CAPITOLO DICIANNOVE!🎈

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CAPITOLO DICIANNOVE!🎈

grazie per le 2mila visualizzazioni! vi amo
ps: se vi va passate a leggere la nuova storia

Stavo prendendo appunti, tranquillamente, insieme a Greta. Eravamo a casa sua per studiare, ed eravamo sole. La ragazza si alzò dal letto con uno scatto e corse verso il bagno, per poi chinare la testa e vomitare.

  «Cazzo!»

Urlò, lacrime di disperazione le bagnarono il volto mentre continuava a vomitare.

«Non ce la faccio più, ormai sono dieci giorni che va avanti cosi. Ho preso di tutto.»

Greta continuava a piangere disperata, mentre si
sciacquava il viso. Deglutii, e cercai di non pensare proprio quella cosa.

«Uhm Gre, l'altro giorno non mi rispondesti, ma.. avete usato i preservativi tu e Luca?»

  Greta alzò le spalle e abbassò lo sguardo.

  «N-No.»

  «E ora ti ritrovi cosi, devi comprare un test.»

  «Non posso essere incinta, Alice, se Mario lo scoprirebbe mi ucciderebbe.»

«Non quando è negativo. Ascolta, Gre, non puoi stare cosi! Guardati, sembri una disperata.»

Le urlai, facendole abbassare la testa. Scossi il capo e andai in camera della mora.

  «Bene, non vuoi comprarlo tu? Lo comprerò io.»

  Borbottai, prima di uscire da casa di Greta.

  Stava troppo male, da giorni ormai. E lo vedevo da come si comportava con Luca, con me, e con Mario.

Entrai nella farmacia e una donna mi accolse sorridendo.

«Salve, cerca?»

  Chiese, gentilmente.

«Un test di gravidanza.»

  «Oh uhm certo.»

  La donna mi passò il test, ed io sbiancai quando vidi Mario insieme a Luca dall'altra parte della strada.

  Pagai velocemente e uscii dalla farmacia, senza salutare la dottoressa.

«Alice? Cosa ci fai qui?»

Mario mi diede un bacio sulla guancia, ed io morsi il labbro inferiore, nervosamente.

«Uhm stavo andando da Greta, ho lasciato i miei quaderni da voi e quindi stavo andando a riprendermeli.»

  Inventai, Mario annuii ed io sorrisi nervosa.

«Va bene, andiamo? Devo tornare anch'io.» 

  Sospirai e annuii, per poi salutare Lu e dirigermi con Mario nella sua macchina.

  Dalla sera di Capodanno non mi parlava più come prima, e non si autoinvitava più in casa mia.

«A cosa pensi?»

  Mario alzò il volume della radio; Bang Bang di Gionata risuonava nell'abitacolo.

  «A nulla, a quanto fosse bella questa canzone.»

  Mario annuii, e alzò ancora il volume, sorridendo dolcemente.

  «E sei bella, oh
te l'ho detto mille volte e non ci hai creduto mezza, no
l'unica droga a darmi dipendenza
incastonata nella testa
ci penso io a te;
tu non andare
resta.»

Canticchiò, facendomi arrossire.

  «La dedichi a Cecilia, vero?»

  Gli chiesi, insicura. Lui scosse la testa.

  «A dir la verità, la dedico a te.»

  -

«Greta siamo a casa!»

  Mario urlò, per farsi sentire. La sorella non rispose, ed io e Mario ci guardammo, per poi precipitarci in camera di Greta, dove la trovammo dormire.

  «Vabbè, vado da Starbucks a prendere qualcosa.»

  Annuii, voltandomi verso Mario.

  «Va bene, io sveglio Greta.»

  Mario annuii e uscii di casa. Andai verso la mora che dormiva beatamente e la strattonai, facendola svegliare.

  «Fai il test, subito. Mario è uscito quindi muoviti.»

Greta scosse la testa, spaventata. Sbuffai, e l'afferrai per un braccio.

  Avevo l'ansia pure io.

«Entri con me?»

  Annuii, e la seguii in bagno.

-

Dopo cinque minuti, Greta mi passò il test, aveva un'espressione spaventata, ed io cercavo di essere calma.

«Controlla tu, io ho paura.»

  Annuii, guardai il test davanti a me e sospirai.

-

«Come sono incinta?!»

Urlò, lanciando un cuscino contro l'armadio. Sospirai e scossi la testa.

  «Non saresti dovuta andare a letto con Luca.»

  Le sbottai contro, Greta si asciugò le lacrime e deglutii.

«Come lo dico a tutti? Come lo dico a Mario, a Luca?!»

  Sbraitò, singhiozzando. Leccai il labbro e sentii una strana rabbia in me.

  «Perché sei andata a letto con Luca?! Perché?! Potevi evitare e tenere a bada gli ormoni.»

  Urlai, la mora scosse la testa.

«No! No! No! Se tu saresti andata a letto con Mario e ti saresti trovata in questa situazione io ti avrei appoggiata, come ho fatto fino ad ora!»

Borbottò, scossi la testa.

«Cazzo Greta, hai 18 anni, e stai per diventare madre! Mio cugino sta per diventare padre!»

  Urlai, Greta alzò gli occhi e le lacrime continuavano a rigare il suo viso.

«Credi che per me sia facile?! Eh?! Come lo dirò a tutti?! E tu non dirmi queste cose!»

  «Va bene, okay, come vuoi.»

  Alzai le mani, prima di prendere le mie cose.

«Domani ne parleremo con Paolo e Diego, okay? Ora ho bisogno di camminare un po'.»

  Uscii di casa senza dare il tempo a Greta di rispondermi, e sospirai quando cominciai a camminare per le strade di Milano.

Luca padre
Greta madre
Zia Annalisa nonna
Erika zia
Io zia
Mario zio

Tutto troppo strano, fin troppo strano.

Siamo come tanti. [TEDUA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora