CAPITOLO CINQUE!🎈

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CAPITOLO CINQUE!🎈

La suoneria del mio telefono mi fece sussultare, e faticai ad aprire gli occhi.

«Pronto?»

Risposi, con la voce ancora impastata dal sonno.

«Sono le 7:45, Alice! Muoviti.»

Greta, mi urlò contro, dall'altro lato del telefono.

Sbuffai, e mi alzai velocemente dal letto, riattaccai al telefono senza neanche salutare Greta e andai in bagno.

Mi feci una doccia veloce, indossai gli indumenti e scesi in cucina, trovando Luca già sveglio.

«Come mai già sveglio?»

Gli chiesi, prendendo una barretta Kinder dal mobile. Il ragazzo alzò le spalle, e mi baciò sulla guancia.

«Buongiorno piccolina, comunque, dovevo fare pipì.»

Annuii, e lui sorrise.

«Ti serve un passaggio a scuola? Hai fatto tardi.»

Mi chiese, gentilmente. Scossi la testa.

«No Lu, tranquillo, però alle 14:00 dovresti passare a prendermi. Ora vado che Greta mi aspetta! A dopo, ti voglio bene.»

Gli baciai una guancia ed uscii di casa.

-

Ero seduta su un muretto a Greta fuori scuola, stavamo aspettando Luca e Mario. Alzai gli occhi quando guardai l'orario.

«Alice, giusto?»

Mi voltai di scatto. Matteo. Greta sgranò gli occhi e sorrise.

«Ehm... Ehm... Ecco, s-si sono i..io.»

Blaterai. Cazzo!

«Sai, ti ho notata spesso ultimamente. Penso la cosa sia reciproca, sono Matteo, o meglio conosciuto come Vegas Jones.»

Annuii, e Greta rivolse una rapida occhiata alla strada davanti a noi.

«Senti Matteo, ora io e Alice dobbiamo andare. Vedetevi stasera al McDonald e vi conoscerete meglio.»

Il ragazzo annuii euforico, ed io arrossii.

«Certo.. Passo a prenderti alle 20:00?»

Chiese, ed io annuii, guardando Greta.

«Alle 20:00! Perfetto.»

-

«HO UN'APPUNTAMENTO!!»

Urlai, entrando in macchina. Mio cugino, mi guardò velocemente per poi mettere in moto.

Mario, si voltò verso di me.

«Con?»

Chiese, deglutii e scossi la testa, facendo cenno a Greta di star zitta.

«Matias, un compagno di classe.»

Inventai, i ragazzi annuirono.

-

«Bene bene... Da dove iniziamo?»

Greta, si stese sul letto. Erano le 19:00, e stavo andando davvero in paranoia. Insomma, Matteo!

«Non so cosa indossare, Gre!»

Piagnucolai. La ragazza scosse la testa, e si alzò. Afferrò una gonna di jeans e un top bianco, mi lanciò gli indumenti in faccia e mi fece cenno di andare in bagno.

«Muoviti.»

Dopo pochi minuti uscii dal bagno già vestita, e la mia amica sorrise osservandomi.

«Sei carinissima! Adoro. Comunque, siediti che ti trucco e ti sistemo i capelli.»

Annuii sedendomi su una sedia, e la ragazza cominciò a truccarmi, per poi sistemarmi i capelli. Mi costrinse ad indossare i tacchi, poi mi passò la borsetta nera.

«Sei stupenda, ora vai.»

Annuii sospirando.

«Non dire a Luca che sono uscita con Matteo, mi ammazzerebbe. Mi raccomando.»

«Lo giuro.»

La salutai, poi scesi in salone. C'erano Diego, Mario e Luca che non appena sentirono il rumore dei tacchi sul pavimento in legno alzarono lo sguardo.

Potei vedere una scintilla strana negli occhi di Mario, ma non ci diedi tanto peso.

Tipico da maschio.

«Sei stupenda, piccolina.»

Sorrisi a Luca, e lui ricambiò.

«Qualsiasi cosa chiamaci.»

Sorrise premuroso Diego. Annuii e uscii di casa, salutandoli.

«Ehi!»

Salutai Matteo, entrando nella sua macchina rossa. Il ragazzo mi stampò un bacio al lato delle labbra, facendomi arrossire.

«McDonald? Scusa, sono pessimo con queste cose.»

Scossi la testa ridendo.

«Tranquillo, il McDonald per me va benissimo.»

Greta Pov's

Le canzoni di Gionata mi fecero cominciare a ballare e saltare per la camera. La porta si aprii e Mario fece ingresso da essa.

«Mi dici con chi sta uscendo Alice?»

Mi chiese, poggiandosi allo stipite della porta.

«Perché vuoi saperlo, scusa?»

Domandai, confusa.

«Sono tuo fratello.»

Sputò acido, ed io alzai gli occhi.

«Ti piace Ali?»

«Sei scema? Lo volevano sapere tutti.»

Alzai gli occhi al cielo e sospirai.

«Non posso dirtelo. Vattene ora.»

«Dico a Diego che da piccola eri cotta di lui.»

«NO NO!»

Urlai, poi sospirai.

«Okay, tu giurami che starai zitto.»

«Lo giuro.»

«Alice é uscita con Matteo Privitera.»

Mormorai. Mio fratello non disse nulla, chiuse la porta e scese in cucina.

Alice Pov's

Matteo mi cinse i fianchi con le braccia, attirandomi contro il suo petto. Lo fissai, e lui mi fissò le labbra.

Si avvicinò alle mie labbra, e premette le sue sulle mie. Cinsi il suo collo con le mie braccia mentre le nostre lingue si intrecciarono.

«Privitera, lasciala.»

Sgranai gli occhi, e mi staccai da Matteo.

«Come cazzo facevate a sapere che ero qui?!»

Borbottai, mio cugino scosse la testa deluso, e mi strattonò per un braccio.

«Quante volte devo dirti che con lui non devi avere nulla a che fare, eh?!»

Mi urlò contro Luca, facendomi innervosire di più.

«Smettila, Luca!»

Urlai, vidi Mario avvicinarsi pericolosamente a Matteo.

«Non toccarla più, va bene?!»

«Mario smettila anche tu.»

Borbottai.

«Andiamo, Alice.»

Luca cercò di prendermi la mano, ma io la spostai.

Salutai Matteo con un cenno della testa, ma lui non ricambiò.

Che schifo di serata.

Siamo come tanti. [TEDUA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora