mi dispiace per la tua misera fine, ma devo riconoscere la tua immensa lotta.
Sei forte, ragazza. »
Le poggiò una mano sotto il mento per farle alzare il viso per farsi guardare.
L'unica cosa che traspirava dagli occhi di Cheryl era stanchezza, ma avrebbe volentieri espresso tutto il suo disprezzo verso il boss se solo ci fosse riuscita.
« Ora ti esponiamo il nostro piano, perché tanto non uscirà mai dalla tua bella bocca.»
Affermò Cartier, poggiandole la mano dietro la nuca, in modo delicato, per sostenerla.
« Io voglio avere il primato sull'illegalità di Chicago, in mano al tuo bel fidanzato.
L'unico modo per averlo è ucciderlo, cosa prettamente impossibile.
Quindi abbiamo deciso di iniziare dal basso, e chi di meglio potevamo rapire?
Ovviamente te, bambolina.
Dovresti essere felice di morire, una specie di martire del tuo amore. »
Cheryl lasciò andare l'ennesima lacrima.
« Shh, adesso la facciamo finita.
Lucifer, a te. »
Cartier porse una pistola al ragazzo, che l'afferrò e la puntò sulla fronte di Cheryl.
Non poteva credere che quella era la sua ora, non voleva crederci.
Non aveva neanche la forza per dire una parola di opposizione, ma riuscì a guardare Lucifer negli occhi.
Il ragazzo la guardò e il suo viso determinato tramutò in uno pieno di pietà e tristezza.
La sua mano cominciò a tremare e Cheryl vide negli occhi del ragazzo un pizzico di speranza.
Cartier lo fece sobbalzare gridando
« Be' cosa aspetti? Che ti dia l'okay?! »
Davies tirò una spallata all'amico, incombendo su di lui e prendendogli la pistola dalla mano.
La puntò verso la fronte di Cheryl e caricò il grilletto.
In quel momento Cheryl si sentì persa, consapevole che la sua vita sarebbe davvero finita.
Strinse forte gli occhi, come se potesse attutire il proiettile che l'avrebbe uccisa.
Uno sparo, ma lei riuscì ad aprire gli occhi.
Non capiva cosa fosse successo, se quello fosse l'aldilà o chissà cosa, ma realizzò che fosse ancora viva quando vide Davies steso ai suoi piedi con un proiettile conficcato in fronte.
Sbarrò gli occhi e guardò gli altri due: entrambi con gli occhi sbarrati, rivolti verso la finestra alle spalle di Cheryl.
La ragazza non poté crederci quando vide la massa di capelli rossi di Kyle e quella blu di Taehyung puntare la pistola alla testa di Cartier e di Lucifer.
Cheryl sobbalzò quando si sentì toccare le mani, in cerca di libertà, da Filippo, che le poggiò la guancia sulla sua.
« Sono qui, amore mio. »
Cheryl si lasciò andare ad un pianto liberatorio e, non appena fu liberata dal ragazzo, balzò in piedi con le ultime forze a lei rimaste e lo abbracciò, lasciandosi sostenere dalle braccia muscolose di Irama.
« Shh, non piangere. Adesso andiamo a casa. »
La prese per la vita e portò verso la porta di ingresso, ma fu sbarrata dal corpo dolorante di Kyle, che aveva ricevuto un pugno sul naso da Cartier.
Egli prese per il collo Filippo, facendo quasi cadere Cheryl, che non ebbe la forza di aiutare il suo ragazzo.
Cercava di urlare per farsi aiutare da Taehyung, che era però preso da trattenere l'incontrollabile Lucifer.
« Non deve andare così, Fanti.
Mi dispiace, ma mi stai sconciando i piani. Fatti i cazzi tuoi! »
Cartier cominciò a stringere forte il collo di Filippo, ma riuscì a estrarre la pistola dalla giacca e a sparare un colpo nella gamba del boss.
Cadde a terra dolorante e Filippo cadde in ginocchio, in cerca di aria.
Kyle, nel frattempo, era riuscito a rialzarsi dal momento di dolore ed a prendere la sua pistola dall'altro lato della stanza.
La afferrò e sparò un colpo, dritto al petto di Lucifer, l'unica parte libera del corpo del ragazzo, tenuto a bada da Taehyung, che si appoggiò al muro, esausto.
Cheryl era accorsa in aiuto di Filippo, che si era ripreso ed era riuscito a riprendere fiato.
Nonostante Cartier cercasse di fermarli, tutti e quattro uscirono dalla stanza.
Taehyung e Kyle si muovevano più velocemente verso l'uscita della casa, mentre Kyle chiedeva a Lori di farsi trovare davanti all'ingresso.
Cheryl era lenta e senza forze: non riusciva a correre come i suoi amici, di conseguenza rallentava Filippo.
Nonostante ciò, arrivarono all'entrata ed uscirono dalla casa infernale.
Lorenzo e Klaus facevano cenno dalla macchina, illuminata dalla prima alba.
Cheryl respirò a fondo aria fresca, mentre notava con piacere che Klaus aveva in braccio la piccola Lydia, in tutta la sua bellezza e salute.
Arrivarono a ridosso della macchina e la ragazza finalmente si sentì libera.
Non ci credeva e non le sembrava vero.
Taehyung, Kyle e Filippo, che l'aveva lasciata per aprire la macchina, erano vicini all'abitacolo, mentre a Cheryl mancavano pochi passi alla vera e propria libertà.
Un rumore assordante e cupo la fece bloccare.
Tutti i suoi ragazzi sbarrarono gli occhi, terrorizzati, agghiacciati e immobilizzati.
Solo dopo un altro rumore assordante Cheryl capì cosa fosse successo in quel doloroso momento.Ciao a tutti!
Scusate il ritardo della pubblicazione ma ne è valsa la pena.
Sono dispiaciuta nel dirvi che il prossimo capitolo sarà l'ultimo, e poi ci sarà l'epilogo.
Criminals sta giungendo a termine.
Nonostante ciò,
enjoy💕
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Criminals 2 { Irama Plume }
FanfictionMesi passati, amori non finiti. Cheryl sembra aver ritrovato la vecchia vita, ma la sua vera vita ancora non l'aveva ripresa in mano. La mafia coreana intralcerà le loro vite, ma come ne usciranno fuori? SEQUEL DI "Criminals { Irama Plume }" #1 in...