CAPITOLO VENTIQUATTRO!🎈

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leggete lo spazio autrice.

CAPITOLO VENTIQUATTRO!🎈

Strinsi forte la mano di Mario, mentre quest'ultimo poggiò il suo mento sulla mia spalla e mi lasciava umidi baci sul collo. Sorrisi dolcemente e mi voltai verso di lui, prendendogli il viso tra le mani e lasciandogli un bacio sulle labbra, che lui approfondii aggiungendoci la lingua.

«Mario, sono a casa!»

  Sgranai gli occhi sentendo la voce della mia migliore amica provenire dal piano di sotto, e Mario si alzò, chiudendo la porta a chiave. Afferrai distrattamente i miei abiti e mi chiusi in bagno.

Infilai l'intimo e mi guardai allo specchio; sul seno avevo un succhiotto, e sorrisi.

«Sbrigati, Ali!»

Esclamò Mario, dall'altra parte della porta. Mi vestii velocemente e poi uscii dal bagno, ritrovandomi Mario davanti. Sorrise ed io ricambiai, per poi scendere insieme a lui al piano di sotto.

  «Non mi avete sentita?»

  Greta cominciò a sistemare la spesa, ed io mi affrettai a dargli una mano.

«Si si, è che stavo aiutando Alice con gli appunti di spagnolo.»

Inventò Mario, e la sorella lo guardò in modo confuso.

«Tu non sai lo spagnolo, a malapena sai dire qualcosa di inglese.»

Il ragazzo sbuffò ed io trattenni una piccola risata.

«Che ti prende, Ali, ti vedo silenziosa.»

Scossi la testa.

«Eh? Nulla, nulla.»

Greta annuii e poi legò i capelli ricci in una coda alta.

«Tra poco esco di nuovo con Luca, andiamo a vedere qualcosa per il bambino\bambina.»

  Mario abbassò lo sguardo; non aveva ancora risolto con mio cugino. Greta invece continuò a sistemare la spesa in silenzio, aiutata da me.

«Vado in camera; stasera che si fa?»

Mario si poggiò contro il frigo, e mi guardava il culo. Gli rivolsi un'occhiata truce, facendolo ridere.

«Gionata ci ha invitati a casa sua, quella sul laghetto di Santo Stefano.»

Mario annuii ed io seguii a ruota il gesto del ragazzo.

«Andrò in macchina con Luca; Ali, tu vai in macchina con Mario?»

  Annuii una seconda volta, facendo sorridere la mia amica. Mario rimase in silenzio, a fissarci con un mezzo sorriso.

«Perché ci guardi cosi?»

Chiese Greta, fermandosi. Mario alzò le spalle, e continuò a sorridere.

«Le mie donne.»

Mario lasciò un bacio sulla fronte a me e a sua sorella, prima di farmi un occhiolino e uscire dalla cucina.

-

«Greta è uscita con Luca.»

Entrai in camera di Mario, dove lo trovai sul letto con il cellulare tra le mani. Il ragazzo annuii ed io mi sedetti al suo posto.

«Perché eri incazzata?»

Mi chiese, spegnendo il telefono e posandolo sul comodino.

«Quando?»

Gli chiesi.

«Prima di scopare.»

Precisò, ed io alzai gli occhi al cielo.

«Perché sono venuta a sapere che parlavi ancora con Cecilia.»

«Anche se fosse?»

«Non voglio essere il tuo "non ho nulla da fare, ora chiamo Alce."»

«Non lo sei, non lo sarai mai. Te lo giuro.»

Mi sussurrò, mi voltai verso di lui e sorrisi, sentendo le famose farfalle nello stomaco.

«Me lo auguro..»

Sussurrai, prima che Mario mi baciasse nuovamente, mettendo a tacere ogni mio dubbio.


AUTRICE!⚠️

so che non c'è quasi mai lo spazio autrice, ma tra poco la storia giungerà al termine.

Ho già un'idea per il finale e sì, forse mi odierete.

Dopo aver terminato questa storia mi prenderò un periodo di pausa, giusto per elaborare una nuova storia, completamente diversa, sia nell'ambiente e sia nei modi di pensare.

Se vorreste darmi qualche consiglio per la prossima storia, sarò felice di accontentarvi.

Grazie per avermi dedicato un paio di minuti.

Vi voglio bene.💓🎈

Siamo come tanti. [TEDUA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora