Leslie
Quando terminammo le riprese non c'era nessuno più felice di Levi. Infatti, mi corse incontro e mi sollevò per aria baciandomi. Ed in quel momento, con l'atmosfera della casa di Giulietta attorno a noi due, mi sembrò proprio che io e Levi ci fossimo trasformati in Romeo e Giulietta. Il loro era un amore impossibile causato dall'astio tra le due famiglie mentre la nostra era impossibile per via dei nostri lavori così diversi e nonostante tutto ci amavamo come se ne dipendesse delle nostre vite, come se senza stare l'uno accanto all'altra per tanto tempo ci facesse morire.
Levi si congratulò con me perché quello sarebbe stato il mio primo film ed io gli feci notare che sarebbe stato anche l'ultimo. Si imbronciò un po' a sentirlo, ma il suo umore non cambiò.
Ripetemmo la stessa scena un altro paio di volte per i diversi angoli di ripresa e per il modo in cui Lila e Levi ripetevano le loro battute. Levi era sicuro sulle sue, Lila un po' meno e fece rifare la scena in giardino un paio di volte.
Quella era la scena in cui Levi la stringeva forte a sé e feci di tutto per non ingelosirmi. Peter cercava di intrattenermi sempre mentre stavo tra le sue braccia per la scena per non guardare Levi e Lila che si dicevano smanceria a vicenda.
«Non potevi scrivere meno scene di questo genere?» arrivai a chiedere a Peter quando Lila sbagliò per la decima volta una battuta.
Peter scoppiò a ridere «Chi mai avrebbe detto che il mio libro si sarebbe trasformato in un film, sarebbe stato recitato da Levi e Levi sarebbe stato il tuo ragazzo? Non potevo prevederlo, soprattutto l'ultima parte, quindi non essere gelosa»
«Non sono gelosa» affermai sapendo di mentire.
«Certamente, e i miei occhi sono castani come quelli di Cass» roteò gli occhi divertito.
«Non sono gelosa. Non lo sono. Solo che mi dà fastidio vederli così vicini, soprattutto dopo che lei mi ha preso il posto da vicino Levi»
«Questo è essere gelosi, Leslie, ed è un bene per una persona come te che è sempre altruista. Per una volta stai pensando a te stessa!»
«Oh, non è vero!»
«Sì, invece»
«No, invece»
«Sì, e lo sai anche tu»
«Okay, d'accordo, lo ammetto. Sono gelosa. Contento?» ribattei infine e lui ridacchiò stringendomi più a sé.
«Ti adoro, Bellissima»
«E tu dovrai cercare un modo per farti perdonare, Adulatore»
Quando terminammo le riprese, ci dissero che avremmo avuto del tempo libero per girare la città di Verona, ma che ci saremmo dovuti incontrare alla stazione alle sette.
Io, che non ero mai stata a Verona, rimasi incantata dallo splendore della città. Se già la casa di Giulietta era una bellezza per gli occhi, il resto non scherzava di certo.
Peter, Levi, Lila –purtroppo– ed io girammo insieme la città, ci scattammo tante foto, ridemmo e ci divertimmo per tutto il tempo. La giornata era così bella –nonostante la presenza di Lila– e avrei voluto avere altri migliaia di giorni del genere da passare con il mio migliore amico e l'amore della mia vita.
All'ora di farci trovare alla stazione, ci rimasi male che la giornata lì a Verona si fosse conclusa, ma poi ricordai che ci sarei potuta andare altre volte con Sebastian e Isabella e Stephan...
No, con Stephan non avrei mai più potuto andarci. Avevo rovinato il nostro rapporto e ora dovevo patirne le conseguenze. Infondo la colpa era solo mia, perché anche se amavo Levi alla follia, Stephan aveva ragione nel dire che quando lui se ne fosse andato, sarei stata male e sarei tornata da lui per cercare di sentirmi meglio. Ma non potevo farci nulla. Non ero affatto altruista come dicevano tutti quanti, anzi, ero la persona più egoista sulla faccia della Terra o altrimenti non avrei mai fatto soffrire così tanto non solo Stephan, ma anche la mia famiglia, Cassidy, Peter, John e soprattutto Levi.
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Ho perso la mia Stella #2
FanfictionDopo essere arrivata in Italia, la nuova vita di Leslie è complicata, soprattutto se tutto la riporta indietro a pensare a Levi. Sebastian e Isabella sono lì per lei e quando pensa di star per guarire anche con l'aiuto di una vecchia conoscenza ecco...