CAPITOLO DUE!🎈

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CAPITOLO DUE!🎈

Dopo più o meno un'ora io e Greta scendemmo in salone. Ci sedemmo entrambe sul pavimento, e provammo a seguire con attenzione i discorsi dei ragazzi.

«Cosi ti chiami Alice, eh?»

Annuii a Gionata, e il rosso sorrise beffardo.

«Bene, Alice, apri le gambe e fammi felice. Allora.»

Rise, facendo ridere anche Diego, tutti rimasero seri. Luca si schiarii la voce, ma lo precedetti.

«Aprirle proprio a te? Wow, le richiudo, che è meglio.»

Mormorai, fissando il rosso davanti a me. Gionata si fece un lungo tiro vicino alla sua canna, per poi sorridere.

«Cazzo Plaza, tua cugina è un'asfaltatrice!»

Esclamò Greta, ridendo. Tutti risero con lei, tranne Mario, che rimase a fissarmi.

La puzza di canna mi fece iniziare a far venire la nausea, e mi alzai da terra.

«Vado a prendere una boccata d'aria.»

Mormorai, Luca e Greta annuirono distratti, e andai in balcone.

Fissai il quartiere dov'eravamo, e non era tanto rassicurante.

«Perdonalo, non sa cosa dice. È un coglione.»

Mi voltai, e vidi con mia sorpresa Mario.

«Ti riferisci a Gionata?»

Domandai, poggiandomi alla ringhiera di ferro. Il ragazzo davanti a me annuii, e mi affiancò. Attraverso il vetro della finestra potei vedere come Gionata scherzava con Greta, e Luca se ne stava a parlare con Elia.

«Ti senti a disagio?»

Chiese poi, Mario. Annuii leggermente, ridacchiando nervosa.

«Non sono tanto brava a socializzare. Da quando sono qui tutte mi usano per mio cugino.»

Mormorai, annoiata. Mario ridacchiò, e quando sentii il rumore dell'accendino, mi voltai quasi di scatto.

«Ti da fastidio il fumo?»

Chiese il moro, confuso. Scossi la testa, e sospirai.

«Mi faresti fare un tiro?»

Gli chiesi, timidamente. Il ragazzo sorrise dolcemente e annuii.

«Ecco, tieni.»

Mi passò la sigaretta, e l'avvicinai alle labbra.

«Vivi con Luca, giusto?»

Annuii, cacciando fuori il fumo. La nicotina mi calmava, ogni volta di più.

«E tuo cugino non sa che tu fumi, vero?»

Annuii di nuovo.

«Se lo scopre mi ammazza.»

Mormorai, divertita. Mario rise.

«Quindi é venti volte peggio di me con Greta.»

«Quasi.»

Mormorai, Mario annuii, e restammo in silenzio.

«Ti va di entrare? Ti siedi accanto a me.»

Arrossii, e lui rise.

«Dico, per non sentirti a disagio.»

Leccai il labbro inferiore e annuii.

«Sí, va bene, tranquillo.»

-

Come da tradizione, dopo una pizza c'era la sigaretta.

Greta mi afferrò velocemente per un braccio e mi spinse fuori al balcone.

Dalla tasca dei suoi jeans neri, mi porse una sigaretta.

«Ho visto come guardavi la sigaretta entrare e uscire dalle labbra di Mario. So che fumi, quindi tieni. Muoviti, prima che Luca ti spacchi la faccia.»

Guardai Greta, poi la sigaretta. Sorrisi alla ragazza e lei ricambiò.

Mi porse l'accendino con su una tigre, ed io accesi la mia amatissima sigaretta.

«Tu non fumi?»

Chiesi a Greta, che si era persa a guardare il cielo. La ragazza dai capelli neri scosse la testa.

«Il fumo mi fa schifo, davvero.»

«Davvero è stato Gionata a scopare nel tuo letto?»

Domandai, curiosa. Greta si voltò velocemente  verso di me.

«Non dirmi che ti interessa Gionata, Alice.»

«Ma ti pare?! Solo che-»

«Alice dobbiamo andare.»

Luca uscii velocemente fuori al balcone, e la sigaretta mi cadde giù.

«Perché puzzi di fumo, piccola?»

«Prima sono stata con Mario ed ha fumato.»

Luca guardò Mario che stava al telefono, e il castano scuro guardò me, mi sorrise e mi fece l'occhiolino. Arrossii, e poi guardai mio cugino.

«Vaaa benee... Andiamo, su.»

Salutai tutti, poi Greta mi abbracciò. Rimasi un po' confusa, poi però ricambiai.

«A domani!!»

Urlarono.

-

Mi infilai nel letto, e chiusi gli occhi, addormentandomi subito.

Siamo come tanti. [TEDUA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora