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Erano ormai tre giorni che Myck stava galoppando per tornare a Biancadimora. A differenza del viaggio di andata fece molte più soste. il cavallo, così come il suo cavaliere si ferì durante la traversata di una foresta tetra e senza fine. Era notte, le nuvole facevano si che la luce della luna non illuminasse il percorso del messaggero. Myck non vide una radice che sbucava dal terreno, il cavallo cadde improvvisamente, emettendo un inquietante nitrito. L'uomo venne sbalzato dalla sella, percorrendo una traiettoria parabolica come quella delle frecce. Impattò al suolo di fianco, a cinque metri di distanza dal destriero. Si rialzò a fatica, ma senza riportare grandi ferite. Continuò la cavalcata, e all'alba del terzo giorno scorse in lontananza la sua meta, Biancadimora. Superò le porte della città, per poi dirigersi al porto militare, dove si trovavano decine di navi da guerra, pronte al conflitto. Sul ponte superiore della nave ammiraglia trovò il capitano Morrick, intento a dare ordini. La nave ammiraglia era un'enorme veliero con tre alberi, a prua si trovava un enorme rostro d'oro e d'argento. Era il fiore all'occhiello della marina militare dei regni del Sud.

"Capitano Morrick, sapreste dirmi dove si trova Lord Sylversea?"

"Nel campo militare allestito accanto alla porta Ovest della Città."

"Grazie mio signore, e in bocca al lupo."

"Crepi."

Mick si diresse nella direzione indicatagli dal capitano. La porta Ovest della città si aprì, rivelando un insieme di tende e tendoni, palizzate e torrette. Mick smontò da cavallo. Proseguì a piedi, sorpassando soldati ed enormi carri che trasportavano ogni sorta di cibo. Raggiunse il tendone più grande, sorvegliato da due soldati armati di alabarde che vennero incrociate, non appena i due videro il messaggero.

"Devo vedere Lord Sylversea."

I due lo fecero passare. Myck spostò le tende ed entrò. Sonny era intento a parlare con dei generali, ma non appena vide l'uomo gli andò incontro.

"Con permesso, vogliate attendere un momento."
Fece cenno a Myck di uscire, per poi seguirlo.

"Ho parlato con Lord Darren, mio signore. Ha detto che sarebbe molto felice di tornare qui a Biancadimora, ed è grato che voi lo permettiate."

"Grazie Myck, hai fatto un ottimo lavoro."

"È sempre un piacere, mio signore."

"Avete riscontrato problemi durante la traversata?"

"Uno o due, ma niente di grave. Tra quanto sarete pronti a mobilitare l'esercito?"

"Le navi salperanno domani, durante la sera, ma le truppe di terra si metteranno in marcia oggi, di pomeriggio. In questo modo arriveremo sul luogo dello scontro allo stesso momento, più o meno."

"Credete che lo scontro andrà a buon fine?"

"Io...credo che sarà una dura battaglia...ma alla fine la vittoria sarà nostra."

"E dopo aver vinto, cosa intendete fare?"

"Cercherò di creare un regno più democratico, con persone onorevoli al comando."

"Permettetemi di dire, mio signore, che le persone onorevoli sono rare da trovare. Soprattutto se si trovano ai vertici del potere. È risaputo che il potere può mutare anche l'animo delle persone più giuste."

"Farò del mio meglio. È da mille anni che il continente di Damarys si basa sulla monarchia, non credete sia giunto il momento di cambiare?"

"Credo di si, mio signore. Spero che possiate fare veramente del vostro meglio."

"Adesso devo rientrare, ho fatto attendere fin troppo i miei generali."
Sonny fece per rientrare nel tendone, ma su girò nuovamente verso Myck.
"Voi sapete maneggiare una spada?"

THE THIEF  Vol 1 Città Della Luna. #WATTYS2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora