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Siamo come tanti. [TEDUA]

Fanfiction

lei è la cugina del famoso trapper salernitano, Luca D'Orso, meglio conosciuto come Capo Plaza. Lui è uno dei migliori amici del cugino di lei, anche lui di fama, e dannatamente attraente, Mario Molinari, meglio conosciuto come Tedua. Lei dopo la...

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CAPITOLO VENTUNO!🎈

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 CAPITOLO VENTUNO!🎈
 «Ali, possiamo parlare?»
  Annuii a Mario, e lo seguii in cucina. Greta dormiva, ed eravamo rimasti io e Mario a casa di quest'ultimo. Non me la sentivo di lasciare Greta da sola, non dopo ciò che Luca le aveva detto.
 «Ascolta.. Greta ha pensato di andare a Cogoleto da nostra madre, per dargli la notizia.»
  Annuii, sorridendo dolcemente. La madre di Mario e Greta aveva riavuto una ricaduta; era in ospedale a causa di un tumore. 
 «Ecco.. Sì.. Ehm, vorresti venire anche tu? Non me la sento di andarci da solo e-»
 Annuii quasi subito, e il ragazzo sorrise.
 «Davvero?»
 «Sì, Mario, davvero.»
 «Grazie a Dio, temevo una tua risposta. Ci vuole un'ora e qualche minuto, ti va bene?»
 Annuii ancora una volta.
 «Partiremo domani pomeriggio alle 15:00, arriveremo giusto in tempo per l'orario di visita.»
 «Perfetto.»
  Mario mi sorrise ed io mi voltai per ritornare in salone.
 «Alice.»
 Mario mi richiamò ed io mi voltai verso di lui.
 «Grazie, per tutto.»
 -
 «Solletico! Mà metti Solletico!»
  Greta piagnucolava sui sedili posteriori, ed io ridacchiai. Mario mi fece cenno di cercare su Youtube la canzone, e dopo poco la misi.
 «È la canzone più bella che abbia mai sentito.»
  Greta si asciugò le lacrime, da quando aveva scoperto di crescere un bambino nel grembo era diventata molto sensibile. 
 «Tu che ne pensi, Ali?»
 Mi chiese Mario, sorridendo. 
  «È davvero bella.»
 Mario continuò a sorridere, ed io ricambiai. 
 Canticchiai insieme a Mario e a Greta la strofa di Mario, e quando il ragazzo mi guardò, rabbrividii.
 «Smettetela di flirtare davanti a me! Sono in dolce attesa e sono fin troppo sensibile.»
 -
 «Non credo di essere pronto.»
  Gli occhi di Mario erano lucidi, Greta era ai distributori a prendere un caffè, ed io e Mario eravamo fuori alla camera della madre.
 «Non mi vorrà vedere.»
  Continuò, la voce gli tremava. 
 «Mario..»
 Gli afferrai il viso tra le mani, e lo guardai dritto negli occhi.
 «Tu ce la farai, lei è tua madre, non potrà fargli più che piacere che tu ci sia.»
 Gli sussurrai, lui scosse la testa.
 «Alice..»
 «Dimmi.»
 «Tienimi la mano, ti prego.»
 Annuii, e gli strinsi forte la mano. 
 «Entriamo?»
 Greta si avvicinò a noi, con un sorriso preoccupato. Io e Mario annuimmo, e Greta sospirò prima di bussare alla porta.
 «Avanti.»
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