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Siamo come tanti. [TEDUA]

Fanfiction

lei è la cugina del famoso trapper salernitano, Luca D'Orso, meglio conosciuto come Capo Plaza. Lui è uno dei migliori amici del cugino di lei, anche lui di fama, e dannatamente attraente, Mario Molinari, meglio conosciuto come Tedua. Lei dopo la...

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CAPITOLO DICIOTTO!🎈

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  CAPITOLO DICIOTTO!🎈
 scusate l'inattività, ma ero in crisi
spero vi piaccia, alla fine del capitolo troverete le foto di Greta e di Alice🎈🧡

 Sospirai, guardando attentamente l'interno dell'armadio. Erika, sbuffò sonoramente. 
 «Insomma, è un' uscita con quelli, mica un gala. Tanto tornerai ubriaca, sicuramente.» 
  Erika raccolse i suoi capelli mori in una coda alta, ed io alzai gli occhi al cielo.
 «Non puoi restare a casa con me?»
  Mi chiese, poi. Erika aveva sempre avuto un carattere strano, aveva un carattere da nonnina.
 Anch'io ero come lei, assolutamente. Anch'io uscivo solo con mia madre e passavo ore in casa davanti al computer oppure a leggere un libro, ma da quando mi ero trasferita a Milano avevo capito che uscire con persone decenti, mi avrebbe aiutato, per questo evitai di risponderle.
  «Perfetto.»
  Mormorai, tirando fuori dall'armadio una gonna a tubino nera, ci abbinai subito un top rosa cipria. 
  «Ora possiamo scendere di sotto.»
  -
 Osservavo attentamente Greta truccarsi, sembrava svogliata e soprattutto aveva un'atteggiamento strano nei miei confronti, e qualche volta sbottava qualcosa di strano. 
  «Che hai?»
  Le chiesi, affiancandola davanti allo specchio della sua camera, la mora si voltò verso di me e scosse la testa, per poi tornare a mettere il mascara.
  «Nulla, sto benissimo.»
  Mentiva, lo notavo dal mondo strambo in cui si leccava il labbro. Scossi la testa, non volendo insistere. Erano le 23:00, dopo un'ora saremmo passati ad un altro anno, non volevo farla incazzare.
  «Va bene.»
  Mormorai insicura. La mora annuii, e afferrò la sua borsetta nera, per poi avanzare al piano di sotto. 
Troppo strana, Greta non è cosi.
 Scendemmo in salone, dove trovammo Mario, seduto di fianco a Cecilia che lo osservava attentamente, come se fosse la cosa più bella del mondo,
 eh beh, ci credo
 Luca invece non distoglieva lo sguardo da Greta, che sembrava nervosa. 
 «Andiamo?»
  Strillò la mia migliore amica, facendoci sobbalzare. Annuimmo tutti, e uscimmo dall'abitazione di Mario. 
 -
  Greta era seduta sul divano del prive, e scrutava Luca che ci provava con una ragazza lì presente. 
  «Tutto bene? Sembri pensierosa e preoccupata.»
  Mi sussurrò Paolo all'orecchio, mentre beveva un po' del suo drink, annuii distrattamente, quando Cecilia e Mario attirarono la mia attenzione.
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