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La luna era ormai giunta al punto culminante del suo percorso. Ormai in quasi tutto il palazzo l'unico regnante era il silenzio più totale. Molti ormai erano già profondamente addormentati, facendo i sogni più variegati. Ma dalle finestre di una bassa e tozza torre di pietra, si poteva scorgere il lieve riverbero dorato di una candela. Dentro la struttura si trovavano sir Andrew e la regina, intenta a parlare con un piccolo ometto. Egli era uno dei consiglieri più fidati della famiglia reale: non era vecchio, ma il suo aspetto gli donava almeno dieci anni più di quelli effettivi. Come già detto era basso, capelli bianchi platino come la sua barba, sulla cinquantina. Divenne consigliere dieci anni prima, poco dopo l'ascesa al trono di Dyacon. Esperto di guerra, e materie che concernevano la biologia. Fu sir Andrew a parlare per prima.

"Sua maestà la regina e io siamo qui per..."
venne bruscamente interrotto dal piccolo uomo.

"Siete qui per discutere dell'imminente disfatta che ci attende. E ovviamente, essendo io consigliere personale della famiglia reale, venite a chiedermi consigli."

"Avete capito."il soldato riprese a parlare. "Come avete detto voi, la guerra, e quindi la disfatta è pressoché inevitabile, le casate..." venne nuovamente interrotto.

"Sylversea, Pyne e alleati hanno un'armata che arriva a quattordicimila unità, e arriveranno qui tra meno di due settimane. Sir Andrew non abbiate quell'aria stupita, è mio compito sapere tutto quello che accade a corte e nel regno."

"Continuate." Maryen intervenne per la prima volta. "Potete aiutarci in qualche modo? Lord Darren?"

"Difficile aiutare in questa situazione. Anche io ho le mie spie, e per precauzione li ho mandati nei regni nemici da prima di Andrew. Mi è stato riferito che oltre alle quattordici mila unità di terra, I Sylversea, hanno anche una flotta di quaranta navi, ottanta uomini per imbarcazione."

"Questa notizia è falsa, gran parte della flotta nemica è stata distrutta in una tempesta a largo delle Isole D'avorio, nell'estremo Sud."

"Gran parte, ma non tutta. Sono appunto le restanti quaranta navi che prenderanno parte alla battaglia."

"Temo che dobbiate rivalutare le capacità dei vostri informatori Sir Andrew."
Il volto della regina rimase impassibile, ma guardandola bene nei profondi occhi neri si poteva benissimo scrutare un'immensa rabbia.
"Se altre quaranta navi si aggiungono tra le fila nemiche, allora la fine è assicurata."

"Non ne siate troppo convinta, vostra maestà. State totalmente dimenticando le mie capacità di stratega e esperto di natura."

"Parlate allora."

"Ultimamente stavo lavorando ad un progetto, da me ideato. Conoscete il fungi cosiddetto Coda di Sirena?"

"Non molto, so solo che se ingeriti hanno capacità curative."

"Esatto, ma sapevate anche che se si respirano a lungo le loro spore si può anche andare incontro alla morte? Pianta curiosa la Coda di Sirena, se usata correttamente può salvare vite, ma usata dalle mani sbagliate, può mietere vittime piuttosto numerose."

"E dovremmo essere noi le mani sbagliate?" Chiese Sir Andrew

"Precisamente, ma non è tutto. Per quanto riguarda le capacità curative, ho scoperto che se unite alla giusta quantità di acqua calda, miele e petali di rose, riescono non solo a guarire, ma anche a potenziare le prestazioni in battaglia."

"Interessante." Ammise Maryen.

"Oltre ogni misura, e la buona notizia è che mi sono fatto spedire dei carichi di quel fungo, che può fornire spore anche molto dopo la mietitura. I funghi arriveranno tra circa tre o quattro giorni, così avrò il tempo di mettere su una bella squadra che mi aiuti a produrre pozioni, se così le vogliamo chiamare, della guarigione e grandi sfere dove immettere le spore."

"E queste sfere a cosa servirebbero?"
Chiese il soldato.

"Quando darai l'ordine, i tuoi soldati caricheranno le sfere sulle catapulte. Nell' impatto con il terreno si frantumeranno e..."

"Molti soldati moriranno."
Concluse la regina.

"Precisamente, vostra maestà. Ma è qui che arrivano le cattive nuove."

"Che vuoi dire?"
Andrew sembrava incredulo, dopo tutta la speranza, ci dovevano sempre essere cattive notizie.

"Il tempo in cui Le Code di Sirena prosperano nelle isole delle sei Regine, l'unico posto in cui germogliano, è passato da non molto. Questo vuol dire che il carico non basterà neanche per tre o quattro mila soldati. Ad un certo punto, se le spore non trovano funghi per la riproduzione, muoiono."

"Questo basterà comunque per ridurre le forze nemiche, vi siamo grati per l'aiuto che ci date in questa guerra."
La regina diceva sul serio, ogni aiuto possibile era più che ben accetto.

"Sono ben felice di dare il mio contributo." Darren fece un profondo inchino, seguito da un sorriso. La regina e Andrew stavano per uscire da una porta scura, quando Darren parlò nuovamente.
"Ma alla fine chiamarla guerra è eccessivo."

"Come prego?"
Domandò Maryen.

"Si, mia regina, è eccessivo. Le guerre sono formate da molteplici scontri, quello a cui andiamo incontro sarà l'unico e quello decisivo molto probabilmente."

"E questo dovrebbe essere In qualche modo di conforto?"
Maryen si stava lentamente infuriando.

"Può esserlo. Dal momento che può bastare solo una battaglia per mantenere il dominio su Damarys, e continuare la vostra discendenza, non siate pessimista, maestà."

"Sarò ottimista soltanto quando la Battaglia della Città Della Luna sarà terminata, con una mia vittoria."

"Ed è questo che tutti noi ci auguriamo. Buonanotte, maestà."

"Buonanotte, Lord Darren."
La regina girò i tacchi diretta verso la porta, seguita dal suo generale.

"Buonanotte, Lord Darren."
Ripeté il soldato dopo Maryen.
Quest'ultimo richiuse la porta dietro di lui, lasciando il consigliere, solo nella sua torre bassa e tozza.
Il piccolo uomo spense alcune candele, per poi accenderne una portatile. Salì su per delle ripide scale di legno, entrando infine nella sua stanza da letto, un grande spazio circolare, dove al centro si trovava un grande tavolo di legno, sorretto da tre zampe di legno rifinite d'oro, a forma di leone. Darren prese una sedia e la piazzò davanti al grande tavolo, si sedette. Prese con la mano sinistra un piccolo foglietto di carta, con la destra una lunga piuma di pavone. Aiutato dalla luce della candela iniziò a scrivere una lettere, solamente lui sapeva a chi era destinata. Intanto, più in basso, sir Andrew salutò con un inchino la sua regina, quest'ultima rientrò nel palazzo, diretta nei suoi sontuosi alloggi. Appena ci arrivò trovò Il re ancora in piedi, ad aspettarla.

"Mia signora, hai parlato con il nostro consigliere, ci sono delle speranze?"

"Si, si ci sono. Ma dobbiamo anche guadagnarci la vittoria, Darren ci ha offerto il suo aiuto, però non basterà. Se vogliamo la vittoria dovremmo prendercela con il sangue."

"Abbiamo conquistato il trono con l'omicidio, per farlo rimanere in nostro possesso possiamo sacrificare qualcuno."

"Su questo non c'è dubbio, mio signore. Adesso, dobbiamo riposare."

I due si scambiarono un lungo bacio, spensero tutte le candele, per poi coricarsi.
Nella sua torre anche Lord Darren si infilò tra le pesanti coperte del suo letto, addormentandosi poco tempo dopo. Da una grande finestra aperta entrava una leggere brezza che scostava le leggere tende di seta, proveniente dal mare. Una candida colomba stava volando leggiadra, con un messaggio legato alle zampe.

THE THIEF  Vol 1 Città Della Luna. #WATTYS2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora