CAPITOLO DODICI!🎈Il giorno seguente a scuola, provai a chiamare numerose volte Greta, che mi rispose dopo cinque o sei squilli.
«Scusami, Ali, credo che oggi a scuola non ci verrò. Mi è venuto il ciclo. Potresti, per favore, dirlo alla prof?»
«Oh.. Okay! Ci vediamo oggi, va bene? Ora corro in classe. Ciao amo.»
Riattaccai velocemente, senza aspettare risposta. Mi precipitai nell'aula di letteratura.
«Buongiorno, ragazzi.»
La professoressa entrò in classe. Non era anziana, anzi, avrà avuto una trentina d'anni.
Ed era una delle poche donne di età adulte più belle che io abbia mia visto.«Alice, Greta non verrà?»
Mi chiese, col suo tono dolce. Scossi la testa.
«No prof, problemi interni.»
Le indicai la parte intima e lei rise annuendo, per poi tornare a prestare attenzione all'intera classe. Cominciò a spiegare la lezione, quando in classe fecero ingresso quattro persone: la vicepreside, la preside, il bidello e una ragazza alta, con i capelli lisci e biondi raccolti in una coda alta.
«Buongiorno. Lei è Cecilia, in molti la conoscono già.»
Cecilia sorrise, e puntò gli occhi sulla prof, per poi riguardare la preside.
«Lei è nuova, prof?»
Chiese con voce curiosa Cecilia. La professoressa annuii, sorridendole.
«Puoi anche andarti a sedere, Cecilia.»
Cecilia annuii, e si venne a sedere al mio fianco. La osservai attentamente; i capelli biondi, le labbra carnose, gli occhi verdi.
«Bene, ah signorina D'Orso, perché la tua compagna, oggi stranamente è assente?»
Mi chiese la vicepreside, osservandomi.
«Eeh problemi con le ovaie prof.»
La vicepreside insieme alla preside ed il bidello uscii dalla classe.
«Il tuo cognome mi sembra di averlo sentito già da qualche parte.»
Cecilia, si voltò verso di me. Alzai un sopracciglio, scrutandole il viso.
«Probabilmente a causa di mio cugino.»
«Chi è tuo cugino?»
«Luca.»
«Aspeee, lui?»
Mi mostrò una foto dal suo telefono; eravamo io e Luca abbracciati.
«Ah è Capo Plaza!»
Annuii, alzando gli occhi.
«Lo conosco.»
-
«Greta, non puoi capire, che nervi!! C'è una nuova a scuola, è bellissima, e conosce Luca.»
Borbottai, sedendomi sul letto della mia amica. Greta, mi guardò interrogativa.
«Di solito, se conosce Luca conosce anche Mario ed il resto. Come si chiama?»
Chiese, afferrando il computer.
«Cecilia, Cecilia Montaruli.»
Mormorai, ricordandomi il cognome della bionda.
Greta sgranò gli occhi, ma subito si ricompose.
«È lei?»
Mi domandò, voltando il computer verso di me. Annuii, sbuffando.
«Sì, è lei. Mi ha detto che fa l'attrice e la modella, che è stata a Roma per tutto questo tempo, e che è stata fidanzata con un trapper.»
Greta annuii, mangiucchiandosi nervosamente le unghia.
«Greta sono a cas- Alicee!!»
Mario, entrò in camera di Greta. Mi alzai e andai a salutarlo, baciandogli una guancia, ma il ragazzo mi abbracciò.
«Come stai?»
Mi domandò, baciandomi la tempia.
«Sto bene, tu? Come stai?»
«Bene bene.»
-
«Sicura di essere in grado di seguire le lezioni, Gre? Hai il ciclo e sembri uno zombie.»
Esclamai, stringendo la spallina dello zaino tra le dita. Greta alzò gli occhi al cielo e annuii.
«Lo so, ma Alice, mi annoio da sola a casa. Dai andiamo, ho voglia di seguire la lezione di letteratura.»
La guardai confusa e divertita, ed entrammo in classe.
Poco dopo di noi, entrò anche Cecilia, che guardò Greta e sorrise falsamente, avvicinandosi a noi.
«Buongiorno, Alice. Buongiorno, Greta. Bella giornata, eh? Come sta Mario?»
Greta, strinse i pugni, e provò ad evitare Cecilia, che rise divertita. La bionda, poi, si rivolse a me.
«Fai attenzione a Mario, spesso fraintende la parola amici.»
Cecilia si rivolse a me, poi si sedette davanti a noi.
«Chi ti dice che lei e Mario siano stati solo amici?»
La voce di Greta era tagliente, aggressiva. Sgranai gli occhi e guardai Greta che sorrise nervosa, evitando il mio sguardo.
«Oh, siete stati insieme?»
Cecilia sembrò delusa, ma comunque la sua voce era acida e antipatica. Greta annuii sorridendo.
«Una relazione durata quasi un anno.»
Ero lì da appena un mese.
«Wow, e Mario com'era?»
Cecilia, si sistemò sulla sedia, guardandomi fissa negli occhi.
«Mario ha amato Alice più di quanto abbia amato te, Cecilia.»
Greta, fece sbiancare Cecilia. La bionda si voltò, evitandoci.
-
«GRETA COS'È QUESTA STORIA CHE IO ED ALICE SIAMO STATI INSIEME?! COSA CAZZO TI DICE IL CERVELLO?!»
Abbassai lo sguardo mentre Greta sorrise.
«È tutto finto, Mario. Qualsiasi domanda quella bionda ossigenata ti faccia tu racconta la tua finta versione.»
«Cecilia non ha fatto niente di male.»
Mario la difese.
Luca si schiarii la voce e mi rivolse un'occhiata severa.
«Non ha fatto niente di male?! Giusto, per te è sempre colpa tua! L'ho fatto per il tuo bene, Mario.»
«Sai perché io e Ceci abbiamo rotto, smettila, Greta.»
«Perché dovrei smetterla?!»
«Ho invitato Cecilia a cena con noi, stasera. Ha accettato... Ed io e Alice continueremo la recita.»
«Potreste fingere di aver fatto pace, riproducendovi sul letto di Greta.»
Ammiccò Gionata, facendo arrossire me e Mario.
«Non l'avrete mica già fatto?!»
Urlò Greta.
«Sei matta! Io e Mario siamo amici.»
Urlai io, arrossendo ancora di più.
«Comunque okay, io ed Alice siamo ex.. reggeteci il gioco.»
Tutti annuirono, ed io sospirai.
«Tranquilla, piccola, saremo sempre e solo amici.»
Mi sussurrò Mario, sorridendo dolcemente. Annuii ricambiando il sorriso, sentendomi più calma.
STAI LEGGENDO
Siamo come tanti. [TEDUA]
Fanfictionlei è la cugina del famoso trapper salernitano, Luca D'Orso, meglio conosciuto come Capo Plaza. Lui è uno dei migliori amici del cugino di lei, anche lui di fama, e dannatamente attraente, Mario Molinari, meglio conosciuto come Tedua. Lei dopo la...